Italia, prodotti IoT in forte crescita nell’ultimo anno

Ma occhio alla connessione

A livello globale, la spesa per prodotti smart e tecnologici è in costante aumento, e nell’ultimo anno è salito a quota 674 miliardi di dollari il fatturato dei soli accessori dell’Internet of Thing, ovvero gli oggetti quotidiani legati alla Rete. Anche in Italia è forte questa tendenza, come si vede dalle liste dei regali di Natale che ci scambieremo nelle prossime settimane, ma c’è ancora qualche limite da superare.

Controllare la connessione

Il primo ostacolo è piuttosto comune: a fronte di un catalogo degli oggetti smart che continua a crescere, infatti, non sembra progredire con lo stesso passo la capacità di Rete delle nostre abitazioni. Il rischio diretto è quello di trovarsi con poca banda a disposizione e, di conseguenza, impossibilitati a sfruttare a pieno le potenzialità di questi strumenti. Un problema di questo tipo è però facilmente superabile, perché è sufficiente verificare con il proprio operatore se il wifi domestico è in grado di gestire contemporaneamente l’accesso di tutti i dispositivi; ad esempio, la proposta di Eolo e la sua offerta Internet 30 mega riesce agevolmente in questo compito.

I preferiti in Italia

Risolte le faccende più “tecniche”, veniamo dunque a scoprire quali sono i prodotti che in Italia stanno andando per la maggiore. Come detto, il numero dei prodotti IoT è in costante aumento, e oggi si possono acquistare applicazioni smart come lampadine, telecamere, impianti di videosorveglianza, ma anche robot aspirapolvere, termostati regolabili a distanza, impianti audio, e poi ancora frigoriferi con display, robot da cucina che comunicano con lo smartphone per ricordare la lista degli ingredienti necessari alla ricetta da preparare e così via.

Lampadine e videocamere

Comunque, nel nostro Paese siamo ancora piuttosto “tradizionalisti” e il prodotto preferito restano le lampadine smart che sono in grado di accendersi da sole a orari programmati, impostando il loro funzionamento in base al tramonto del sole, alla propria sveglia o al comando diretto via smartphone. Altro segmento molto dinamico è quello legato alla sicurezza della casa, un tema piuttosto delicato soprattutto negli ultimi mesi: si spiega così la crescente corsa a dotare le abitazioni di videocamere intelligenti, da collegare al wifi e gestire anche a distanza.

 

L’Internet of Thing in casa

Più in generale, il tratto comune a tutti gli oggetti della “Rete delle Cose” è la possibilità di sfruttare le applicazioni derivanti dalla connessione al Web, che trasforma prodotti e dispositivi “normali” in strumenti raffinati e tecnologici, che possono essere azionati al momento giusto, riducendo i fastidi e, fattore da non trascurare, anche l’impatto energetico, sia in termini di spreco che di risparmio in bolletta.

Sempre più smart

E così, anche i robot pulitori stanno trovando nuova verve grazie al Web, e sono oggi in grado di mappare le stanze di casa per procedere a una pulizia più efficace, oltre che di essere comandati e avviati a distanza, grazie alle app specifiche. Intelligente è poi l’aggettivo che calza a pennello per i termostati: oggi questi strumenti non si “limitano” a riscaldare (o raffreddare, a seconda della stagione) gli ambienti domestici, ma sono addirittura in grado di imparare le nostre abitudini, di funzionare solo al momento opportuno (spegnendosi quando la casa è vuota) o finanche di prevedere le condizioni meteorologiche all’esterno e di regolare di conseguenza l’accensione dei caloriferi.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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