La vera auto del futuro è sostenibile, efficiente e impedisce gli incidenti

Il futuro a portata di mano.

Nell’ immaginario comune guidare un’auto sarà più un lusso che una necessità. Film come IoRobot, ispirato all’omonimo romanzo di Asimov, mostrano un mondo in cui avanzatissime intelligenze artificiali sono in grado di risolvere tutti i problemi di trasporto delle moderne metropoli, veicoli in grado di spostarsi da soli e prevenire incidenti. In questo futuro, l’intervento dell’uomo è visto quasi come un intralcio alla perfetta armonia del traffico cittadino. In questo articolo ci chiediamo quale sarà la prossima rivoluzione nel settore automobilistico.

Il settore automobilistico tra vecchie glorie e nuovi arrivi

Il mercato delle auto sta cambiando. Nuovi players si affacciano al mercato offrendo una nuova e differente prospettiva riguardo al mondo dei trasporti. Sono oggi ormai una realtà le auto dotate di tecnologie, prima appannaggio solo di pochi “tech-enthusiast”, come il “parcheggio automatico”. Queste tecnologie portano con sè due promesse impegnative: maggiore sostenibilità dei consumi e assistenza totale alla guida.

Google sembra essere il protagonista più attivo in questa rivoluzione: la Google car, che già da qualche tempo circola per le strade di San Francisco, seppur sotto la supervisione attenta dei collaudatori, sembra oramai pronta per un test su più ampia scala. La Google Car “Non ha volante, acceleratore o freno, non ce n’è bisogno” riporta un post del blog ufficiale dell’azienda di Mountain View. Se non fosse per i sensori necessari a rilevare la presenza di altre auto, la si potrebbe scambiare per una normale utilitaria. La tecnologia di pilota automatico è ormai talmente tangibile e concreta, che lo stato del Nevada ha già cominciato ad adeguare il proprio codice stradale ai mezzi di trasporto senza pilota, permettendo loro di circolare liberamente sul territorio dello stato, purchè a bordo vi sia almeno un guidatore con licenza di guida ed in grado di provvedere in caso di guasti.

 Googlecar

L’altro grande protagonista, che da qualche tempo sembra interessarsi al settore automotive, è NVIDIA, il gigante delle schede grafiche per PC, che al Ces di Las Vegas ha presentato il suo nuovo progetto NVIDIA DRIVE: una rivoluzione del concetto di “computer per auto”. NVIDIA DRIVE PX, una piattaforma di sviluppo per sistemi di pilotaggio automatico, e NVIDIA DRIVE CX, che consente di creare i “digital cockpit” più avanzati, costituiscono un supporto alla guida affidabile e tecnologico grazie a una potenza di calcolo prima riservata solo ai veri e propri computer e ora necessaria per le applicazioni di new mobility. Tra le app più interessanti disponibili per NVIDIA c’è, ad esempio, quella che vi permetterà di “chiamare” la vostra auto affinchè vi raggiunga nel luogo in cui vi trovate, geo-localizzando la vostra posizione tramite il vostro smartphone. A parte queste applicazioni di grande effetto scenografico, che sembrano quasi uscite da una serie tv anni 80 (chi non ricorda la mitica Supercar “Kitt” di David Hasselhoff), le tecnologie di Nvidia promettono di fornire un effettivo supporto alla guida, da un lato segnalando al guidatore eventuali pericoli come code, banchi di nebbia, dall’altro intervenendo con prontezza laddove lìerrore umano può risultare fatale, ad esempio in caso di colpi di sonno e conseguenti cambi improvvisi di carreggiata.

Alcune di queste misure di sicurezza sono attive per modelli di auto già in circolazione, come le auto del produttore svedese (ora in mano indiana) Volvo, che impediscono l’accensione nel caso rivelino tassi alcolici troppo alti nel respiro del guidatore, o che rallentano e bloccano un sorpasso in caso di rilevazione di un’altra auto con rischio di collisione. Anche Mercedes ha da poco presentato una nuova concept-car, la F 015 Luxury in Motion, capace di elaborare le informazioni provenienti dai suoi sensori ed eseguire azioni conseguenti (sterzata, accelerazione, frenata) totalmente automatizzate. Tutti i maggiori produttori di auto e non solo, insomma, sembrano aver intrapreso la strada che porta alla cosiddetta auto intelligente. Per Bob Lutz, vice presidente di General Motors, le auto che si guidano da sole saranno più sicure di quelle attuali: “Perchè non bevono, non fanno uso di sostanze stupefacenti, non scrivono messaggi mentre sono al volante e non competono in velocità con le altre macchine.”

