Recensione Disgaea 5 Complete

Torniamo nel folle mondo di Nippon Ichi.

Versione testata: Nintendo Switch.

Sono passati ben quattordici anni dal primo Disgaea, pubblicato nel 2003 su PlayStation 2. Praticamente fu giocato dai dinosauri, vista la velocità di evoluzione in questo settore, dove una cosa invecchia in appena cinque giorni. Ma in quattordici anni non è invecchiata (nè fondamentalmente cambiata), invece, la base del gameplay della serie Disgaea. Ciò non toglie che Nippon Ichi abbia costantamente rifinito l’esperienza di gioco nei vari sequel ed episodi secondari/spin-off.

E a ben vedere neppure Disgaea 5 è un gioco completamente nuovo: l’avevamo recensito ad Ottobre 2015 sulle nostre pagine, promuovendolo a pieni voti. Abbiamo invece tra le mani la Complete Edition di un titolo passato un po’ in sordina due anni fa, e in grado di vendere appena una manciata di copie (grazie agli appassionati). Su Nintendo Switch Nippon Ichi ha portato il più fuori di testa dei suoi RPG strategici, comprensivo di tutti i DLC pubblicati all’epoca, e corroborato (come sempre dovrebbe essere) dalle meccaniche peculiari possibili solo sulla ibrida della casa di Kyoto.

Abbiamo tra le mani una conversione, quindi. Una conversione con tutti i DLC. Vale la pena pagare il prezzo del biglietto per portarsela a casa? E anche per portarsela in giro, volendo, dato che con Switch giochiamo “quando, dove e con chi vogliamo”? Certo che sì, e vi spieghiamo perché.

Eroi improbabili, trama scanzonata

Disgaea 5 Complete è il titolo giusto per approcciarsi alla saga di Nippon Ichi per la prima volta. Anzi, nella fattispecie fa addirittura da prequel all’intera saga, lasciando intendere che sia ambientato molto prima del capitolo originale, il famoso Hour of Darkness. Ma analizziamo un po’ gli eventi narrati nella Complete Edition.

Il malvagio Void Dark, signore del caos con una innata predisposizione alla distruzione, sta rapidamente allungando le sue mani su tutti i regni del Netherworld (una sorta di regno dell’Oltretomba abitata dai demoni). Uno di essi, il ramingo Killia, ha dei conti in sospeso con il crudele generale a capo dei Lost, l’esercito che sta soggiogando l’intero sistema solare. Dovrà quindi allearsi con tutti i demoni ribelli e con i campioni dei vari mondi, gli Overlord, al fine di distruggere l’esercito di Void Dark e poter finalmente placare la propria sete di vendetta. Non preoccupatevi se sembra l’Iliade, perché alla fine si prende velocemente confidenza con i vari e folli personaggi di Disgaea.

Nel dettaglio incontreremo Seraphina, vanesia promessa sposa di Void Dark, Red Magnus, nerboruto demone rosso desideroso di laurearsi quale più forte Overlord di tutti i Netherworld, Christo (e qui una risatina non la si toglie a nessuno), fine stratega dal passato e dalle intenzioni misteriose. Sono gli interessanti personaggi che compongono l’inedito cast del quinto episodio. Se non per qualche ammiccamento ai fan di lunga data, la storia di Disgaea 5 non ha contatti con i capitoli precedenti della serie, cosa che rende il gioco in arrivo su Switch un ottimo punto d’inizio per chi volesse scoprire le strampalate situazioni descritte da Nippon Ichi Soft.

Per il resto cerchiamo di essere onesti con noi stessi: la trama di Disgaea può piacere e può non piacere, ma oggettivamente ha poco o nulla di serio. Si tratta di una vera e propria costellazione con situazioni al limite dell’assurdo, ed un black humor che accompagna ognuna delle infinite linee di dialogo. Disgaea è un gioco spudoratamente giapponese per diversi motivi, ed il plot non fa altro che confermare questa sua identità. Basti pensare che ognuno dei capitoli in cui è frazionata la storia viene chiuso con le anticipazioni del capitolo successivo, esattamente come al termine delle puntate di un anime. Non che dia fastidio, anzi, una volta presa confidenza con la cosa, quest’ultima risulta anche simpatica.

Strategia alla Nippon Ichi

Quello di Nippon Ichi Soft e NIS America è un J-RPG tattico “vecchia scuola”: significa che siamo alle prese con menù da sfogliare, statistiche, abilità e decine di ore di grinding, praticamente alla lunga faremo e rifaremo sempre le stesse cose, eppure non ce ne stancheremo, per una sorta di magia che permea quasi tutti gli RPG strategici, e sicuramente quelli ben realizzati. Avete presente Final Fantasy Tactics o Fire Emblem? Bene, alla base ci sono le stesse meccaniche e situazioni: una mappa isometrica divisa in tanti piccoli blocchi che formano una scacchiera, dove due squadre si fronteggiano spostando diverse unità per poter attaccare l’esercito nemico e in tal modo conquistare la vittoria.

A differenziare Disgaea dagli illustri concorrenti è piuttosto il proprio carisma sin dal gameplay. Nella stragrande maggioranza dei giochi di ruolo tattici made in Japan, il leitmotiv è già scritto: il giocatore aspetta il proprio turno, impartisce un ordine, ed alterna il controllo delle varie unità, sperando che quella usate in precedenza non siano troppo esposte agli strali dei nemici.  In Disgaea 5 invece no: innanzi tutto, le unità possono essere spostate quante volte si vuole durante il proprio turno, fintanto che non compiono nessuna azione. La libertà di movimento è pressocchè assoluta, ma non casuale: quando due o più personaggi sono vicini, possono compiere attacchi in combinazione dagli effetti devastanti. Oltre a questo, il titolo permette ai giocatori di gestire la propria sequenza di azioni.

Una volta scelto di colpire quel monaco che ha avuto il coraggio di avvicinarsi troppo alla nostra posizione, o di scagliare una freccia fra gli occhi di quel mago che si è rifugiato sopra una collina, l’input d’attacco non è immediato. Bisogna selezionare “Execute” nel menù di gioco per rendere effettivi gli ordini impartiti, in modo da dare via alle differenti combinazioni di attacchi, alle magie elementali, all’uso di pozioni curative o al lancio in lungo dei propri compagni d’arme.

Non fatevi prendere dal panico: bastano poche ore per entrare a pieno ritmo nel meccanismo di gioco. Diventerà dunque praticamente istintivo muovere le unità fra loro vicine per riuscire a chiudere le combo con successo. A questa scanzonata libertà, Nippon Ichi Soft ha accompagnato una profondità di gioco impressionante. Parliamo di decine di classi, tantissime abilità e skill da imparare, e di possibilità praticamente infinite con cui sviluppare i personaggi. In Disgaea 5 insomma sperimentare nuove combinazioni gioca un ruolo chiave nel gameplay.

Commento finale

Disgaea 5 Complete è un titolo indirizzato agli amanti degli strategici a turni, che nel vasto mondo dei videogames rappresentano una minoranza, soprattutto ad Occidente. Ma è un titolo validissimo e divertente per qualsiasi giocatore, e su Nintendo Switch ha una marcia in più: si presta a sessioni mordi e fuggi da 20 minuti in autobus, dà il meglio di sè graficamente sul televisore di casa, vi permette di divertirvi ovunque e in qualsiasi modo vogliate. Parliamo di 100 e passa ore di divertimento, se la noia non vi raggiunge prima, un’offerta non da poco, anche se in fin dei conti abbiamo tra le mani lo stesso titolo di due anni fa (arricchito dai DLC) riproposto a prezzo pieno.

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