RAGE 2, la nostra recensione

Il supereroe della Wasteland

La collaborazione fra id Software e Avalanche Studios, aveva fatto sognare i numerosi fan del franchise. RAGE 2 sarebbe dovuto essere vibrante, veloce, stravagante e divertente, magari andando a migliorare alcuni aspetti e caratteristiche che non avevano convinto pienamente del primo capitolo della serie. Ma qualcosa è andato terribilmente storto. Quello che invece abbiamo tra le mani è un’altra terra desolata e post-apocalittica piena di monotonia e di occasioni mancate. RAGE 2 è ambientato 30 anni dopo gli eventi narrati nel primo gioco in una versione molto più succulenta della Wasteland. Generale Cross e The Authority sono tornati e hanno colpito rapidamente i Vineland Rangers, un gruppo di soldati d’élite che proteggono la Zona Contaminata.

Durante l’attacco, la maggior parte dei Ranger viene eliminata, incluso il suo leader senza paura e la sua madre adottiva, Erwina Prowley. Indossiamo i panni di Walker – che può essere sia un uomo e sia una donna – l’ultima speranza dei Rangers e della Wasteland per liberarla dall’inevitabile conquista del Generale Cross. Per fare questo, dobbiamo incontrare tre dei precedenti soci di Prowley, il Dr. Kvasir, Loosum Hagar e John Marshall, per iniziare a lavorare sul Progetto Dagger. Questo incipit copre approssimativamente la prima ora di RAGE 2 ed è pieno zeppo di una quantità enorme di informazioni, soprattutto relative al gameplay. Ci è piaciuto il fatto che ci abbia dato tutto ciò che serve per diventare il super soldato che dobbiamo essere. E riusciamo ad esserlo in maniera quasi egregia. RAGE 2 è uno sparatutto incredibile, almeno dal punto di vista delle meccaniche di gioco offerte dallo sviluppatore.

Armi per tutti i gusti

Dopo aver sbloccato una manciata di diverse abilità e armi, qualcosa ci ha spinto ad utilizzare esclusivamente o quasi, il fucile a pompa, molto simile allo Shotgun di DOOM e il fucile d’assalto. Due armi molto diverse che con le super capacità Nanotritiche rappresentano la combinazione perfetta per arrivare incolumi ai titoli di coda. Questo è in gran parte dovuto alle due modalità di fuoco presenti. Quando spariamo dal fianco, avremo delle prestazioni molto simile al fucile standard. Quando miriamo verso il bersaglio, spara una pallottola che può spingere i nemici a grandi distanze o addirittura li può decapitare con un colpo preciso alla testa. È così efficace, che non abbiamo mai avuto una buona ragione per passare a qualcosa di diverso a meno che l’obiettivo non fosse distante costringendoci a passare al fucile d’assalto, che non è diverso da qualsiasi altro fucile d’assalto di altri titoli simili.

Il resto delle armi, come la pistola e l’intelligente lanciarazzi, presentano anch’esse una seconda modalità di fuoco, ma mancano di un’utilità palpabile e percepibile appieno, specialmente se confrontate con l’efficacia devastante del fucile. Ad esempio, la modalità secondaria di sparo del lanciarazzi intelligente può agganciare due o più bersagli e sparare più razzi nella loro direzione simultaneamente. In teoria, questo dovrebbe far fuori un grande numero di mutanti o di scagnozzi, ma poiché il combattimento è così frenetico, allo stesso modo di DOOM (2016), l’agganciamento richiede un po’ troppo tempo lasciandoci inevitabilmente in balia dei nemici. È quindi sempre meglio continuare a muoversi con il fucile da caccia o il fucile d’assalto e prendere di petto i nemici.  Questo non vuol dire che ogni arma non sia divertente da usare. Al contrario, in realtà. Ogni arma si sente eccezionale e unica nel gioco. Oltre a quanto detto sopra, una delle armi più “selvagge” che possiamo sbloccare è il revolver Firestorm, un’arma che pianta proiettili esplosivi su un nemico. Quindi, con uno schiocco letterale delle dita, che si ottiene premendo il grilletto sinistro, i colpi esplodono. Ogni arma in RAGE 2 è fantastica; alcune però sono più efficaci di altre.

Vedi come ti devasto l’apocalisse

In RAGE 2 le abilità Nanotritiche sono poteri che trasformano il nostro protagonista in una vera e propria macchina da guerra infernale. Una volta attivate, saremo in grado di saltare molto più in alto, “costruire” barriere eteree e colpire i nemici con una forza devastante. C’è da dire che le abilità Nanotritiche sono un po’ più equilibrate in termini di utilità e varietà. Per sbloccarne di nuove, sarà necessario raggiungere gli Archi disseminati sul pianeta. Prima di ottenere l’abilità specifica, dovremo eliminare tutti i nemici presenti, dopodiché un comodo tutorial ci fornirà tutte le informazioni di cui necessitiamo.  Tutte le abilità sbloccabili potranno inoltre, essere aggiornate per migliorarne l’efficacia.

