Recensione Batman: Arkham Origins

Le origini di una leggenda.

Versione testata PlayStation 3
Quando il buio della notte copre le malefatte degli ingiusti il Cavaliere Oscuro è latore di castighi. Batman. Basterebbe pronunciare il suo nome per generare il terrore negli occhi dei malfattori di Gotham City. Per ciascuno di noi Batman rappresenta qualcosa, non solo il personaggio fantastico dei fumetti DC, ma anche la speranza dell’umanità, l’eterna lotta tra il bene e il male, l’argine contro la follia e la cattiveria dell’uomo.
Chiunque, almeno una volta nella vita, nei momenti di difficoltà che la società ci costringe a vivere, avrebbe voluto vedere sbucare “un” Batman, con i suoi mezzi tecnologici e la sua forza, in grado di tenere testa al bullo, al ladro, al losco figuro di turno.
Batman non è altro che il desiderio di giustizia che alberga in ciascuno di noi: fulmineo, imprevedibile, forte, incomprensibile, tenace, tutte caratteristiche che assumiamo essere proprie di un supereroe per celare la remota possibilità che in ognuno di noi ci sia un Batman che non attende altro se non la possibilità di essere liberato. A ben vedere lo siamo ogni qualvolta ci ribelliamo alle angherie degli altri, ci impegnamo per il prossimo e spendiamo il nostro tempo a cambiare il mondo in cui viviamo. Batman non è che questo: il meglio dell’umanità iconizzato in un uomo con la maschera ed il vestito da pipistrello.
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Nuovo episodio, vecchie abitudini

Sulla scia della rinnovata fama per il supereroe della DC Comics alimentata dai riadattamenti cinematografici del regista Cristopher Nolan e la magnifica interpretazione di Bruce Wayne/Batman da parte di Christian Bale, non poteva mancare una nuova versione ludica della serie dopo il successo di Batman: Arkham Asylum ed Arkham City.

Il nuovo capito Batman: Arkham Origins è ambientato un paio d’anni prima del capitolo Asylum e narra le gesta del nostro eroe quando egli non era ancora conosciuto da tutti a Gotham City. Il Batman delle origini è un individuo che combatte contro i malfattori, ma non si sa ancora il perchè: le forze dell’ordine, tra le fila delle quali il nostro Gordon non è ancora commissario, non sanno come considerare questo curioso personaggio che interviene per impedire i crimini e per punirne gli autori.

In questo capitolo Batman dovrà scontrarsi con otto individui, otti soggetti avvezzi all’omicidio, otto cani ai comandi del boss Roman Sions altrimenti conosciuto come Maschera Nera, il quale ha fissato una taglia da ben 50 milioni di dollari sulla testa di Batman. A questi otto loschi figuri si aggiungeranno, nel corso della storia, a nutrire il plot narrativo, i più conosciuti Joker, il Pinguino, il Cappellaio Matto ed infine Anarky.

Batman: Arkham Origins rappresenta allo stesso tempo una novità ed una grande conferma. Innanzitutto il pluripremiato studio di sviluppo Rocksteady Studio che tanto bene aveva fatto per i precedenti episodi, a causa dell’impegno in un non meglio precisato “fantastico progetto”, è stato sostituito da Warner Bros. Games Montreal, lo stesso che aveva curato l’Armored Edition per WiiU di Arkham City e che quindi aveva acquisito dimestichezza con il titolo. A questo team, causa contingentamento dei tempi è stato aggiunto un ulteriore team, Splash Demage (creatori di talune mappe di Quake 3 e poi dello sparatutto Brink), il quale si è occupato della modalità multiplayer del titolo. Il risultato finale, lungi dall’essere una mera operazione tecnica di riadattamento di un adattamento, sembra conservare tutto quanto di buono era stato fatto con in più l’introduzione di pochissime ma piacevoli novità.

Torniamo alle origini del personaggio, vestiremo i panni di un Batman giovane e inesperto, si tratta delle origini ma non dell’Origine della storia, non è un prequel forzato come quelli che spesso riescono ad espandere una storia che non ha più futuro solo per allungarne il brodo. E’, in una parola, la narrazione di alcuni dei primi passi o dei primi voli, che dir si voglia, del nostro supereroe. Talvolta risulta troppo dedicato ai fan del fumetto, in quanto alcune scelte sono troppo difficili da interpretare per chi non è completamente devoto alle avventure grafiche di Batman ma il risultato non è mai troppo “esclusivo”.

