Back 2 The Past: dalla Cina con furore… i Famiclones!

Da PlayStation a PolyStation il passo è breve…

Il sondaggione pubblicato la scorsa settimana dopo l’articolo dedicato a PS2 ha visto l’improbabile successo dell’Oggetto Misterioso, che ha stracciato la retrospettiva dedicata al Sega Mega Drive con il suo 80%.

Il titolo dice tutto… oggi parleremo dei cloni cinesi del NES, anche chiamati Famiclones (unione di Famicom e Clone), quelle console taroccate e fatte di materiali tutt’altro che di qualità, ma che hanno comunque offerto ore e ore di divertimento.

Un’infinità di esemplari, ma alla fine…

Nel corso degli anni e nei vari paesi del globo hanno assunto diverse forme e colori, ma tutti sono accomunati da un hardware che erano composti da singoli sistemi personalizzati al solo scopo di emulare in tutto e per tutto l’originale. Inoltre, nella maggior parte dei casi era inclusa una memoria ROM con dei videogiochi preinstallati.

Aspetto

Molti di questi Famiclones furono realizzati per assomigliare in tutto e per tutto alle console alle quali si ispiravano, in certi casi preferivano prendere le sembianze delle console più vendute del momento (come PlayStation e Xbox).

Le scatole poi aggiungevano alla beffa il danno, venivano mostrati i videogiochi più famosi, da Mario 64 a Tekken, passando per Sonic e Gran Turismo, nessuno di quei titoli è mai stato avvistato in queste varianti tarocche. Quanti ignari vecchietti sono caduti in queste bieche trappole.

Qui di seguito citiamo alcuni “illustri” esemplari:

  • PolyStation: Proprio così, iniziamo dall’unico Famiclone che ha una numerazione propria, nonostante il nome renda il tutto già evidentemente falso, la PolyStation 1 assomigliava particolarmente alla PSOne. Inganno svelato appena si sollevava lo sportellino per i CD che ospitava uno slot per le cartucce del NES. Non paghi i produttori hanno continuato la specie copiando PS2 prima e PS3 poi con l’uscita della PolyStation 2,3 e Super PolyStation.

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  • Power Player Super Joy III: Un nome lunghissimo per indicare l’altro Famiclone conosciutissimo sulla penisola, soprattutto grazie anche alle televendite di Roberto Artigiani. Questa “console” era modellata sulla forma del Joypad del Nintendo 64 e usciva dalla scatola assieme ad una pistola e a un secondo pad chiaramente ispirato dal Sega Mega Drive. Godetevi il video della televendita, è un pezzo di storia italiana.
  • Gunboy: Come il Famiclone precedente il Gunboy era una console di tipo controller, ma questa volta quei geniacci dei nostri amici con gli occhi a mandorla, hanno unito il Joypad del N64 ad una pistola, eliminando definitivamente quelle pistole che per esperienza personale duravano non più di 10 secondi.

Di Famiclones ce ne sono moltissimi, ma abbiamo deciso di introdurre solo i più iconici o quelli più particolari.

Giochi

Passiamo all’aspetto più importante di questi dispositivi: i giochi appunto. Infatti, i Famiclones ospitavano al loro interno già numerosi giochi, senza ausilio di cartucce o CD, nelle scatole venivano promessi dai 75 al milione di giochi, andando poi a spulciare per bene il menu, ci si accorgeva che gran parte erano le varianti degli stessi 10 giochi, che più o meno erano i seguenti:

  • Super Mario: L’avventura per eccellenza del baffuto idraulico italiano, spesso modificata attraverso hacking, infatti, grazie a queste modifiche il nostro amato idraulico poteva effettuare lunghissimi salti, in altri casi il protagonista veniva sostituito da altri personaggi di altri lidi, uno su tutti Pikachu;
  • Duck Hunt: Parliamo del divertente sparatutto che instradava i bambini verso la caccia e verso una rabbia incontrollabile quando quella maledetta pistola smetteva di funzionare;
  • Circus Charlie: Particolare gioco dedicato alle avventure di un circense, che prevedevano equilibrismo, equitazione e una buona prontezza di riflessi. All’interno dei Famiclones erano presenti numerose versioni di questo gioco, alcune chiamate “Curcus Charlie” o altre che aumentavano il livello di difficoltà;
  • Tank/Super Tank: Titolo dedicato allo scontro tra carri armati, che ospitava anche una graditissima modalità “Construction“, opzione che permetteva di creare i propri campi di battaglia. Anche di questo titolo erano presente infinite versioni nei Famiclones, essenzialmente si trattava dello stesso gioco con diversa nomenclatura;
  • Track&Field: Come dimenticare lo storico titolo atletico che aveva la particolarità di distruggere i pollici, visto che nei Famiclones non erano presenti istruzioni per l’uso e quindi ci dedicavamo al button-mashing come solo un utilizzatore di Eddy Gordo sapeva fare. All’interno della console, il gioco era poi “spacchettato” in base alle discipline, così potevate giocare alla vostra preferita sempre e comunque.

Di giochi ce ne sono molti altri, sia tratti dal NES che “inventati”, infatti venivano aggiunti ai menu anche titoli di giochi dedicati a Supereroi o personaggi di film, altro non erano che copie modificate dei giochi già presenti.

Conclusioni

E’ inutile dire che quasi tutti i giocatori hanno almeno una volta nella vita, visto o giocato a queste particolari console. Che nonostante la scarsa cura nella costruzione e la chiara volontà di frodarci, riuscivano ad offrire qualche ora di divertimento, magari in compagnia di qualche amico.

A dirla tutta, ancora oggi se ho la possibilità rispolvero il mio Power Player Super Joy III e gioco a “Curcus Charlie“.

Spero che questo speciale vi sia piaciuto, diteci nei commenti sulla nostra pagina Facebook, se avete mai posseduto dei Famiclones e quali giochi vi sono rimasti impressi.

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Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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