Call of Duty: Black Ops 4 – La nostra recensione

Un po’ di storia

Iniziamo parlando della saga di Call of Duty, è un brand storico che ad oggi è arrivata al 15esimo titolo (escludendo gli spin-off). Come ogni saga a cadenza annuale non è esente da critiche, più o meno pesanti, riferite principalmente al tasso di cambiamento rispetto al titolo precedente, al tasso di realismo o alla eccessiva presenza degli odiatissimi “camper”.

Rivalità…

Come ogni genere che si rispetti, anche quello dedicato agli FPS si divide in due scuole di pensiero, chi ama la saga di COD o chi preferisce l’eterno rivale sviluppato da DICE, Battlefield.

Ci sono solo questi due? Certamente no, molte sono state le idee delle software house per prendersi il cuore dei giocatori e l’ambito trono del “miglior sparatutto in prima persona”. Una su tutte parte da Ubisoft, la casa canadese decise di aggiungere un’alto tasso di tatticità affidandosi a Tom Clancy’s Rainbow Six e Tom Clancy’s Ghost Recon.

Alla fine però siamo qui ogni anno a cercare di decretare il legittimo erede al trono, scegliendo tra queste due famose saghe. Per effettuare questa difficile decisione dovremo aspettare fino al 20 novembre, data di uscita di Battlefield V, non c’è alcun onore a vincere senza avversari, no?

Polemiche

Quest’anno Call of Duty: Black Ops 4 non ha iniziato proprio con il piede giusto, dichiarando che il titolo di Treyarch ed Activision non avrebbe avuto la campagna single-player.

Si tratta certo di una scelta particolarmente coraggiosa e controversa, in quanto molti dei fan storici della saga hanno storto il naso (compreso il sottoscritto). Questa modalità non brillava di certo per longevità, aspetto sempre tralasciato in favore del multiplayer online, fattore di estrema importanza per questo genere di titoli, ma adempieva al suo duplice compito di intrattenere e allenare.

Poi come dimenticare quei personaggi che in qualche modo sono rimasti impressi nella mente dei videogiocatori, dal Capitano Alex Mason a Frank Woods, senza poi tralasciare quei villain che rendevano quel poco tempo davvero indimenticabile, il tutto circondato da patriottismo in quantità.

Prima di sparare, bisogna imparare a camminare

Call of Duty: Black Ops 4 inizia mostrandoci una serie di tutorial dei dieci specialisti del gioco, questa cosa arriva direttamente da Black Ops III, anche se in quest’ultimo caso si vedevano meno specialisti e con caratteristiche diverse.

Per aiutarvi a prendere dimestichezza con il tutto, viene proposta una modalità offline chiamata Quartier Generale Specialisti, dove potrete testare le loro capacità e abilità contro un gruppo di Bot.

Questo aiuto non servirà ai veterani di COD, in quanto nel complesso meccaniche e comandi restano gli stessi. Questa “Training Area” non si limita a lanciarvi contro dei Bot totalmente rimbambiti, ma cercano di ricreare situazioni il più possibile simili al multiplayer online.

Camminare sui muri? Mica è Prince of Persia!

Non pensate di fare super salti, utilizzare Jet-pack o camminare sui muri, questo è il campo di battaglia dolcezza e bisogna sporcarsi fino alla cima dei capelli per restare vivi, quindi piedi a terra e fate fuoco prima che tocchi a voi concimare il terreno.

Modalità di gioco

Dopo aver metabolizzato la mancanza della campagna single player, Call of Duty: Black Ops 4 vi trascinerà online, dove potrete assaggiare le 14 mappe e le 3 diverse modalità di gioco: Blackout, Multiplayer e Zombie. All’interno del Multiplayer ci sono altre 8 modalità, il gioco resta lo stesso, ma offre una ricchezza di possibilità mai avuta fino ad ora.

Il ruolo imprescindibile dello Specialista

E’ inutile escludere da questa recensione, l’importanza degli Specialisti, si tratta di soldati dotati di particolari abilità e mosse speciali, il tutto arricchito dalla presenza di un gadget unico.

La parte interessante di questa versione è il fatto che l’equipaggiamento degli Specialisti è legato un interessante sistema di “Pick 10”, che consiste nella possibilità di scegliere ben 10 elementi, tra perk, modificatori e potenziamenti. Per quanto riguarda ottiche, armi, Killstreak e granate, possono essere equipaggiate liberamente, sempre se avete a disposizione i punti necessari per lo sblocco.

Gli sviluppatori hanno infatti costruito questo sistema, per incentivare il gioco di squadra, in quanto alcuni potenziamenti diventano estremamente utili in particolari circostanze. Proprio per questo motivo, il team di Treyarch e Activision ha lavorato molto per migliorare le mappe, infatti le 14 mappe alternano gli scenari di combattimento costringendo i giocatori a comprendere quali stili e quali armi sono adatti a determinati ambienti.