Le vicende di Batman: Arkham Origins hanno quale sfondo il periodo natalizio, a ridosso della vigilia di Natale, infatti, il pericoloso Maschera Nera è deciso a tutto pur di prendere la vita di Batman e sceglie di sguinzagliare per le vie di Gotham City otto tra i più feroci assassini del mondo, i quali, inevitabilmente, fanno piombare la città nel caos ed attirano il nostro Bruce Wayne sulle loro tracce.

Un’eredità pesante

Chi ha già avuto modo di mettere le mani su Batman Arkham City ed Asylum sa perfettamente che Batman, uno tra i titoli maggiormente riusciti tra quelli tratti da storie di superereoi dei fumetti, è un mix di azione, investigazione, avventura e combattimenti in modalità stealth. Il nuovo capitolo non aggiunge granchè a quanto già visto in Arkham City, vi sono gadget già utilizzati e conosciuti così come new entry quali il rampino utile per il combattimento e per gli spostamenti oppure i guanti elettrici anch’essi con duplice funzione di arma e di attrezzo utile al sabotaggio di oggetti.
 
Il gioco non è un ripetersi di sciocchi combattimenti ed inutile esercizio di forza bruta, Bruce Wayne nei panni del pipistrello potrà analizzare le ricostruzioni in tre dimensioni (stile telefilm CSI) delle scene del crimine al fine di individuare quegli elementi utili allo svolgimento delle indagini. Il campo di esplorazione di Batman questa volta, e per la prima volta dopo il penitenziario e le mura di Arkham City nei precedenti episodi, è l’intera città, attraverso la quale il Cavaliere Oscuro potrà circolare anche grazie della Batwing a bordo della quale però il videogiocatore non avrà alcuna potestà di comando (si muove da sola comandata dal motore di gioco).
I combattimenti sono più complessi di quelli visti in precedenza, spesso orde di nemici disturbano il progredire della storia ed ai malviventi ordinari si aggiungono in più parti personaggi dotati di abilità peculiari. Per quanto concerne invece le subquests, nulla di nuovo è stato realizzato, anche in questo capitolo ci sono delle missioni secondarie che riprendono pedissequamente la struttura di gioco già offerta in precedenza. Non che il nuovo team di sviluppo abbia commesso errori, anzi, tutto è realizzato perfettamente, vi è il giusto mix di azione, sorpresa, longevità del titolo e divertimento ludico, ma tutto appare inevitabilmente un nuovo modello di un prodotto già usato. Insomma le poche vere novità introdotte non consentono di superare quella sensazione di deja vu iniziale.
Passando al comparto tecnico, l’Unreal Engine rappresenta ancora una volta un motore affidabile e ben rodato in grado di offrire ambientazioni di pregio e dettagli profondi. Nel complesso però non possono essere taciuti numerosi difetti relativi a cali di frame rate piuttosto frequenti, sia in volo per Gotham City, sia durante il salvataggio automatico, taluni bug nello svolgimento delle missioni secondarie e qualche problemino con l’audio. Il doppiaggio italiano invece non soffre delle stesse limitazioni ed anzi conferisce qualità all’intero comparto audio restituendo un’esperienza pienamente appagante anche dal punto di vista emozionale al videogiocatore.

Multiplayer asimmetrico

Come anticipato, per ragioni legate ai tempi di sviluppo i produttori hanno deciso di affidare lo sviluppo del titolo a due team, quello “secondario”, Splash Demage, si è occupato della modalità multiplayer. Una modalità che altro non è che l’adattamento delle modalità di conquista a squadra già viste in diversi sparatutto. Si riscontra inoltre un problema di bilanciamento tra le caratteristiche dei personaggi con alcuni che sono troppo forti rispetto ad altri ma che per essere sbloccati richiedono notevole impegno.

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Commento finale

Batman: Arkham Origins è un titolo in grado di soddisfare a pieno il desiderio di azione dei fan di Batman. Al gioco non manca nulla rispetto ai precedenti capitoli ma allo stesso tempo è proprio questa estrema sovrapponibilità delle versioni in quanto a struttura e modalità di gioco che non consentono un giudizio di eccellenza. Allo stesso tempo il titolo rappresenta uno straordinario esercizio ludico di una formula collaudata che non può non essere nuovamete apprezzata dal tutti coloro i quali hanno avuto il piacere di vestire i panni del supereroe DC Comics in Batman: Arkham Asylum del 2009 e Batman: Arkham City del 2011.

Pro Contro 
– buona longevità
– è Batman
– investigazioni ed esplorazione
– scarsa innovazione
– cali di frame rate e freeze
  Voto Globale: 78
 
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Carmine Iovino
Carmine Iovino
In rete: TUTTOLOGO // Appassionato di Videogames e NERD tourettico // Nella vita: Avvocato Penalista

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