Umbria Folk Festival, visita guidata al Museica Tour di Caparezza

#capaism!

Con la consueta energia e carica trascinante, Caparezza (al secolo Michele Salvemini) è salito ieri sul palco principale di Umbria Folk Festival 2014 ed il successo, come nel 2011, è stato di nuovo straordinario: circa 7000 fan hanno gremito piazza del Popolo, con la città di Orvieto che ha subito una vera invasione di “capaisti”! Il concerto si è però svolto senza problemi di ordine pubblico, anche grazie all’attento lavoro dello staff e delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Protezione Civile, Vigili Urbani, Guardia di Finanza, Servizio di sicurezza) impegnati per questo evento che, seppur complesso, è stato gestito egregiamente.

Lo spettacolo vero e proprio, partito con circa 20 minuti di ritardo verso le 21.50 e proseguito fino a mezzanotte, ha visto il cantautore pugliese spaziare con grande naturalezza dalla musica all’arte, senza ovviamente dimenticare la politica. Sì è partiti sulle note dell’intro di Canzone all’entrata, prima traccia del nuovo album Museica, rivisitata in chiave “annunci di servizio” per intrattenere il pubblico nell’attesa dell’arrivo dell’artista sul palco. Un ingresso come al solito spettacolare, con una “CapaMatrioska” di due metri dalla quale Caparezza è spuntato fuori come un fungo.

La scaletta è poi proseguita sulle note di Avrai ragione tu, per arrivare al primo scorcio di “Museo Canzone”: Salvemini ha mostrato al pubblico il Guernica di Picasso, un quadro, ha spiegato l’artista, di profonda attualità viste le stragi tutt’ora in atto nel mondo, “specialmente se sostituiamo Guernica con Gaza”. Il toro del Guernica è così diventato pretesto per il primo excursus fuori mostra, Dalla parte del toro (Habemus Capa, 2006), che ha visto Caparezza vestire i panni del matador.

Anche Van Gogh, Leonardo (da Ninja?), Giotto e Magritte sono stati esposti sullo stage di piazza del Popolo, dove però, come anticipato, non si è parlato solo di arte: Salvemini è tornato anche sulla questione della fuga dei cervelli (anche il suo ha tentato, senza grande successo, di fuggire dalla piazza) con Goodbye Malinconia e sulla situazione politica italiana, con Non siete Stato Voi e Legalize the Premier prese in prestito dal Sogno Eretico (2011). Insomma, non è nelle intenzioni del cantante perdere la fama di essere troppo politico per piacere a tutti.

Lo spettacolo si è concluso sulle note di E’ Tardi e La fine di Gaia, gli ultimi due brani eseguiti da Caparezza e la sua band prima di salutare tutti con un breve messaggio pubblicitario, con il quale l’artista ha voluto dare appuntamento ai fan su iTunes e le altre piattoforme digitali per acquistare il suo nuovo disco. Un accenno, in chiusura, anche all’ottima performance di Diego Perrone, ormai storica voce di supporto nei concerti di Salvemini, nonchè spalla perfetta per le sue gag sul palco.

Ricordiamo infine che Umbria Folk Festival prosegue stasera alle 21 con il polistrumentista Raffaello Simeoni, che precede il concerto dell’artista israeliano Asaf Avidan; a seguire, il giovane talento tuareg Bombino, chitarrista desert-rock. Si continua poi venerdì 22 con Mamma Roma Addio, serata dedicata alla nuova musica popolare italiana che vede sul palco Luca Barbarossa, BandaJorona, il Muro del Canto e Ardecore. Il gran finale di Umbria Folk Festival è invece affidato, sabato 23 agosto ad Ambrogio Sparagna, all’Orchestra giovanile di musica popolare e al ritmo delle cornamuse di Hevia. Spazio anche al contest dedicato a Fernando Maiotti “Pioggia”, oltre ai gruppi folkloristici itineranti e alle band di Street Sounds che da oggi fino a sabato 23 diffonderanno l’atmosfera folk per le strade del centro storico di Orvieto.

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