Speciale Goool!

Il calcio balilla prende vita!

Goool! è un film distribuito in Italia da Koch Media e pensato per piacere a tutta la famiglia, dai 6 anni in su. Basato su un racconto di Roberto Fontanarrosa, “Memorie di un’ala destra”, si tratta di un lungometraggio d’animazione in computer grafica e 3D del regista argentino, premio Oscar nel 2010, Juan Josè Campanella.

Goool! racconta la storia di Amedeo, un giovane ragazzo che ha degli amici un po’… strani e una altrettanto particolare abilità: é il miglior giocatore di biliardino di sempre. Nel piccolo villaggio in cui vive, non c’è nessun avversario abbastanza valido da sconfiggerlo.

Ma nella vita privata, Amedeo non ha altrettanti successi come da giocatore. È innamorato di Laura, sua amica fin dall’infanzia, ma è così timido da non riuscire a dichiararle il suo amore. Cresce fino a diventare il migliore giocatore di biliardino di tutti i tempi ma la sua vita continua a non dargli soddisfazioni.

Nonostante la sua natura di ragazzo buono e simpatico, passa il suo tempo a giocare a biliardino, l’unica cosa in grado di farlo sentire importante. Ma un bel giorno la routine di Amedeo viene, improvvisamente, sconvolta dal ritorno di “Grosso”, un suo coetaneo che torna al villaggio per vendicarsi di una partita a calcio balilla persa contro Amadeo dieci anni prima. Il suo unico obiettivo, nonostante la sua ormai consolidata fama di miglior giocatore di calcio del mondo, è quello di sconfiggere Amadeo e portargli via tutte le cose a lui care: il bar nel quale lavora, il suo biliardino, la sua amata Laura e persino il villaggio, per trasformarlo in un parco a tema e in uno stadio a lui dedicato.

Mentre il villaggio viene demolito, qualcosa di straordinario accade ad Amadeo: gli omini del suo amato e, ormai, smantellato biliardino, prendono vita! Hanno un’anima, si muovono e, cosa ancora più importante, possono giocare a calcio. Riconoscenti ad Amadeo per tutte le partite giocate, per il divertimento e le vittorie conquistate insieme, sono disposti a tutto per aiutarlo a ricostruire il mondo che ha perso.

Con “Capi” come capitano del suo nuovo team e “Liso” come leader dei suoi perenni rivali, ha inizio un’incredibile avventura che li porterà a crescere uniti come se fossero un’entità unica e a realizzare che gli avversari possono anche diventare amici incredibili. Quando si ritrovano ancora faccia a faccia, Grosso e Amadeo devono saldare il loro vecchio conto ma questa volta la partita non si disputerà in un biliardino, ma in un vero stadio di calcio.

Giocare contro la gloriosa squadra di Grosso, i Galacticos, non sarà però un’impresa facile! Soltanto i più coraggiosi, come Amadeo, possono accogliere questa sfida; un incontro dal sapore epico nel quale sono in gioco l’onore di Amadeo e il futuro stesso del villaggio. Le premesse non sono buone, difficilmente la sua improvvisata squadra potrà avere qualche chance di vittoria contro i Galacticos ma, quando al gioco del calcio si aggiungono anche gli amici veri, una sana competizione e… gli omini del biliardino, tutto può succedere… ma sarà poi un gol in più a decretare il vero vincitore?

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La regia di Juan José Campanella

Autore della sceneggiatura e regista di Goool! è Juan José Campanella, il cui obiettivo era quello di creare un mondo del tutto unico e orginale. “Credo che ci siamo riusciti” ha dichiarato il regista argentino, “perché non ho mai visto nulla di simile in nessun altro film. Secondo il mio modesto parere.”