Efficienza e ottimizzazione dei consumi: la nuova sfida tecnologica del futuro

Tuttavia dove si combatte la vera sfida per l’auto del futuro è nel settore dei consumi. La consapevolezza dell’esigenza di una maggiore sostenibilità anche per il settore auto, sempre più diffusa negli ultimi anni, insieme ad una conseguentemente mutata visione del trasporto come necessità piuttosto che come status symbol, hanno catalizzato l’attenzione dei consumatori sui consumi delle autovetture, più che sulle prestazioni, spingendo i produttori a realizzare modelli sempre più efficienti.

Le resistenze legate alla necessità di grandi investimenti per la modifica delle catene di produzione per il passaggio all’elettrico e soprattutto agli interessi delle lobbies del petrolio, insieme ad una crisi economica piuttosto prolungata, sono progressivamente diminuite: il decennio che verrà, quindi, è quello che davvero sarà in grado di rivoluzionare il settore. Sono ormai oggi entrate nella quotidianità delle moderne metropoli le auto elettriche ibride con sistema Plug-In: Nissan, Toyota ma anche Tesla, apripista nel settore delle super car elettriche, hanno dimostrato che autonomia e usura batterie non sono più un problema. Tuttavia una nuova concezione del solo motore non basta. Tutti i produttori concordano su un punto: è essenziale migliorare il rapporto delle auto con la strada: coefficiente di penetrazione, leggerezza, con strutture in fibra di carbonio o alluminio, motori elettrici in grado di sostituire i motori a scoppio almeno nella fase più critica, quella di avvio e ripartenza, e soprattutto pneumatici in grado di ridurre gli spazi di frenata pur mantenendo una bassissima resistenza al rotolamento sono tutti elementi essenziali dell’auto del futuro. Su questo ultimo fronte, l’arrivo di importanti competitors asiatici, in particolare dalla Corea del Sud, ha spinto anche gli storici marchi del settore a innovarsi, non soltanto offrendo prodotti “green” come quelli presenti in questa pagina del sito di tirendo.it, ma abbassando i costi e quindi i prezzi grazie all’uso di nuovi canali di vendita.

etichetta pneumatici

Gli pneumatici sono infatti l’unico punto di contatto dell’auto con la strada e l’utilizzo di nuove tecnologie in questo settore è fondamentale in un’ottica di ottimizzazione dei consumi. Secondo degli studi condotti da Michelin, quasi il 20% del carburante è consumato per fare fronte a forza di gravità, inerzia, attriti interni e resistenza aerodinamica. Su questi fattori incide per la quasi totalità il pneumatico che va scel
to pertanto con la massima accortenza, se si vogliono tenere sotto controllo i consumi. Già oggi la Comunità Europea (maggiori info riguardo al tema sul sito web della Commissione europea sulle normative relative all’etichettatura degli pneumatici), ha creato un sistema di etichettatura europea per gli pneumatici in grado di fornire importanti informazioni su aspetti ambientali, come di sicurezza. Analogamente alle etichette sull’energia presenti sugli elettrodomestici, l’etichetta europea per gli pneumatici facilita il confronto tra prodotti diversi in termini di aderenza sul bagnato, consumo di carburante e rumorosità. Alcuni studi calcolano che la scelta in uno pneumatico di categoria “A” rispetto ad uno di categoria “F” può portare fino al 15% di risparmio carburante il che significa oltre 7.000 euro di risparmio totale per il ciclo di vita di uno pneumatico.

In conclusione, la cosiddetta “auto che si guida da sola” è sicuramente un orizzonte concreto, ma ancora molto lontano. L’auto del futuro economica, silenziosa, sicura, è invece una realtà concreta che possiamo già da oggi sperimentare in attesa del prossimo grande passo.

Rispondi

Ultimi Articoli