Marvel’s Spider-Man, la nostra recensione

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere è tornato!

Marvel’s Spider-Man, è un action/adventure basato sul supereroe della Marvel Comics Spider-Man. Annunciato all’E3 2016, è stato sviluppato da Insomniac Games in collaborazione con Sony Interactive Entertainment in esclusiva su PlayStation 4. Disponibile dal 7 settembre scorso, è immediatamente balzato in cima alle classifiche di vendita, tanto da risultare sold-out in svariati store a livello globale.

Il gioco racconta una storia inedita dell’Uomo Ragno che non è legata ad un fumetto, ad un videogioco o ad un film già esistenti e copre sia gli aspetti del personaggio di Peter Parker che quelli di Spider-Man. È interessante notare che Spider-Man e Insomniac Games, indirettamente sono accomunati fra loro. Infatti, il franchise di Spider-Man può contare su tantissimi titoli, qualcuno apprezzabile (è il caso del capitolo pubblicato su PlayStation, Nintendo 64, Dreamcast nel 2000) altri molto meno. Allo stesso modo Insomniac, sebbene ha a Curriculum titoli del calibro di Spyro, Ratchet & Clank e Resistance, non è ancora riuscita ad entrare nell’Olimpo degli sviluppatori.

Stavolta però il meritato successo è arrivato per entrambi. L’azzardo si è tramutato in un clamoroso successo. Marvel’s Spider-Man risulta essere uno Spider-Man autentico, tanto tradizionale, quanto fresco e innovativo, sorprendendo sia i fan più accaniti, ovvero quelli che hanno letto ogni singola pagina dei fumetti stampati fino ad oggi o hanno guardato ogni singolo film e sia quelli che invece hanno conosciuto il personaggio soltanto negli ultimi anni e si avvicinano magari per la prima volta al franchise.

Spoiler free

La storia inizia con l’arresto di Wilson Fisk, noto anche come The Kingpin. Spider-Man, grazie all’aiuto di Yuri Watanabe del dipartimento di polizia di New York, ha finalmente messo al fresco il temutissimo boss. Un evento che è stato mostrato milioni di volte nel vasto universo di Spidey ma che qui è soltanto l’incipit per qualcosa di più grande, importante e in definitiva pericoloso per il nostro arrampicamuri. Per evitare qualsiasi tipo di anticipazione, la disamina sulla trama di gioco si ferma qui.

Vi basti sapere che il plot narrativo è stato ideato e scritto da persone che amano realmente i fumetti ed in particolar modo il personaggio di Spider-Man, per i giocatori che a loro volta adorano davvero Spidey e le sue avventure. Anche piccole sorprese vi faranno sorridere o esclamare un semplice “wow” e pertanto non vogliamo in alcun modo rovinarvi l’esperienza di gioco. Molti titoli open-world sacrificano il plot narrativo in favore di una maggiore libertà di azione, ma Insomniac Games ha dimostrato che è possibile fare un open-word con una storia solida e convincente. Proprio come nei media tradizionali di Spider-Man, il cuore pulsante della narrativa sta nei suoi stessi personaggi. Non si tratta solo di eroi e cattivi, ma anche di quelli che non hanno superpoteri, fino ad arrivare al comune cittadino che si trova a passare per le strade di New York.

I cattivi stessi sono fantastici, sia nel modo in cui combattono, sia nel modo in cui contribuiscono (in vari modi e misure) alla trama. Per fare un esempio privo di spoiler, Insomniac Games è riuscita a raffigurare Kingpin in maniera magistrale tanto da renderlo il migliore mai vistosi nell’intero universo di Spider-Man. Allo stesso modo anche il personaggio di Peter Parker in persona ha quel qualcosa in più che lo rende praticamente perfetto. È uno Spider-Man più consapevole e sicuro di se e dei suoi poteri. Brutta storia quella di Tobey Maguire nell’aver dovuto interpretare il ruolo (poco convincente) dell’adolescente. Spider-Man di Insomniac è ancora molto umano e incline a combinare guai e a ritrovarsi in situazioni imbarazzanti, eppure si percepisce la sua maggiore maturità che gli dona una grande sfumatura, che filtra in modo suggestivo e spettacolare nei dialoghi con zia May, Mary Jane e con altri personaggi.