Premio Oscar nel 2010 con Il segreto dei suoi occhi”, Campanella lavora da tempo negli Stati Uniti. Dopo essersi laureato presso la scuola di cinema dell’Università di New York ha iniziato la sua carriera lavorando a rubriche e programmi televisivi tra cui House, 30 Rock, Law and Order – Unità vittime speciali e molti altri. Ha vinto due Emmy e agli Oscar le sue opere sono state candidate due volte nella categoria miglior film straniero. Si è aggiudicato, poi, il Goya per il miglior film latino-americano.

Affascinato da sempre dall’animazione, il regista argentino non si è fatto sfuggire la possibilità di avvicinarsi a questo mondo: “Ho sempre amato l’animazione ma, purtroppo, si trattava di un’area per me impossibile da esplorare, dato che richiedeva la necessità di disegnare manualmente le immagini, un’abilità che io non ho. Provengo dal mondo dell’informatica, sono un tecnico del montaggio, ed ora che l’animazione è approdata sui computer posso sedermi insieme ad un animatore e parlare con lui la stessa lingua, il che è per me un notevole miglioramento; permette una maggiore creatività e una migliore comunicazione.”

Lo stile del film non era ben chiaro all’inizio del processo produttivo, ma si è sviluppato “poco a poco, attraverso tentativi ed errori e dopo una serie di esperimenti.” Per quanto riguarda il pubblico al quale il film è destinato, Campanella ha infine voluto sottolineare l’importanza che un prodotto di animazione moderno sappia rivolgersi a tutta la famiglia, non solo ai più piccoli: “Ci sono gag che solo gli adulti sapranno cogliere, ma naturalmente questo non impedirà ai bambini che guardano il film di divertirsi.”

Supervisione all’animazione è invece Sergio Pablos degli SPA Studios, che ha supervisionato il processo di animazione della produzione. I suoi crediti includono titoli della Disney quali “Tarzan”, “Il Gobbo di Notre Dame”, “Hercules” e tanti altri. Come character designer, ha lavorato per la Disney a “Tarzan”, “In viaggio con Pippo” e all’ultima distribuzione della Blue Sky, “Rio”. Nel suo curriculum anche la creazione dell’idea originale che ha portato alla realizzazione di “Cattivissimo Me”, della Universal Pictures, per il quale ha lavorato anche come produttore esecutivo. Sotto la sua direzione, gli SPA Studios hanno contribuito a numerosi film animati, come “Nocturna”, “Asterix e i Vichinghi” e “Cattivissimo Me”.

I personaggi. Amedeo e il suo fidato biliardino

Amedeo è un ragazzo timido ed insicuro, che possiede però un dono unico: è imbattibile a biliardino. È innamorato della sua migliore amica Laura, ragazza estroversa, alla moda e coraggiosa, alla quale non riesce a dichiararsi.

“Antagonista” di Amedeo è Grosso, la star del calcio mondiale disposta a tutto pur di vendicare l’onta anche di una singola sconfitta. Viziato e presentuoso, la sua megalomania lo porta ad voler trasformare il villaggio in uno stadio a lui dedicato.

Beto, Liso, Loco e Capi sono quattro dei “piccoli” giocatori che prendono vita: Beto è talentuoso ed egocentrico, pensa di essere il numero uno, la star del calcio, ed è convinto di essere intrappolato in una squadra di giocatori mediocri. Loco ha un grande cuore – in un corpo piccolo – e segue la filosofia Zen. È sempre pronto a fare delle riflessioni sul cosmo che nessuno dei suo compagni di squadra capisce mai. Capi è il leader naturale della “piccola” squadra a strisce. È molto intelligente e ha una personalità molto affascinante. Liso infine è il “piccolo” capitano della squadra bordeaux. Ha un carattere forte e una voce che impone rispetto. Da oltre vent’anni è l’arcinemico di Capi.

Goool Il sogno diventa realtà

Cos’è Goool! Un campo da biliardino come metafora

Ha parlato del film anche il produttore e co-scrittore di Goool!, Gaston Gorali: “Non è un film sul calcio balilla, né sul calcio in generale. È una storia che parla d’amore, d’amicizia e di come vincere le sfide che la vita ci presenta.”

