Back 2 The Past – Super Smash Bros: Mario, Link e compagnia se le danno di santa ragione

La dove tutto è cominciato… 20 anni fa (più o meno)

Super Smash Bros è il celebre picchiaduro di Nintendo e HAL Laboratory dove le star dei videogiochi della casa di Kyoto si affrontano a suon di pugni.

Come funziona?

Molti la potrebbero considerare una domanda stupida trattandosi di un picchiaduro, ma come ogni buon Nintendaro sa, Mamma Nintendo non fa le cose come gli altri, per rubare lo slogan ad un famoso frutto, la casa di Kyoto “pensa differente”.

Mentre i picchiaduro tradizionali richiedono i giocatori di azzerare la “barra della vita” dell’avversario, Super Smash Bros ha come scopo il “ring-out”.

Infatti, il gioco dichiarerà vincitore solo coloro che riusciranno a lanciare fuori dall’arena l’avversario.

Come detto sopra, Super Smash Bros annovera nel suo roster i personaggi più noti delle serie Nintendo e ognuno di essi potrà utilizzare le mosse che li hanno resi famosi al grande pubblico, da Link e le sue bombe a Kirby e alla sua possibilità di assorbire le abilità degli avversari.

Durante gli scontri cadranno in maniera randomica una serie di oggetti che potrete utilizzare in battaglia, dalle Poké Ball alle famosissime Bob-ombe, queste aggiunte renderanno le battaglie imprevedibili e incredibilmente movimentate.

Sviluppo

Nel 1998 i lavori iniziarono sotto la guida di Masahiro Sakurai, papà della serie di Kirby, il quale era particolarmente interessato alla creazione di un picchiaduro con 4 giocatori, una cosa da pionieri nel campo videoludico.

Il gioco venne presentato a Satoru Iwata con il nome Dragon King: The Fighting Game, la cui uscita era prevista su SNES grazie al motore FX.

Iwata fu particolarmente felice dell’idea e del progetto, ma Sakurai volle fare altre modifiche, in quanto pensò che così com’era il titolo non avrebbe mai avuto un grande successo commerciale.

Allora decise di modificare alcuni aspetti, iniziando proprio dalla modalità di sconfitta, passando dalla “barra della vita” all’idea del “ring-out”. Successivamente Sakurai decise di sostituire i personaggi del titolo con quelli delle seconde parti più famose di Nintendo.

Tutte queste modifiche vennero presentate da Sakurai ai dirigenti Nintendo, che dopo aver visto i risultati ebbero a disposizione solo una scelta: accettare la proposta.

Super Smash Bros uscì su Nintendo 64 nel ’99 esclusivamente in terra nipponica, dopo aver venduto un milione di copie, l’azienda decise di distribuire il gioco in tutto il mondo.

Modalità di gioco

Super Smash Bros si presentava a noi in 4 modalità di gioco:

  • 1P-game: Modalità single-player che metteva il giocatore di fronte a vari nemici controllati dalla CPU, fino ad arrivare al Boss Finale (Master Hand);
  • VS-mode: Modalità multiplayer che forniva la possibilità di giocare contro 3 personaggi controllati da umani o dalla CPU;
  • Break the Targets: Minigioco che richiedeva la distruzione dei vari bersagli disseminati lungo l’arena;
  • Board the Platforms: Minigioco che consiste nel salire su tutte le piattaforme all’interno dello scenario nel minor tempo possibile.

Personaggi

Essendo il primo episodio della serie, il roster di personaggi era piuttosto limitato, in totale erano presenti 12 personaggi, tra cui:

  • Mario;
  • Luigi;
  • Donkey Kong;
  • Yoshi;
  • Link;
  • Samus Aran;
  • Kirby;
  • Fox McCloud;
  • Pikachu;
  • Jigglypuff;
  • Captain Falcon;
  • Ness

Scenari

I combattimenti si svolgevano in varie arene, chiaramente derivanti dai mondi di gioco dei personaggi, solo Ness e Captain Falcon non avevano una propria arena.

  • Castello di Peach (Mario 64);
  • Regno dei Funghi (Super Mario Bros);
  • L’albero della felicità (Yoshi’s Story);
  • Congo Jungle (Donkey Kong Country);
  • Dreamland (Kirby’s Dream Land);
  • Pianeta Zebes (Metroid);
  • Settore X (Star Fox 64);
  • Zafferanopoli (Pokémon).

Curiosità:

Sin dal principio era stato pensato lo Smash Finale, mossa potentissima che ogni personaggio può effettuare dopo ave distrutto una sfera Smash. Problemi di tempo impedirono l’inserimento della feature, il quale 9 anni dopo apparve in Super Smash Bros Brawl.

Se questo articolo vi è piaciuto, supportateci iscrivendovi ai nostri social:
YouTube | Telegram | Facebook | Gruppo FB | Twitch | Twitter | Instagram

Seguici sui nostri social media

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

Rispondi

Ultimi articoli

Articoli che potrebbero interessarti

Follow us on Social Media