Hitman 2, la nostra recensione

Il capitolo che nessuno si aspettava!

Sono passati due anni, ma l’agente 47 è finalmente (e inaspettatamente) tornato. In Hitman 2, IO Interactive ha abbandonato la struttura episodica a favore di un’esperienza più lineare e completa fin dall’inizio. Per i fan di vecchia data, questo farà sicuramente piacere, considerando anche che il secondo capitolo dell’assassino silenzioso offre una gamma di modi ancora più ampia per eliminare il proprio obiettivo e fuggire inosservato.

In un certo senso, Hitman 2 è un gioco che non sarebbe dovuto esistere. È passato soltanto un anno e mezzo da quando Square Enix, allora editore della serie, ha annunciato che avrebbe lasciato IO Interactive ad un destino incerto. Sorprendentemente però gli eventi hanno avuto una piega inaspettata, Square Enix ha rinnovato i diritti del celebre franchise ad IO, consentendo agli sviluppatori di mantenere il controllo sull’Agente 47 e di dirigerne il suo futuro. Questo è il tipo di mossa che lascia i fan eccitati e apprensivi allo stesso tempo. Molti erano lì, nel bene e nel male, a chiedersi cosa sarebbe successo.

Bene, a quanto pare non c’è da preoccuparsi. Hitman 2 è un Hitman a tutti gli effetti e sotto svariati punti di vista è sicuramente migliore del suo predecessore.

Un more of the same o c’è dell’altro?

Per alcuni aspetti, Hitman 2 sembra una vera e propria estensione del precedente capitolo. Il set di strumenti è in gran parte lo stesso e dal punto di vista delle meccaniche di gioco, ci sono davvero pochi aggiornamenti. Eppure, al di là di tutte le somiglianze, Hitman 2 è in qualche modo una raffinatezza di una ricetta già di per sé grande. Perdersi gironzolando in mappe grandi e stratificate e provare nuove strategie per eliminare il nostro target obiettivo è avvincente come sempre e le nuove aggiunte, come le Mission Stories, ci guidano in modo sottile verso opportunità che potremmo aver perso. È un’impalcatura efficace e sicuramente non guasta avere un po’ di direzione soprattutto per quei giocatori che potrebbero sentirsi quasi sopraffatti quando c’è troppa scelta.

Chiunque abbia giocato a Hitman in passato conoscerà senza dubbio la formula offerta dallo sviluppatore. I giocatori assumono il ruolo dell’Agente 47, un uomo calvo con un codice a barre tatuato sulla nuca, assassino professionista e maestro del travestimento. Il gioco si presenta come una vera e propria sfida per i giocatori, chiamati ad uccidere uno, due o più bersagli in una mappa di grandi dimensioni, con altre attività e obiettivi possibili lungo la strada. Le armi iconiche includono filo in fibra e una pistola silenziata, con un oggetto valigetta che consente di riporre oggetti illegali.

Come nel gioco Hitman 2016, che si può descrivere come in parte sequel e in parte reboot, le mappe sono significativamente più grandi di quanto non fossero nei precedenti giochi di Hitman, fornendo ai giocatori una grande sandbox durante i loro tentativi di omicidio. I giocatori possono fare uso di pistole e altri strumenti, oggetti domestici ordinari come forbici o cacciaviti, o oggetti ambientali come lampadari per “spegnere” i loro obiettivi. L’agente 47 può fare uso della sua “intuizione” che permette di analizzare ambienti e NPG. A differenza del suo predecessore, la meccanica risulta essere più veloce, con l’interfaccia utente che delinea oggetti e sistemi per interagire e estrapola al meglio le parti chiave del dialogo dai personaggi non giocabili.

Alcuni di questi personaggi possono inavvertitamente fornire missioni opzionali (chiamate “opportunità” nel gioco del 2016), raccontando una storia o descrivendo uno scenario che potrebbe dare all’Agente 47 un’idea. Ad esempio, un bersaglio vuole farsi un nuovo tatuaggio, portando quindi il giocatore a ricercare un artista del tatuaggio da impersonare per avvicinarsi più facilmente al bersaglio; forse un altro obiettivo si aspetta che la sua infermiera si presenti presto, e quell’infermiera si dà il caso che si trovi vicino al birdwatching. Questo è un gioco che ci permette di giocare in qualsiasi modo noi vogliamo. Fornendo così tante opzioni, ci spinge e ci da l’impulso a tornare a rigiocare le stesse missioni. Non solo per vedere quali sono i momenti della storia e le divertenti possibilità di gioco che ci sono sfuggite, ma soprattutto per capire se c’è la possibilità di costruire le famose macchine della morte di Rube Goldberg, conoscendo nel dettaglio le mappe di gioco.

Una storia che non possiamo assolutamente raccontarvi

Ad essere onesti della storia non possiamo dirvi nulla. Sappiamo che l’agente 47 e la sua conduttrice Diana Burnwood stanno rintracciando una sorta di organizzazione ombra, e la trama si intreccia all’interno e tra queste missioni assassine. La storia è raccontata principalmente attraverso la voce fuori campo. Uno degli aspetti maggiormente apprezzati della serie è che ha avuto sempre alla base intrighi politici moderni, ma Hitman 2 paradossalmente manca fortemente nella parte intrigante.

