Mantello dell'invisibilità, tra qualche anno diventerà realtà

Harry Potter vs Real Life.

Tutti noi ci ricorderemo sicuramente del famoso mantello dell’invisibilità che Harry Potter era solito usare nelle sue peripezie. Specialmente tra gli appassionati, ma non solo, chi non ha mai desiderato poter usare un oggetto simile? Un elemento dalle mille funzionalità che, almeno nell’ottica di noi maschietti, si restringeva sempre ad un solo pensiero pieno di mascalzonaggine: spiare il bagno delle ragazze.
A parte gli scherzi, ottime notizie arrivano dal Dipartimento di Energia Nazionale di Berkeley, che hanno testato con successo, Giovedì scorso, un materiale in grado davvero di celare la visibilità di un oggetto. Il “mantello” in questione è formato da blocchi d’oro rettangolari e ultra-sottili che, essendo conforme con la superficie dell’oggetto lo hanno reso non rilevabile alla luce. 
Come è possibile tutto ciò? Il mantello è spesso solamente 80 nanometri ed è dotato di una tecnologia particolare, data da così chiamati “metamateriali” che possiedono proprietà non presenti in natura. La superficie del materiale è molto più fina rispetto a quella di un’onda di luce, causandone il reindirizzamento dall’oggetto avvolto; tutto ciò grazie a delle microscopiche antenne “disperdi-luce” che, come uno specchio, fanno rimbalzare la luce in arrivo, rendendo proprio invisibile l’oggetto in causa.
Per ora le dimensioni dei corpi occultabili sono ridotte, ma secondo i ricercatori (che non vedono impedimenti tecnologici), sarà una realtà concreta ed utilizzabile entro 5-10 anni.
Le prime applicazioni saranno in campo militare, purtroppo, ma d’altronde ci troviamo in America dove tutto è a scopo militare.

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