F1 2018, la nostra recensione

Il gioco di F1 definitivo!

Nonostante le vetture di Formula 1 siano fra le più veloci mai realizzate nella storia dello sport motoristico, la Formula 1 attuale è molto più che pura e semplice velocità. È impressionante, l’evoluzione tecnica ormai raggiunta dalle monoposto, tanti cavalli sotto al cofano, che portano i piloti ad arrivare a velocità quasi superiori ai 350 km/h, ai quali si associano importanti sviluppi per quanto riguarda: telaio, aerodinamica e sicurezza (pensiamo al tanto criticato Halo, che domenica scorsa durante il GP del Belgio, ha letteralmente salvato la vita al giovane pilota monegasco Charles Leclerc).

Allo stesso tempo, anche in ambito videoludico, Codemasters, dopo il disastroso F1 2015, è riuscita a riproporre, anno dopo anno, una interpretazione in chiave virtuale, sempre più evoluta e realistica. Con F1 2018, ci troviamo fra le mani probabilmente il miglior titolo della serie. L’introduzione di un modello di pneumatico aggiornato e più complesso e dei nuovi controlli del sistema di recupero energetico spingono il gioco verso una simulazione più realistica come mai visto prima nella serie. A questi cambiamenti, si va ad aggiungere in maniera intelligente, alla tanto amata modalità carriera, l’interazione con i media che, grazie ad una serie di nuove funzioni, porta il giocatore ad affrontare più di una stagione nel Circus.

F1 2018 può inoltre contare su una pluralità di modalità di gioco. Possiamo indossare la tuta e affrontare un singolo fine settimana di qualsiasi Grand Prix o decidere di metterci duramente alla prova, creare il nostro alter ego virtuale (sebbene qui le opzioni di scelta siano piuttosto limitate) e conquistare il titolo iridato. Se invece avete voglia di gareggiare contro altri giocatori reali, F1 2018 include un buon comparto multigiocatore che offre sia sfide in lobby classificate e sia non classificate, insieme a un campionato multiplayer online di 21 gare che può essere corso con giocatori casuali o amici allo stesso modo. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ha da offrire il nuovo F1 2018 targato ancora una volta Codemasters.

La modalità carriera più bella di sempre

Dove F1 2018 brilla maggiormente è nella nuova modalità Carriera, che, nei panni del classico Rookie, ci vede assumere il ruolo di pilota debuttante all’interno del paddock di F1. Dopo aver scelto avatar, nome, cognome, nazionalità, numero e casco, ci vengono proposti alcuni contratti.  Ad esempio, è possibile cominciare direttamente con i Top Team: Ferrari, Mercedes, Red Bull, che chiederanno, grazie ad una monoposto già da subito competitiva, il raggiungimento dell’obiettivo principale, ovvero vincere campionato piloti e costruttori. Oppure accettare un contratto da parte di scuderie con obiettivi più realistici e alla nostra portata, Alfa Romeo Sauber, McLaren, Toro Rosso oppure Renault, che ci chiederanno di aiutare il team a ritornare competitivo attraverso aggiornamenti costanti della monoposto. Apposta la firma sul contratto, la scuderia ci metterà a disposizione non più il classico PC nell’area hospitality, ma una sezione nella quale poter interagire con tecnici e ingegneri e visualizzare tutti i parametri della monoposto, della stagione in corso, obiettivi stabiliti dalla scuderia, rivalità, grado di apprezzamento del nostro pilota, centro messaggi.