“Amadeo” dice Gorali “è un ragazzo timido ma talentuoso. Sarà costretto ad uscire fuori dal suo ambiente protetto e mettere insieme una squadra di eroi improbabili, intenzionati a riprendere il controllo del loro paese e della loro gente in pericolo. Ma soprattutto intenzionati a difendere il loro onore.”

Ma in Goool! i piccoli avranno un ruolo di grande importanza, così il producer ci parla anche dei piccoli protagonisti del biliardino: “Capi è un giocatore del calcio balilla autoritario e scaltro. Con i suoi 18 centimetri di altezza, il capitano è un personaggio molto indipendente. La sua natura pratica e concreta sarà messa alla prova quando sarà costretto a lasciare il suo tavolo da biliardino per affrontare il mondo reale nel quale tutte le regole del gioco che conosce sembrano non funzionare.”

Il film, come ricordato in apertura, è ispirato al racconto “Memorie di un’ala destra”; per questo non può che avere avuto grande importanza nella sua genesi l’incontro di Gorali con lo scrittore Roberto Fontanarrosa: “Questa avventura è cominciata più di sette anni fa, quando mi sono imbattuto per la seconda volta in “Memorie di un’ala destra”, un racconto breve scritto dal grande vignettista e scrittore Roberto Fontanarrosa. Roberto, il cui nome d’arte era “el Negro”, ai tempi era ancora vivo e aveva viaggiato da Rosario a Buenos Aires per ritirare un premio. “Devo essere con un piede nella fossa perché continuano ad assegnarmi premi tutti i giorni”, mi disse con il suo immancabile senso dell’umorismo quando ci incontrammo nella hall di un hotel nel centro di Buenos Aires. Ricordo ancora la sua modestia e la sua personalità concreta, ti faceva sentire un suo pari, una persona uguale a lui.”

Non meno importante, però, è stato il pasto consumato dal produttore con il futuro regista del film, Juan José Campanella: “L’incontro avvenne in un ristorante di Palermo e dovetti segnarlo sulla mia agenda con cinque mesi di anticipo. Quando scrissi a Juan della realizzazione di questo progetto, Campanella si trovava negli Stati Uniti per realizzare una serie televisiva. Aspettai a lungo, cercando di non dare a vedere la mia ansia. Ivan Kozicki, uno dei coproduttori esecutivi, può testimoniarlo. Non dimenticherò mai quel giorno perché pochi minuti dopo l’arrivo dei nostri piatti, cominciai a condividere con Juan l’idea di realizzare un film a partire dal racconto breve di Fontanarrosa.”

“Parlammo della metafora contenuta nell’idea di dover dividere lo stesso campo da gioco con i tuoi avversari per un lungo periodo di tempo e di non riuscire a concepire un mondo diverso da quello, finché uno non realizza che unendo le forze si può lottare e sopravvivere. Nel bel mezzo della nostra conversazione, Campanella si alzò in piedi e disse “Devo andare in bagno”. Pochi minuti dopo ritornò con una decisione sorprendente: “Oltre a scrivere la sceneggiatura, mi piacerebbe curare la regia del film, se per te va bene”. A questo sono seguiti sei anni di duro lavoro, il che è stato possibile solo grazie alla partecipazione del produttore per antonomasia di Campanella, Jorge Estrada Mora. Adora i bei film e le grandi imprese.”

Oltre 18 mesi per la scrittura della sceneggiatura e lo sviluppo dell’universo del film; altri 8 mesi, poi, di pre-produzione e brainstorming tra i membri del team di lavoro per far circolare le idee. Alla produzione vera e propria, che ha richiesto altri 3 anni di lavoro, hanno partecipato quasi 400 persone di 15 diverse nazionalità!

Dopo questo lungo lavoro di gestazione, Goool! raggiungerà le sale cinematografiche il 29 maggio 2014

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