Mega Man Legacy Collection 1 e 2: la nostra recensione

Non ce la faccio, troppi ricordi…

Proprio come direbbe il buon Giovanni del mitico trio comico ascoltando “Luci a San Siro“. Queste collection mi riportano indietro di molti anni, prima ancora di emettere il primo vagito.

Ho accettato ben volentieri di recensire queste collezioni, in quanto come ogni giocatore che si rispetti sono alla ricerca di sfide all’altezza, cosa che molti giochi attuali non riescono più ad offrire.

A parte alcune rare eccezioni tra le quali possiamo annoverare Cuphead che dopo averci fatto penare per un po’ è arrivato sui nostri schermi per finirci definitivamente.

C’è sempre un ma…

Ma dopo anni di tutorial (come premi X o A per saltare), ruota la levetta di destra per muovere la visuale i quick time events, ho notato che le mie capacità di Pro Gamer si sono afflosciate notevolmente.

Un po’ come quei calciatori che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo diventano simili a dei bovini.

A farla breve “tirerete giù il calendario” citando il Buffon degli Autogol.

Storia.

Stiamo parlando dell’era d’oro dei videogiochi, infatti il primo episodio uscì su Nintendo Entertainment System, anche detto NES, nel lontano 1987, da quel momento il Blue Bomber è diventato una vera icona dei platform. Queste collezioni vi permetteranno di giungere fino al decimo episodio che è uscito nel 2010 (solo 8 anni fa).

Apro una piccola parentesi, il cambiamento di tempi ha portato alla conseguente scomparsa dei titoli run ‘n gun. Inafune, lo storico creatore dell’androide blu, ha tentato però di continuare su questa strada con Mighty No.9, titolo rivelatosi abbastanza deludente.

Perché comprarlo?

Solo per questa domanda dovrei mandarvi in punizione, ma visto che sono di ottimo umore, vi racconterò cosa ci propone questa particolare combo.

Oltre i 10 capitoli dedicati all’androide blu, Capcom ha ben pensato di introdurre alcune peculiarità, come:

  • Modalità Museo contenente gli artwork;
  • Modalità Museo dedicata alle colonne sonore che accompagneranno le vostre imprecazioni;
  • Sfide Remix con classifiche online.

Vero non sono grandi aggiunte, ma aiuteranno giovani e non a riscoprire lo storico capolavoro della casa nipponica, sbirciando da dietro le quinte.

Inoltre va elencata un’aggiunta interessante ed utilissima se vorrete completare le avventure di Mega Man e se non avrete distrutto TV e console, sto parlando dei Time Save (solo uno per gioco), fidatevi, saranno essenziali in certi casi di crisi mistiche isteriche.

Per i neofiti.

Per coloro che non hanno mai affrontato le avventure del Blue Bomber e hanno l’ardore di provare, prima di tutto vanno i miei più convinti complimenti ed il mio totale sostegno.

In secundis dovrete armarvi di molta pazienza, perché si tratta di un titolo d’epoca, quindi scordatevi tutte le innovazioni degli ultimi 20 anni come “sparare in diagonale“.

Infatti se siete veramente neofiti del genere, vi troverete in difficoltà sin dai primi minuti e se sarete così bravi da arrivare fino al Boss, vi assicuro al 100 % che morirete molte e molte volte.

Avete presente la frustrazione che si prova quando si muore dieci volte nello stesso punto nei vari Souls? Ecco, quella è solo una minima parte di quello che proverete.

Semplice, ma non semplicissimo.

I primi sei capitoli che coprono l’epoca di NES e SNES saranno si brevi, ma dannatamente intensi, in quanto la longevità veniva sacrificata sull’altare di una crescente difficoltà.

Dopo aver affrontato ed imprecato contro i Boss della prima collection, vi accorgerete passando alla seconda che le avventure dell’androide blu sembra semplificarsi, in parte è vero, ma tenete sempre presente il tabù di “sparare in diagonale“, però i poteri che otterrete strada facendo vi renderanno le cose un po’ più facili.

Studiare, studiare, studiare…

Come nei sopracitati Souls, anche qui dovrete comprendere i pattern, non solo dei nemici, ma anche dei proiettili che vi lanceranno, infatti capirete dopo abbastanza morti che per evitare quel determinato proiettile di quel determinato nemico dovrete schivarlo in quel preciso punto.

Quando arriverete a questo livello di conoscenza, potrete paragonarvi a Goku Ultra Istinto, da quel momento in poi, sarete delle vere e proprie divinità.

Gli anni ’90 sono passati da un po’ ormai.

Fortunatamente Capcom si è ricordata che gli anni ’90, seppur magnifici, sono passati da un po’, così la software house nipponica ha convertito i giochi in questione ottimamente, permettendo di personalizzare le schermate… in caso non aveste una DeLorean in garage.

La stessa Capcom ha inoltre aggiunto in maniera intelligente, la personalizzazione della mappatura dei tasti, insomma vi danno un bacino sulla guancia per poi dirvi “Welcome to Mega Man Noob!

E’ stato annunciato recentemente il ritorno del Blue Bomber con il suo undicesimo episodio, l’uscita è prevista per il 2 ottobre prossimo, assieme a questo importante annuncio, la casa nipponica ha annunciato anche un Amiibo per Nintendo Switch.

In calce potrete ammirare il teaser trailer di quello che si annuncia essere un grandissimo ritorno su una nuova generazione di console, come se la caverà?

Dal video dico che ci terrà ore e ore a sudare le proverbiali sette camicie o forse qualcuna in più.

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Mega Man Legacy Collection 1 - Mega Man Legacy Collection 2
7.5 / 10 4News.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Sono titoli che hanno fatto la storia
    - Buona ottimizzazione
    - Gradita l'aggiunta delle sfide
    - Livello di sfida alto...
Contro
    - ...pure troppo
    - La vecchiaia si fa sentire
Riassunto
Questo è un acquisto obbligatorio per tutti quei vecchi lupi di mare, che in tempi dove non si urlava al 4k, al Frame Rate e a molti altri criteri divenuti oggi imprescindibili, volevano solo gettarsi nella mischia e sporcarsi i polpastrelli con sfide impegnative che raggiungono il livello della frustrazione. Per quanto i riguarda i giocatori più giovani, vi chiedo siete pronti a sacrificare una buona dose della vostra sanità mentale? Si? Allora compratelo e cercate un buon psicoterapeuta.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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