Aggiornamenti costanti e immediati

A differenza delle edizioni passate, in F1 2018, le nuove parti di sviluppo saranno realizzate e montate sulla monoposto in tempi più rapidi. Il sistema di aggiornamento è infatti stato in parte rivisto (il sistema di Ricerca & Sviluppo si poggia sulle ottime basi costruite con F1 2017), per garantire al giocatore un costante quantitativo di punti risorsa ottenibili dopo aver completato gli obiettivi della squadra. Ottenere prestazioni costanti ora significa che potremo permetterci di portare più aggiornamenti alla monoposto nelle gare successive, e in definitiva essere maggiormente competitivi. Ora i guadagni sono tangibili e il giocatore si sentirà più gratificato nell’essere riuscito magari a sviluppare completamente una determinata sezione. Per rendere le cose ancora più interessanti, i cambiamenti di regolamento alla fine dell’anno possono cancellare completamente un albero di aggiornamento, ripristinando l’ordine della griglia nel processo, consentendo ai nuovi team magari di salire verso l’alto e alle squadre dominanti dell’anno precedente di perdere qualche posizione.

Ogni team ha un unico percorso di aggiornamento per ciascuno delle quattro sezioni di performance e ciascuno può essere direttamente influenzato dalle interazioni con Claire, la giornalista introdotta quest’anno che non esiterà a farci domande scomode, dopo magari aver dominato le Prove Libere o aver raggiunto un risultato sorprendente in gara. Mantenere alto il morale della squadra manterrà bassi i costi di aggiornamento e diminuirà le possibilità di guasti delle parti durante lo sviluppo, mentre dire la cosa sbagliata e sconvolgerli (assumersi i meriti di una vittoria senza rendere merito a chi ha lavorato duramente per offrirci una monoposto competitiva per quel weekend), avrà l’effetto opposto. Sebbene rispondere regolarmente alle stesse domande potrebbe risultare banale e ripetitivo, ciò è fondamentale per garantire che la nostra squadra abbia un morale alto e ci supporti costantemente nel corso della stagione. Anche mantenere un atteggiamento sportivo nei confronti del nostro team, può modificare le carte in tavola, non con la nostra scuderia ma con le altre che potrebbero risponderci di non essere interessate a noi nel loro team quando decideremo di cambiare aria.

Il raggiungimento di aspettative superiori rispetto a quelle prefissate dalla scuderia ci metterà in una posizione dominante per quanto riguarda le trattative contrattuali, che grazie alle modifiche apportate al sistema di upgrade sembra ora essere un processo più pertinente e gratificante rispetto a prima. Ciò dà più spazio per un accordo che genererà più punti risorsa, che possono garantire ulteriori bonus, come ad esempio, punti extra per gli aggiornamenti o pit stop più veloci. Inoltre, rispetto al passato in cui in automatico ci veniva proposto un rivale, magari più volte nel corso della singola stagione, è stata aggiunta la possibilità di selezionare direttamente il rivale fra i vari piloti del paddock.

Fra le altre modalità, quest’anno ritroviamo la Prova a Tempo, i Campionati, gli Eventi e il multiplayer online. Quest’ultimo, come detto in precedenza permette di affrontare non soltanto gare casuali, ma di partecipare ad interi campionati con giocatori di tutto il mondo o magari sfidando i nostri amici. Inoltre, è stata introdotta la modalità “Super License“, una modalità nella quale i giocatori più esperti potranno competere tra loro sfidando avversari al loro stello grado di bravura e soprattutto di condotta sportiva.

E il sistema di guida?

Rispetto ai vecchi capitoli, F1 2018 ha ormai ben poco di arcade ma ben si adatta anche ai giocatori meno esperti. Gli aiuti alla guida possono essere impostati andando nell’apposito menu. Ritroviamo i soliti parametri: frenata assistita, freni anti-blocco, controllo trazione, cambio, traiettoria dinamica, aiuto ai box e molte altre, ai quali si aggiunge la modalità ERS – Sistema Recupero Energia, introdotta quest’anno nel gioco e che aggiunge ai tanti cavalli della moderne monoposto con motore V6, altri 160 cavalli offerti dal motore elettrico ibrido, che può essere gestita automaticamente e sia manualmente dall’apposito display multifunzione, il tanto chiacchierato sistema di protezione Halo, che può essere parzialmente disattivato se vi dovesse dar fastidio in termini di visibilità o magari di estetica ed è stato anche modificato il sistema che gestisce i parametri relativi alla temperatura degli pneumatici, sarà infatti necessario monitorare costantemente la temperatura sia del lato esterno della gomma e sia interno della stessa, che in termini di strategia e di guidabilità della vettura offrono differenti possibilità.