Un’altra gradita novità dedicata alle mappe è la presenza della nebbia di guerra, che consiste nell’oscuramento di alcune parti di mappa sul proprio radar, obbligando i team ad una maggiore comunicazione (se avrete a che fare con esseri comunicanti aggiungo).

Qualcuno ha detto Zombie?

Questa modalità mantiene una struttura similare ai precedenti Call of Duty, ma il tutto è stato però arricchito da alcune interessanti novità. Una di queste è la modalità Rush, che offre ai giocatori uno stile maggiormente arcade, focalizzando l’attenzione su punteggio, competitività e velocità di esecuzione.

La modalità classica, resta pressoché la stessa, il tutto viene però valorizzato da una trama veramente particolare: Scarlett Rhodes sta cercando di comprendere le motivazioni che gravitano attorno alla scomparsa della sua figura paterna. Viene aiutata nell’avventura da tre fedeli compagni di squadra, assieme a loro viaggerà nei meandri del tempo per distruggere infinite orde di non morti.

Le mappe sono ancora più particolari della trama stessa, partiamo da IX, è uno spazio esclusivamente circolare e vi metterà contro gladiatori enormi e tigri esplosive, proprio come dei novelli gladiatori.

Viaggio disperato invece è ambientato nel Titanic (chissà se troverete anche Leonardo Di Caprio). Infine vi toccherà affrontare orde di zombie affamati del vostro cervello in Blood of the Dead, mappa ispirata a Mob of the Dead di Black Ops II, in questo caso sarete ad Alcatraz (e come sapete non è facile scappare), i vostri nemici saranno personaggi noti e cani a tre teste.

Tra le altre cose, questa modalità introduce un sistema di Vantaggi o Perks completamente nuovo. I giocatori potranno infatti portare con loro ben 4 elisir da custodire gelosamente in battaglia, una serie di power up da attivare a proprio piacimento durante i momenti più difficili.

Fortunatamente, tali vantaggi hanno tempi di recupero spesso brevi, permettendovi di organizzare al meglio le strategie di squadra.

Modalità Blackout: ormai i Battle Royale sono ovunque…

E’ chiaro che una grande maggioranza di videogiocatori si stia spostando verso questa tipologia di giochi, Fortnite e PUBG lo hanno mostrato abbastanza bene.

Gli sviluppatori di Call of Duty: Black Ops 4 hanno allora deciso di seguire la corrente, logicamente arricchendo questa modalità dello stile tipico di COD. Come funziona?

Fino a 100 giocatori vengono catapultati su un’isola deserta e dovranno fare il possibile per sopravvivere non solo alle incursioni degli altri giocatori, ma anche ad un’area mortale che si stringe sempre più.

L’innovazione in questa meccanica è quasi totalmente assente, a part l’introduzione di zombie in alcune aree.

Nonostante la mancanza di innovazioni e il fatto che la modalità non ci faccia proprio saltare sul divano, bisogna dare a Treyarch ciò che è di Treyarch, difatti lo studio di sviluppo abbassando la qualità delle texture è comunque riuscito a mantenere i 60 FPS abbastanza fluidi.

Comprenderete subito dopo che avrete chiuso la vostra tuta alare, i ritmi di gioco non sono i soliti di COD o di qualunque altro sparatutto in prima persona, il tutto infatti propende verso un modello di gioco maggiormente frenetico, anche la guida dei veicoli è di stampo arcade, premettiamo che la guida su quattro ruote va rivista.

Sicuramente non tutti i giocatori apprezzeranno questa modalità, fortunatamente ci sono altre possibilità di gioco. Resta da scoprire se Treyarch supporterà questo nuovo sistema o lo abbandonerà a se stesso.

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Call of Duty: Black Ops IV
8.0 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Sistema di personalizzazione ricco e vario
    - Molte modalità di gioco
    - Giocabile interamente in splitscreen/ol>
Contro
    - Livello tecnico non impeccabile
    - Modalità Blackout vuota
    - Manca la modalità single player
Riassunto
Call of Duty: Black Ops IV conferma l'elevato standard di eccellenza del multiplayer online, il tutto unito da una ricchezza di contenuti degna di nota. L'eliminazione della campagna single-player è un colpo al cuore per molti videogiocatori (incluso il sottoscritto), per ovviare a questa mancanza Activision e Treyarch hanno lavorato alacremente sul multiplayer, rendendolo un'esperienza appagante e non limitata al semplice "mira e spara". La modalità Zombie è veramente fuori di testa, trama da reparto psichiatrico e gameplay divertente, soprattutto se avete amici che non sono dei "cuor di leone". Il più grande neo di questo titolo è la modalità Battle Royale, che oltre dimostrare la mancanza di idee al fine di seguire il trend... necessita di alcune modifiche per funzionare al meglio. Rivogliamo la campagna single player!!!
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale



PRO


CONTRO

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