La stessa zia May, ben lontana da quella interpretata da Marisa Tomei in Spider-Man Homecoming, è assolutamente adorabile nella sua saggezza faticosamente conquistata e Mary Jane è probabilmente una delle migliori interpretazioni della tradizionale protagonista femminile di Spider-Man. Potrebbe non essere “super”, ma sicuramente in questo gioco è una vera e propria “eroina”. La commedia inoltre, gioca un ruolo fondamentale nella storia, ed in particolar modo le battute tra Peter Parker e Yuri Watanabe ci faranno sorridere ogni volta. Purtroppo, non è tutto rose e fiori, infatti anche gli eventi drammatici daranno inevitabilmente quella spinta in più in termini narrativi. L’equilibrio tra comico e narrazione drammatica è praticamente perfetto, e il gioco susciterà una gamma estremamente ampia di emozioni che va di pari passo con quelle del protagonista.

Volteggiare per lo skyline di New York

Sebbene la narrativa sia un aspetto fondamentale in una produzione del genere, considerando anche le enormi difficoltà che si nascondono dietro ad un franchise di supereroi, il gameplay gioca un ruolo assolutamente imprescindibile. Marvel’s Spider-Man è una delle esperienze di gioco più divertenti e convincenti degli ultimi anni.

Come spunto per la realizzazione del gameplay, Insomniac si è palesemente ispirata ai maggiori titoli di successo del franchise, ovvero Spider-Man (già citato qualche paragrafo più su) e Spider-Man 2. Nelle prime fasi, di sicuro non sarà semplicissimo padroneggiare l’utilizzo delle ragnatele (il comando è affidato a R2 e alla levetta analogica sinistra, mentre a quella destra è affidata la gestione della telecamera e al tasto X il salto) e le abilità disponibili, ma tutto è stato pensato meticolosamente per aiutare il giocatore a metabolizzare al meglio ogni tecnica, ogni balzo, ogni piroetta, capriola e potere speciale. Volteggiare fra i grattacieli di New York è assolutamente fantastico, arrampicarsi in cima all’Empire State Building e ammirare il panorama mozzafiato offerto dalla metropoli è qualcosa di incredibile. Niente è stato trascurato, i movimenti sono precisi e convincenti, anche quando la missione in corso richiede reattività e nervi saldi.

“Marvel’s Spider-Man è una delle esperienze di gioco più divertenti e convincenti degli ultimi anni”

Quando ad esempio non è possibile evitare un grattacielo, perché abbiamo calcolato male l’oscillazione, Spidey può arrampicarsi rapidamente e utilizzare le singolari capacità da parkour in suo possesso. È capitato di bloccarsi in alcuni cartelloni pubblicitari o in prossimità di scale antincendio, magari nel corso di un inseguimento di un’auto in corsa, ma sono momenti che si verificano sporadicamente. Ciò dimostra la grande cura che lo sviluppatore ha riposto nel realizzare il gioco; infatti, piuttosto che attraversare gli oggetti come se non ci fossero, Sono disponibili anche tutta una serie di acrobazie, alcune sin da subito, altre sbloccabili dall’apposito menu che permettono non soltanto di divertirsi ma anche di accumulare PE.

Attività secondarie per tutti i gusti

Nonostante l’inizio lento e compassato, che a primo acchito potrebbero farvi storcere il naso, dopo una manciata di quest principali, alternate magari da qualche evento di strada e quest secondarie, Marvel’s Spider-Man ingrana la quarta. Avremo davvero ben poco tempo per rilassarci, fra i tanti crimini in strada, missioni secondarie, attività extra e molto altro ancora. Ricordate, New York è la “Città che non dorme mai” e a quanto pare neanche Spider-Man.

Fra le attività che più riescono a coinvolgere il giocatore abbiamo: i crimini in strada, che sebbene risultino un tantino ripetitivi, soprattutto nelle prime fasi di gioco, sono un aspetto fondamentale per prendere dimestichezza e consapevolezza del gameplay. Effrazioni, rapimenti, spaccio di droga, rapine, aggressioni, inseguimenti sono eventi che si ripeteranno ciclicamente durante la nostra avventura. Oltre a distrarvi dalle missioni principali, permettono di ottenere PE e gettoni (divisi in tre differenti categorie) utilizzabili nell’apposito menu di personalizzazione gadget e costumi.

