Google Stadia, ecco tutto quello che sappiamo sulla nuova console di Google

La rivoluzione è alle porte

Finalmente è arrivata l’attesa conferenza di Google alla Game Developer Conference di San Francisco. Il colosso di Mountain View ha difatti svelato quello che da un po’ di tempo girava più o meno sottovoce nei corridoi dell’industry: una nuova piattaforma di gioco.

Google Stadia, questo è il nome della nuova creatura del colosso di Internet, nasce con il preciso scopo di portare ovunque i migliori videogiochi di questa e della prossima generazione.

Cosa serve per accedere a questo innovativo servizio? Un joypad ed una buona connessione (almeno da 25 Mega). Infatti, Google Stadia, non necessiterà in alcun modo di una piattaforma fisica come siamo stati abituati finora, la parte computazionale verrà affidata ai potentissimi mezzi in mano di Google.

L’approccio che il colosso di Mountain View è particolarmente elastico, in quanto nonostante l’esistenza di un joypad ufficiale, il servizio sarà accessibile a qualunque tipo di periferica, dal connubio mouse e tastiera, al controller della vostra console.

Come è nato ?

Google Stadia prima di essere lanciato ha avuto bisogno di un breve periodo di prova, iniziato attraverso una closed beta nell’Ottobre del 2018. All’epoca l’idea del colosso californiano di Internet era nota con il nome di ProjectStream. La beta ha permesso ad alcuni utenti selezionati di giocare il recente Assassin’s Creed: Odyssey, facendo capire in qualche modo che Google non aveva intenzione di portare al grande pubblico una console con titoli Android, come pensato da alcuni giocatori scettici.

Perchè Assassin’s Creed? Si tratta di uno di quei titoli in grado di macinare vendite e che per essere giocati necessitano di periferiche ad hoc come console o PC particolarmente performanti. Fino a quel momento era impossibile pensare che un notebook da 300€ riuscisse a far girare software così esosi. Inoltre è servito a Google per mostrare la potenza del suo nuovo progetto.

Caratteristiche  Tecniche

Vi ricorderete senza dubbio la guerra dei Teraflops tenutasi in occasione del lancio delle versioni potenziate di XBOX ONE e PS4, anche Google ha partecipato e secondo i dati mostrati nè PS4 Pro, nè XBOX ONE X sono in grado di competere con la potenza computazionale di Stadia.

Inoltre durante il Keynote il colosso americano ha detto senza giri di parole che Google Stadia sarà in grado, sin dal lancio di far girare i giochi in 4K e a 60fps. Non si sono fermati qui però, difatti è stato annunciato che quando i tempi saranno maturi Stadia supporterà l’8K ed i 120fps. Che dire, se tutto questo dovesse esser vero, i colossi dell’industria dovranno darsi da fare.

Messaggi d’amore agli sviluppatori

Google Stadia è una piattaforma nata pensando alle tre colonne portanti dell’industria videoludica:

  • Sviluppatori;
  • Giocatori;
  • Creatori di contenuti (YouTubers).

Una buona parte del Keynote è stata dedicata proprio agli sviluppatori, mostrando le preziose partnership con Unreal e Unity, due dei più grandi motori grafici dell’industria videoludica, basti pensare che il primo ci ha offerto un’avventura mozzafiato come Kingdom Hearts III e il secondo ci ha permesso di sognare con Ori and the Blind Forest.

Oltre questi importanti accordi, sul palco della GDC si è parlato dei problemi tipici degli sviluppatori, un esempio è stato portato da Luz Sancho, Presidentessa di Tequila Works, team di sviluppo in grado di portarci un titolo interessante come Rime. La donna ha difatti ricordato il travagliato sviluppo del gioco che ha portato conseguentemente ad un misterioso silenzio per molto tempo.

Il problema principale era costituito dalla componente grafica del gioco, in quanto sistemare il tutto alla perfezione ha richiesto un tempo maggiore del previsto. Come risolvere un problema come questo? Google Stadia ci ha pensato e grazie alla sua potente Intelligenza Artificiale, i sviluppatori potranno modificare l’impatto grafico utilizzando un pattern grafico di qualunque tipo.

Ad esempio durante la presentazione è stata mostrata una demo che grazie a dei pattern derivanti da grandi quadri di Van Gogh e Klimt forniva la possibilità di cambiare completamente stile artistico.

Doom Eternal arriverà su Google Stadia

Marty Stratton di id Software è salito sul palco per pochi secondi, giusto il tempo di impressionarci con un annuncio chiave, il titolo annunciato lo scorso anno per PS4, XBOX One e PC, arriverà sulla piattaforma di Google e girerà a 60fps e in 4K con tanto di HDR.

Il Controller

Nonostante la libertà che Google Stadia lascia in termini di periferiche di controllo, non può esistere piattaforma di gioco senza joypad dedicato.

La periferica annunciata nella giornata di ieri differisce in parte dal controller mostrato nei giorni scorsi. Il joypad ufficiale è sicuramente meno spigoloso e a prima vista sembra essere confortevole, sappiamo bene che dietro ad un buon controller ci sono anni e anni di studio, speriamo che anche in questo caso il colosso californiano abbia fatto le cose con dovizia.