Fra queste abbiamo: Devastazione, Grav-jump, Defibrillazione, Barriera, Scatto, Vortice, Costituzione, Messa a fuoco, Sovraccarico e Slam. Abbiamo prediletto sicuramente Grav-Jump utilissimo per migliorare le abilità di salto, Devastazione, che permette di respingere i bersagli magari facendogli esplodere la testa, Defibrillazione, che in caso di morte ci darà un breve lasso di tempo per riprenderci prima della definitiva dipartita, Sovraccarico, un’onda di energia violenta che ritorna molto utile in caso di scontri con tanti nemici e infine, Messa a fuoco che ci dà un notevole vantaggio strategico, consentendo di marchiare i bersagli e ponderare al meglio l’azione da compiere evitando di trovarci circondati. Allo stesso modo delle armi, ogni abilità di Nanotrite che abbiamo usato ci ha fatto sentire come il supereroe di Wasteland. Sono incredibilmente divertenti da usare, c’è solo una mancanza di praticità per la maggior parte delle abilità disponibili come: slam, vortice e/o Sovraccarico.

Una progressione datata!

Nonostante l’esemplare gameplay di sparo e l’introduzione turbolenta e adrenalinica, RAGE 2 ha un sistema di missioni poco ispirato e al passo con i tempi attuali. Kvasir, Hagar e Marshall rappresentano tutti un certo tipo di missione indicata da un logo colorato sulla mappa. Facendo questa missione, o “progetto” come vengono definiti, aumenteremo di livello la progressione di quel personaggio. Una volta raggiunto il livello cinque, faremo una delle pochissime missioni narrative che RAGE 2 ha da offrire per sbloccare una delle chiavi per l’esecuzione del Progetto Dagger. Questo design aperto non sarebbe così male se non fosse così monotono e ripetitivo. Quasi tutte le missioni, ad eccezione delle corse, si concentrano sull’esecuzione di ondate di nemici. Non c’è una storia da narrare, bisogna soltanto entrare in un’area ed eliminare la minaccia. A volte, saremo chiamati a sparare ad alcuni serbatoi di gas, o forse è solo un gigantesco mutante, ma l’obiettivo è sempre lo stesso. Tutto sembra banale e ridondante. Certo, il combattimento è sorprendente, ma essenzialmente giocare la stessa missione per dieci ore di fila non è il massimo. Se ciò non bastasse, quelle dieci ore culmineranno in un finale prevedibile e terribilmente eseguito. È come se nulla fosse stato appreso dal primo RAGE, che ha uno dei peggiori finali di tutti i tempi. Tutto finisce bruscamente con un epilogo che non lascia alcuna soddisfazione. Soprattutto dal momento che ogni ricerca che porta ad esso sembra essere così irrilevante.

Prestazioni deludenti o quasi

Su Xbox One X, RAGE 2 gira a 60fps e gli ambienti della Wasteland sembrano davvero interessanti. Ma il problema più consistente è dato dai ricorrenti e numerosi bug. Il nostro giocatore è rimasto bloccato in un muro durante un combattimento con il boss, improvvisi freeze del gioco che ci hanno costretto a riavviare ecc. È semplicemente deludente che una produzione del genere sia stata ottimizzata così male. Mentre gli ambienti nella Wasteland sembrano grandiosi, ci sono alcuni aspetti che non sono così positivi. Le texture sono piuttosto fangose ​​e ciò è particolarmente evidente in insediamenti come Wellspring e Gunbarrel, luoghi in cui il gameplay rallenta e si ha il tempo di osservare. Tutti i modelli poligonali dei personaggi che popolano questi luoghi, ad eccezione dei pochi principali, non sono molto dettagliati, e non presentano alcuna caratteristica di differenziazione se non per l’abbigliamento. Molti dei personaggi indossano maschere e il loro dialogo non corrisponde ai movimenti della bocca. Tutti questi dettagli poco curati, inficiano sull’esperienza complessiva. Una maggiore accortezza e qualche modifica in più avrebbe reso il tutto sicuramente più soddisfacente.

RAGE 2
6.7 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Abilità intelligenti e distruttive che danno quel qualcosa in più al combattimento
    - Un ottimo sparatutto
    - Una progressione del personaggio principale costante e convincente
Contro
    - La missione principale finisce troppo presto e non include la maggior parte del mondo di gioco
    - Personaggi insipidi
    - Le attività collaterali hanno poche conseguenze
    - Graficamente si poteva fare di meglio
Riassunto
Siamo rimasti sorpresi in negativo da RAGE 2. Dalla massiccia campagna pubblicitaria, dai tanti e adrenalinici trailer mostrati in questi mesi, abbiamo pensato sul serio che questo gioco potesse essere davvero qualcosa di speciale. Lo adori o lo odi, c'è poco da fare. RAGE 2 è questo, un gioco che vive di imperfezione. Implementarlo in un colorato mondo aperto con riprese in stile DOOM è ciò che ci ha incuriosito sin dalla sua presentazione. In un certo senso, quello che abbiamo ottenuto è esattamente quello che volevamo. Ma per ogni cosa che Rage 2 fa bene, c'è ne è un'altra fatta peggio che lo ostacola dall'essere grande.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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