Recensione Stellaris

“Verso l’infinito e oltre!”

Versione testata: PC.

Quante volte, magari guardando film a tema fantascientifico-spaziale come Star Wars, Alien o Interstellar, tanto per citarne alcuni tra i più famosi, abbiamo desiderato di prendere parte ad una infinita avventura nello spazio più profondo o addirittura  amministrare un impero stellare? Beh, Stellaris farà prendere virtualmente vita a queste nostre fantasie. Presentato da Paradox Interactive all’E3 di Los Angeles, la critica lo ha inizialmente etichettato come “uno dei tanti” grand strategy a tema spaziale, ma dopo avergli messo le mani sopra la maggior parte dei critici, se non tutti, si sono dovuti nettamente ricredere. E siamo proprio qui per farvi capire il perché di questo dietrofront.

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La genesi di un nuovo impero

Ogni nuova partita a Stellaris inizia pressappoco alla stessa maniera: si dà un nome al nostro impero, si seleziona la razza tra le disponibili, il tipo di pianeta madre ed infine si andranno a delineare le caratteristiche principali della popolazione e le forme di governo da adottare all’interno della società. Avremo a nostra disposizione circa 88 razze divise in 6 macrogruppi basati sulla specie: dai classici umanoidi ai rettili fino addirittura ad una razza fungoide, vi assicuriamo che l’imbarazzo della scelta alla prima run di gioco sarà ampio. Per quanto riguarda le caratteristiche della razza selezionata, anche qui le possibilità di scelta non sono poche, e ogni scelta fatta da questo punto in poi è fondamentale per lo sviluppo della nostra socità. I rapporti con le altre forme di vita che incontreremo, infatti, dipenderanno non poco dalle caratteristiche di base della nostra società. Potremo delineare un profilo di razza pacifista e dedita al commercio o, in alternativa, tutto l’opposto, definendo un profilo aggressivo e guerrigliero verso tutte le popolazioni (a nostro rischio e pericolo). Anche qui le combinazioni sono veramente tante e tutte estremamente interessanti.

Una volta delineato il carattere del nostro popolo, non rimane che selezionare la forma di governo che più si adatta alla nostra specie e alle sue caratteristiche: democrazia? Teocrazia? Monarchia? O ancora olocrazia? Qualsiasi governo, razza o carattere vengano scelti, bisogna ricordare che il destino del nostro neonato impero è nelle nostre mani e non bisognerà assolutamente sottovalutare alcun fattore interno o esterno e quindi alcun popolo “alieno” incontrato nella nostra espansione, a partire specialmente dai nostri cari vicini di settore.

E’ arrivato il momento di espandersi

Il nostro pianeta madre è estremamente sovrappopolato, quasi sull’orlo del collasso e le scorte di materie prime iniziano a scarseggiare: è arrivato quindi il momento di cercare risorse e nuovi pianeti abitabili per la nostra cara popolazione. Questo è l’incipit di partenza una volta entrati finalmente in gioco e non ci resta altro che seguire il consiglio e darci da fare.
La nostra espansione inizia avendo a disposizione appena due navi spaziali civili, una da costruzione e l’altra scientifica, utili per muovere i primi passi nel nostro sistema solare ed iniziare le prime operazioni di ricerca. Il crafting è abbastanza semplice ed intuitivo: si inizia inviando una nave scientifica ad esaminare e ricercare in ogni pianeta di un qualsiasi sistema solare eventuali siti di estrazione di materie prime, e una volta trovati, basterà ordinare alla nave da costruzione di costruire appunto una stazione di estrazione ed il gioco è fatto! Ovviamente, espandendosi la nostra socità avrà bisogno di un numero di materie prime sempre maggiore e conseguentemente è essenziale costruire sempre più stazioni di estrazione per evitare di lasciare i nostri magazzini all’asciutto. Ogni tanto, controllando un sistema vicino, ci capiterà di trovare un pianeta che ha tutte le carte in regola per ospitare la nostra popolazione, e quale occasione migliore per stabilire una colonia proprio lì? Per fare ciò basterà generare una nave colonizzatrice dal nostro spazioporto, inviarla proprio su quel pianeta ed ecco che il nostro dominio inizierà ad espandersi in altre zone. Inizialmente, gestire 3-4 pianeti non sarà un grosso problema, ma una volta che le colonie saranno diventate parecchie di più bisognerà sapere dosare le nostre risore al massimo e ottimizzare tutti i pianeti in modo tale da non far notare eventuali falle o punti deboli della nostra rete di colonie agli eventuali vicini, che guardano con invidia al nostro dominio.