A convincere sono anche i minigiochi che richiamano le ottime capacità di analisi e da scienziato di Peter Parker. Marvel’s Spider-Man ci pone davanti ad una serie di puzzle ambientali da completare per proseguire nella narrazione o semplicemente per ottenere qualche utile bonus extra. Sono proprio queste attività che permettono al giocatore di potenziare l’arsenale a disposizione.  Per aumentare il numero di munizioni del lancia-ragnatele, della bomba ragnatela, delle ragnatele elettriche ecc., potrebbe essere richiesto il completamento di alcune quest che vi premieranno con i relativi gettoni o di raggiungere un preciso livello di abilità.

Ad un certo punto del gioco, tutto sembra funzionare come un meccanismo perfetto. Quelle che prima erano semplici distrazioni, non lo sono più; raccolta dei cinquantacinque zaini sparsi per la città, il dover fotografare punti di interesse e luoghi famosi, sgominare una gang criminale, sembrano tutti eventi e attività collegate fra loro da un sottilissimo filo conduttore. Ad aiutarci nel nostro scopo ci penseranno anche i ventisei costumi presenti. Alcuni di essi, così come per le abilità e i gadget, verranno sbloccati al raggiungimento di un determinato livello di abilità, altri invece portando a compimento precise missioni. Ogni costume ha determinati poteri e concede a Peter utilissimi gadget. In aggiunta, possiamo personalizzare e modificare il costume. Attraverso la sezione Potere del Costume, andremo ad aggiungere specifici potenziamenti utilizzabili in battaglia attraverso la pressione combinata delle levette analogiche L3 + R3.

Insomniac è stata brava ad inserire nel gioco tutta una serie di attività che prese singolarmente possono essere definite banali e che invece messe insieme permettono al giocatore non solo di conoscere e imparare le meccaniche di gameplay ma anche di approfondire situazioni o il vissuto di Peter stesso. Davvero un ottimo lavoro.

Ragno e tecnologia, la combo definitiva

L’Uomo Ragno del 21° secolo non può fare affidamento esclusivamente sul proprio senso di ragno. Ad aiutarlo, oltre ai già citati gadget tecnologici in stile Batman, ci sono le Stazioni di Ricerca che permettono di monitorare tutta una serie di attività e di parametri di New York e le torri di comunicazione che invece sbloccano porzioni di mappa, con i relativi collezionabili che appariranno e potranno essere spuntati. Con Marvel’s Spider-Man, Insomniac non ha inventato nulla che non si fosse già visto in passato. Il sistema a missioni segue uno stile classico, primaria, secondaria che sia. Sono presenti anche missioni che ci metteranno nei panni di altri personaggi, nulla che non sia già stato fatto da altri e che qui, complice anche il fatto che vengano proposte letteralmente con il contagocce, non aggiungono granché all’esperienza di gioco complessiva. Anzi, forse rappresentano la componente meno riuscita della produzione, in quanto spezzano l’ottimo ritmo di gioco che si ha giocando con Spider-Man.

Intelligenza Artificiale da rivedere

Per quanto riguarda l’IA nemica, non impressiona minimamente. Le gang e gli scagnozzi che incontriamo, ci danno si filo da torcere ma soltanto perché ci affrontano in grande numero. Talvolta sulla quindicina, altre sulla decina, alcuni armati di fucili, pistole, lanciarazzi, armi ad impulsi, oggetti contundenti. Inoltre, troviamo nemici più grossi fisicamente che parano ogni nostro colpo e che possono essere fermati quasi esclusivamente attraverso l’ausilio dei gadget a disposizione, altri che si difendono con lo scudo e possono essere colpiti solo dopo aver utilizzato mosse elusive che ci portano direttamente alle loro spalle. Presi in singolo però non sono granché, in quanto difficilmente riescono ad impensierirci. Abbiamo provato anche a tarare verso l’alto il livello di difficoltà, nulla da fare, i nemici si comportano pressoché allo stesso modo, l’unica differenza è data dall’ingente quantitativo di danni subiti dal nostro protagonista.