Come potete vedere in foto, il controller non è così lontano da quelli che abbiamo in casa (sarà inoltre disponibile in tre varianti cromatiche). Oltre gli elementi riconoscibili a prima vista come gli stick, la croce digitale ed i tasti dorsali, sono due i pulsanti a cui è stata dedicata una maggiore attenzione durante la conferenza.

Parliamo del bottoncino dedicato alla cattura delle schermate (con l’inconfondibile logo dello screenshot) e quello dedicato al Google Assistant. Il primo vi permetterà di condividere ovunque ed in qualunque momento le immagini di gioco, mentre il secondo vi farà accedere all’Assistente vocale di casa Google.

State Share

Durante la conferenza Google ci ha mostrato come sarà possibile interagire grazie a Stadia. Una delle possibilità offerte dalla nuova piattaforma è lo State Share. Grazie a questa funzionalità i creatori e i giocatori saranno in grado di inviare un link ad un esatto punto del gioco che consentirà ad altri giocatori di entrare in quell’esatto punto e affrontare quel particolare tipo di sfida. I developers  potranno consentire agli utenti di settare un livello di difficoltà differente, consentire l’utilizzo di particolari items e in definitiva creare nuove sfide o semplicemente condividere una particolare esperienza.

Crowd Play

Un’altra grande e originalissima feature di Stadia mostrata con NBA2K19, altro gioco che arriverà con Google Stadia è il Crowd Play. Il colosso di Mountain View conosce bene i nostri gusti, difatti durante la conferenza ci ha ricordato che YouTube è uno dei maggiori canali di gaming a livello mondiale, chi non ha mai guardato un video di gameplay sul Tubo d’altronde.

I cosiddetti Creators, semplici giocatori e streamers adesso potranno consentire ad altri giocatori/followers, direttamente dalla loro diretta streaming su YouTube di unirsi alla partita e giocare insieme a loro. Un counter con funzione di lobby vi avviserà quando sarà arrivato il vostro turno.

Se pensate di poter sfidare Ninja beh vi toccherà aspettare un bel po’, ma si tratta di una grandiosa opportunità per aumentare l’engagement con la propria fan base.

Google Assistant

Il colpo di genio, quello che ti fa pensare che Google Stadia rischia di distruggere letteralmente la concorrenza, offrendo qualcosa che nessun altro può offrire, è Google Assistant. In realtà Google Assistant non è nulla di innovativo: Siri, Cortana e decine di altri servizi similari sono già disponibili da tempo.

La vera novità sta però nell’implementazione del servizio in ambito gaming. Basterà infatti schiacciare l’apposito pulsante sul controller di Stadia e e chiedere al vostro assistente Google: “sono bloccato, come risolvo questo puzzle?”: sullo schermo del vostro dispositivo di gioco in un istante comparirà, senza soluzione di continuità, un video di youtube che vi mostrerà come un altro giocatore o un creator hanno risolto quel determinato puzzle.

Al termine sarete di nuovo nella vostra partita pronti a mettere in pratica quando visto. Niente più ricerche sul cellulare mentre state giocando. Google ha dimostrato questa feature con Shadow of the Tomb Raider ed una tomba: inutile dire che il pubblico è andato in visibilio.

E poi arriva lei…

All’improvviso arriva sul palco Jade Raymond, nuova Vice Presidentessa di Google, d’altronde le capacità della bravissima autrice di videogiochi canadese non potevano restare intrappolate dietro una scrivania.

Ed è proprio lei ad annunciarci la creazione della Stadia Games, si tratta della divisione videoludica di Google che si occuperà dello sviluppo delle cosiddette esclusive e sarà proprio lei a capitanare questo progetto.

Se questo è il principio, possiamo solo dire che Google nel prossimo futuro sarà in grado di fare grandi cose.

Jade Raymond

Quando esce?

Questa è la domanda che in Redazione ci siamo fatti quasi sbavando. Google Stadia sarà disponibile dalla fine del 2019 solo per USA, Canada, UK e alcuni paesi dell’Europa.

Stando alle ultime indiscrezioni, si pensa che anche il nostro paese sarà presente assieme ai big per il lancio della nuova piattaforma. Da cosa lo deduciamo? Il sito di Google Stadia è già stato tradotto nella nostra lingua, è un buon inizio, no?

Altre novità in arrivo quest’estate

Verso la fine della presentazione, i responsabili della comunicazione hanno tenuto a dire che altre notizie su Google Stadia saranno disponibili durante questa estate, non si sa ancora se E3, Gamescom o attraverso canali personalizzati in stile Nintendo.

Se questo articolo vi è piaciuto, supportateci iscrivendovi ai nostri social:
YouTube | Telegram | Facebook | Gruppo FB | Twitch | Twitter | Instagram

Seguici sui nostri social media

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

Rispondi

Ultimi articoli

Articoli che potrebbero interessarti

Follow us on Social Media