Per quanto riguarda invece il feeling alla guida, le modifiche più importanti sono state apportate al telaio e alle sospensioni. Infatti, nel corso dei briefing di gara, ci verranno anche indicati i punti più difficili da gestire e nei quali, magari prendendo male il cordolo potremmo perdere il controllo della vettura. Se a casa avete un volante di buon livello, il feedback sarà ancora migliore, sia per quanto riguarda la guida e sia per quanto riguarda le sollecitazioni dei cordoli. Il joypad, in questo caso di Xbox One, si comporta comunque egregiamente ma per ovvi motivi non è possibile né disattivare tutti gli aiuti alla guida né tantomeno aumentare il livello di difficoltà sopra ad una certa soglia.

L’IA è aggressiva ma mai scorretta

“L’IA avversaria è più aggressiva rispetto al passato. Soprattutto in partenza, ci attaccherà in tutti i modi possibili e se un pilota avversario dovesse superarci, raramente concederà un angolo utile al controsorpasso.”

Parco auto ampliato e non solo

Otto nuove auto classiche si aggiungono alle dodici già presenti dallo scorso anno. F1 2018 si basa ancora una volta sull’EGO Engine di Codemasters. Tutte le auto del gioco così come i circuiti sembrano essere stati ricreati in modo impeccabile e minuzioso. Ognuno dei 21 GP si presenta in grande spolvero non solo per quanto riguarda pista, paddock e spalti, ma anche per quanto riguarda gli elementi di contorno, che possano essere gli Stewart a bordo pista o magari elementi ambientali e molto altro ancora. Quest’anno sono stati inoltre aggiunti due circuiti: Paul Ricard in Francia, un labirinto di asfalto e linee colorate con un layout un po’ confuso, e il classico Hockenheimring in Germania.

L’unica grande delusione rimane il sistema di danno, una caratteristica che ancora una volta sembra essere rimasta invariata dai primi titoli della serie. Poco convincenti risultano essere anche le espressioni facciali, alcune praticamente riciclate e il Lip Sync talvolta risulta essere fuori fase.

In termini prestazionali, su Xbox One il gioco si è comportato in maniera eccellente. Nessun calo da segnalare e i caricamenti risultano essere quasi fulminei. Eccellente il comparto audio con rombi di motore e il sibilo dell’ERS realizzati in maniera impeccabile. La telecronaca è stata affidata nuovamente a Carlo Vanzini e Luca Filippi e rispetto ad F1 2017, risulta essere più naturale e convincente, con tanti aneddoti, dati di gara e curiosità che impreziosiscono ancora di più l’offerta di F1 2018.

F1 2018
9.2 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Incredibile sensazione di guida
    - Intelligenti aggiunte alla modalità carriera spingono il giocatore ad affrontare più stagioni
    - L'ERS e la gestione della temperatura degli pneumatici offre quel pizzico di sale in più
    - Graficamente impeccabile
Contro
    - Sistema di danno immutato
    - Interviste un po' ripetitive
Riassunto
F1 2018 è brillante ed è in definitiva il gioco di Formula Uno più completo mai realizzato sino ad oggi. Le modifiche alla già ottima modalità carriera lo rendono ancora più realistico e in definitiva divertente da giocare sia per i giocatori più navigati e sia per quelli alle prime armi. Inoltre, l'aggiunta di nuovi parametri: ERS, la gestione della temperatura degli pneumatici, i media, la costante evoluzione della monoposto e un solido sistema di guida, portano il giocatore ad avere la sensazione di stare effettivamente sulla griglia di partenza con 1000+ cavalli sotto ai suoi piedi. Se siete fan di Formula 1, non potete lasciarvi scappare F1 2018!
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale



PRO


CONTRO

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