Il sistema di combattimento si basa tutto sulla grande agilità di Spidey e sui gadget. Le munizioni sono limitate, pertanto bisogna pensare quando e se utilizzare una ragnatela elettrica oppure una bomba di ragnatele. Se dovessimo trovarci in difficoltà, oltre alla schivata, che nel prosieguo potrà essere potenziata attraverso la schermata abilità (suddivisa in tre distinte sezioni), ci sono alcuni oggetti ambientali, come portiere aperte delle auto, cassette postali, tombini, utilizzabili premendo insieme R1+L1. In tal modo, lanceremo una ragnatela che farà girare vorticosamente l’oggetto scaraventando i nemici per aria.

Il combattimento comunque è più che fluido e regala soddisfazioni quando si riesce a sgominare un nutrito gruppo di nemici senza subire particolari danni.  Le boss fight, sebbene ogni villain abbia dalla sua determinate capacità, non sono indimenticabili. Una volta capito il punto debole del nemico, non sarà difficile portare a casa lo scontro.

Inoltre, alcune missioni richiederanno approcci furtivi ed è qui che la produzione ha dato quel tocco in più. Tralasciando l’aspetto derivativo della caratteristica in questione (non è un segreto che Insomniac si sia ispirata alla serie Arkham), Spider-Man può appendersi alla travi, sgattaiolare sul soffitto, catturare e mettere in un bozzo i nemici, saltare da strutture sopraelevate per prendere alla sprovvista il malcapitato. Anche qui i nemici non brillano per capacità intellettive, ma se dovessimo essere scoperti, si riuniranno in gruppo per venirci a cercare e/o colpirci. Ciò spinge il giocatore ad evitare mosse avventate, rimanendo in attesa del varco giusto per colpire.

New York è splendida

A livello puramente stilistico, Insomniac Games ha svolto un lavoro sublime. La Manhattan rappresentata in Spider-Man è più viva che mai. Volteggiando per gli alti grattacieli è difficile non notare la mole di auto presenti e di passanti sulle strade, che non disegneranno di chiedere una foto con l’eroe mascherato o magari scambiare due chiacchiere. I colori scelti per rappresentare la città sono stupefacenti. Da colori vivi e sgargianti si passa a tinte più scure e tetre. C’è inoltre il passaggio dal giorno alla notte e viceversa.

Tanta cura è stata riposta nella modellazione degli edifici (qualcuno forse meno curato degli altri, alcune texture in bassa risoluzione ma poca roba) e degli elementi di contorno, così come sui volti dei personaggi (primari o secondari che siano) Il gioco è stato testato su PlayStation 4 Pro mantenendo granitici i trenta fotogrammi al secondo promessi da Insomniac Games. Ottimo il doppiaggio in italiano e la colonna sonora che ci immergerà ancora di più nei panni dell’Uomo Ragno.

Sul piano tecnico da segnalare leggeri bug che potrebbero presentarsi. Ad esempio, durante una missione secondaria, si è bloccata la funzionalità fotocamera con tanto di vibrazione del Dualshock 4. Ciò ci ha costretti a ricominciare la missione.

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8.9

Marvel's Spider-Man


"Da un grande potere, derivano grandi responsabilità" è sicuramente la frase di Spider-Man più conosciuta. Alcuni la attribuiscono a Ben Parker, altri invece no. Poco importa, Insomniac Games ha avuto il "potere" di realizzare il miglior capitolo di Spider-Man mai vistosi su console. L'esclusiva PlayStation 4 di certo non ha inventato nulla di nuovo, il prodotto è ispirato a diverse produzioni del passato (in particolar modo alla serie Arkham di Rocksteady), ma complice un plot narrativo convincente, un gameplay divertente e una mole di attività sorprendente, fanno si che Marvel's Spider-Man sia uno dei giochi migliori di quest'anno. Insomniac Games ha fatto centro, proponendo un'esperienza di gioco solida e appagante che ben si adatta sia al pubblico che segue le mirabolanti avventure dell'Uomo Ragno da tempo e sia ai meno navigati.

PRO

Gameplay tradizionale ma divertente | Tantissime attività secondarie da portare a termine | Plot narrativo curato | Ottima caratterizzazione dei personaggi |

CONTRO

IA sotto le aspettative | Qualche leggero bug |
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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