Almeno i briefing della missione sembrano più belli che mai. In realtà, sono un buon esempio di quanto sia eccellente la presentazione di Hitman 2. I briefing delle missioni non sono dissimili da quelli presenti in altri giochi, ad esempio, Call of Duty, con grafici e mappe appariscenti e stilistici. La stessa grande interfaccia utente del gioco del 2016 è tornata, con alcuni sottili miglioramenti. Come il gioco precedente, ci viene detto e mostrato tutto ciò con cui possiamo interagire, ma una funzione picture-in-picture precisa e informa il giocatore degli eventi chiave: ad esempio, qualcuno ha trovato un corpo privo di sensi o morto che abbiamo lasciato o ha trovato una pistola che abbiamo nascosto in una cassetta della posta, o forse siamo stati ripresi da una telecamera di sicurezza.

Explore, recon, plan, execute, repeat

Le nuove location sono tutte davvero buone e offrono ore e ore di rigiocabilità nello scoprire i diversi modi attraverso cui è possibile completare la nostra missione. La prima missione, ci porterà in una villa sulla spiaggia durante il mal tempo per indagare su un cliente particolare. Rappresenta un’ottima introduzione, utile per imparare gli aspetti e le meccaniche principali di gioco: esplorare, ricominciare, pianificare, eseguire. Ben presto la casa sulla spiaggia si riempirà di nemici, aumentando la difficoltà man mano che si procede. Impareremo a fallire e anche che il sistema di auto-salvataggio è di per sé piuttosto generoso. I tempi di caricamento su PS4 sono la pecca più grande, ma non sono poi così terribili.

Superato il prologo, si inizierà a fare sul serio. Gli ambienti di gioco di Hitman 2 spaziano dalle polverose sabbie di Mumbai, ad un’affollata pista da corsa di Miami, e persino all’America suburbana di Whittleton Creek. Abbiamo particolarmente apprezzato la densità offerta da Miami e il fascino caratteristico di Whittleton Creek, ma ogni mappa cambia la formula in un modo unico mantenendo le cose fresche ed eccitanti. La campagna principale può essere portata a termine in una dozzina di ore, ma in realtà vedere tutto ciò che il gioco ha da offrire richiede molto più tempo.

Se inoltre, avete già giocato ad Hitman, potrete scaricare senza alcun costo aggiuntivo, in una veste rimasterizzata, le sue straordinarie location.

Sensi soprannaturali

Il rovescio della medaglia è che una volta che siamo stati individuati (a volte sembra che le guardie abbiano sensi soprannaturali), avremo sostanzialmente fallito il nostro tentativo. I giocatori migliori sicuramente porteranno a compimento la missione nascondendosi e sfruttando al momento giusto le dinamiche stealth e le opportunità ambientali offerte. Non di rado però ci si ritrova in mezzo a scontri a fuoco del tutto evitabili. L’agente 47 è sì un assassino ma è a malapena a prova di proiettile e non ci vuole molto per farlo cadere.

Il gioco presenta anche altre modalità. I target elusivi, il primo di questi ha visto come protagonista il celebre attore Sean Bean (famoso per le sue premature dipartite), ritornano dopo il buon successo avuto nella prima stagione di Hitman. Allo stesso modo, ritornano le missioni escalation che vanno a mischiare un po’ le carte in tavola. Più fresca è la modalità Ghost, che aggiunge un sistema di multiplayer competitivo al gioco nel quale due giocatori nella stessa mappa avranno diversi obiettivi da assassinare. È un’idea originale e funziona bene, ma Hitman non è un titolo nel quale il multiplayer ha una rilevanza fondamente, quindi non abbiamo trascorso molto tempo in sua compagnia preferendo di gran lunga tornare nella campagna principale.

Un netto passo in avanti rispetto alla prima stagione

Confrontando Hitman 2 con Hitman siamo rimasti sorpresi dal fatto che ad occhio nudo il gioco risulta essere davvero più bello. I modelli dei personaggi sembrano più fluidi, l’interfaccia utente più pulita con testo ed elementi di dimensioni migliori, e le facce, sembrano molto meno inquietanti. È stato quindi svolto abbasta lavoro da un punto di vista tecnico per giustificare che si tratta di un gioco del tutto nuovo. Ottimo il sistema di illuminazione e la cura riposta sugli ambienti, soprattutto per quanto riguarda la già citata location di Miami, anche se in definitiva risultano essere tutti molto belli a vedersi.

Hitman 2
8.4 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - I livelli sono straordinariamente travolgenti e piacevolmente complessi
    - Meccaniche di gioco migliorate
    - Una presentazione tonale che è allo stesso tempo piacevolmente stravagante e affascinante
    - gli stage legacy sono un fantastico bonus per i proprietari del gioco precedente
Contro
    - Troppi pochi strumenti e meccaniche
    - Sembra più un'incredibile espansione che un vero e proprio sequel
Riassunto
Hitman 2 potrebbe sembrare "più o meno lo stesso" ma in qualche modo è anche un perfezionamento su una formula già vincente. Con il passare del tempo, speriamo però che IO Interactive aggiunga altre armi e strumenti al sandbox in quanto questi aiuterebbero il gioco a sembrare un sequel vero e proprio e convincente piuttosto che un pacchetto di espansione. Quanto detto vale sicuramente per i fedelissimi della serie, mentre per i nuovi arrivati, Hitman 2 è sicuramente il miglior capitolo a cui approcciare per conoscere l'agente 47 e le sua doti di assassino!
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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