Screen

La diplomazia prima di tutto

E’ proprio vero, non basta sapere amministrare bene il nostro impero: altra caratteristica essenziale per sopravvivere a lungo su Stellaris è saper essere un buon diplomatico. Durante la nostra espansione, come già detto, incontreremo moltissimi imperi alieni, alcuni estremamente cauti e pacifici, altri interessati principalmente al commercio e altri ancora pericolosamente aggressivi e territoriali. Starà a noi trovare il giusto compromesso per gestire al meglio tutti questi vicini imperi, anche se spesso e volentieri la parola lascia spazio alle armi o, meglio, ai laser. Il modo migliore per tenere alla larga imperi decisamente potenti e pericolosi e espandere il nostro dominio, anche su altre popolazioni, è stringere forti e durature alleanze intorno a noi. Un’alleanza di molte piccole popolazioni può fare paura persino al più grande e solitario impero della galassia, per la serie “l’unione fa la forza”. Tornando alle battaglie, che inevitabilmente affronteremo durante la nostra espansione, sono strutturate in molto semplice: tra due o più armate contendenti a spuntarla spesso e volentieri è sempre chi ha la tecnologia più avanzata e il numero di navi maggiore; perciò niente particolari strategie di approccio alla battaglia: semplici e puri scontri frontali.
Per quanto riguarda le navi da battaglia disponibili, ne avremo a disposizione appena 4 tipologie: dal piccolo e veloce ricognitore da battaglia fino alla possente e lenta nave da guerra, che generalmente è in grado di fare la differenza negli scontri spaziali.

Requisiti di sistema

Requisiti minimi:

Processore: AMD Athlon II X4 640 @ 3.0 Ghz / Intel Core 2 Quad 9400 @ 2.66 Ghz

Scheda video: AMD HD 5770 / NVIDIA GTX 460, con 1024MB VRAM e con i driver aggiornati dei rispettivi produttori

RAM: 2GB

Spazio su disco: 4GB

Sistema operativo: Windows XP 32 bit o più recente

DirectX 9

Requisiti consigliati:

Processore: AMD Phenom II X4 850 @ 3.3 Ghz o Intel i3 2100 @ 3.1 Ghz

Scheda video: AMD HD 6850 / o NVIDIA GTX 560 Ti, con 1024MB VRAM

RAM: 4GB

Spazio su disco: 4GB

Sistema operativo: Windows 7 64 bit o più recente

DirectX 9

Configurazione di prova:

Processore: Intel Core i5-3337U 1.8 GHz

Scheda video: NVIDIA GeForce GT 630M 2GB

RAM: 4GB

Sistema operativo: Windows 8.1 64 bit

DirectX 11

Comparto tecnico

A livello grafico, Stellaris si presenta con un’interfaccia estremamente pulita, di facile comprensione e soprattutto molto funzionale. Le galassie delineate dagli sviluppatori di Paradox sono di una bellezza e una varietà cromatica unica nel loro genere, e ovviamente ognuna presenta diverse icone informative per non lasciare nulla al caso. Nelle fasi più avanzate di gioco, la consultazione dell’interfaccia diventa più caotica, ma generalmente si riesce a capire e risolvere ogni problema senza troppe difficoltà. Il titolo gira sui 60 fps senza particolari cali di frame tranne che in alcune pesanti battaglie dove le navi a schermo erano veramente tante, ma a parte questo è graficamente molto godibile e si comporta bene anche su un portatile come abbiamo usato noi per la prova.
Il comparto audio sfoggia una colonna sonora molto evocativa e magistralmente realizzata da un’orchestra ingaggiata dalla Paradox stessa. Il parlato, infine, è riservato esclusivamente a parte del tutorial, mentre eventi e relazioni con altre razze utilizzano semplici schermate di testo.

Commento finale

Stellaris è uno di quei giochi che ti lascia a bocca aperta dal primo all’ultimo secondo in cui giochi. Uno di quei titoli in grado di catturarti nella sua zona di gravità come un buco nero, per rimanere in tema, e non ti lascia per ore e ore. Spesso durante la nostra review ci siamo trovati a perdere la cognizione del tempo immersi tra i sistemi solari e le epiche battaglie tra imperi rivali. Si tratta di un gioco paradossalmente infinito, ogni nuova partita è diversa dalla precedente e la complessità degli universi generati dallo sviluppatore Paradox, man mano che lo si gioca, sorprende in maniera esponenziale. Unica pecca che sentiamo di rilevare è la mancanza di una traduzione in lingua italiana, quindi lo sconsigliamo altamente a chi non conosce almeno un minimo la lingua inglese o le altre disponibili. Resta comunque il fatto che il lavoro svolto dalla software house svedese è pregevole, rendendo il titolo, a parere nostro, un must have per gli amanti dei grand strategy ad ambientazione spaziale. 

Pro Contro 
– Vastissima caratterizzazione delle razze
– Meccaniche di gioco ricche di dettagli
– Semplice ed intuitivo in ogni sua parte
– Praticamente infinito
– Titolo non adatto a chi non ha una discreta conoscenza dell’inglese
  Voto Globale: 90 
 
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