Recensione APC ES 550

094658_apc_logoUps dalle grandi prestazioni, comodo e ad un prezzo molto interessante

Abbiamo avuto modo di mettere per un po’ sotto torchio l’UPS di APC ES 550, fratello minore del 700, che si differenzia, sostanzialmente, per la sola capacità della batteria.

Prodotto funzionale, in grado di venire incontro alla maggior parte delle esigenze degli utenti home e business con configurazioni di tipo consumer.

Per la tipologia di prodotto non siamo davanti a dimensioni troppo diverse dalla concorrenza, il modello è a “ciabatta” e offre ben 8 diverse prese di corrente suddivise in due gruppi, uno per quelle dedicate al backup e alla protezione, e le restanti in grado di offrire protezione unicamente dagli sbalzi di corrente.

I test sulla durata della batteria, eseguiti simulando un’interruzione di corrente, hanno dimostrato una buona autonomia per sistemi con alimentatori fino ai 300W, mentre andando ad assorbire la quasi totalità della potenza, la durata di backup si riduce di molto, sfiorando i 3 o 4 minuti (test eseguiti su configurazione con alimentatore e conseguente consumo di circa 500W.

Una comoda funzione, molto utile per gestire al meglio i consumi, è quella di risparmio energetico. Il gruppo delle 4 prese adibite al backup, infatti, è composto da una presa principale e tre controllate, attraverso un comodo tasto posto lateralmente a quello di accensione, è possibile far memorizzare all’UPS la tensione minima della presa principale, alla quale, ad esempio, sarà collegato il pc,  in modo che riesca a spegnere le tre prese controllate (che potranno essere la stampante, degli altoparlanti e uno scanner ad esempio) quando si scende al di sotto di tale limite. Inutile dire che la rilevazione andrà fatta sotto un regime di lavoro minimo, per evitare di causare lo spegnimento dell’UPS non appena si chiuda una singola applicazione. In questo modo, quando spegneremo il computer, l’ups rileverà una tensione inferiore al limite, disabilitando anche le relative periferiche che, come sappiamo, consumano molto anche quando semplicemente sono in stand by.

Il prodotto viene fornito con tutti i cavi necessari e un’esauriente manuale d’istruzioni, oltre al software che ci da la possibilità di gestire l’unità una volta collegata. Attraverso l’APC PowerChute Personal Edition, infatti, sarà possibile controllare prestazioni, stato e configurare ulteriormente l’unità di Backup, con la possibilità di modificarne la sensibilità del rilevatore che attiva la batteria ausiliaria o la tensione precisa alla quale farla subentrare nell’alimentazione. Unico dato non troppo preciso del software è l’indicazione della durata stimata della batteria in caso di distacco della corrente.

La qualità del prodotto è sicuramente alta e se uniamo questo aspetto ad un prezzo molto concorrenziale, circa 80 euro per il 550 che avevamo in prova, abbiamo più di un motivo per consigliarlo praticamente a tutti.

Oltre infatti a farci risparmiare non poca energia, un UPS è in grado di evitare le sovra tensioni dovute all’instabilità degli impianti elettrici, cosi come le sotto tensioni, spesso causa di arresti inaspettati o responsabili dell’usura prematura degli hard disc. Un particolare che è giusto sottolineare, inoltre, è l’assicurazione che nella maggior parte dei casi viene erogata con l’acquisto di un unità ausiliaria di corrente, molto comoda qualora si verifichi una perdita dei dati.

Ovviamente ricordiamo a tutti che è sempre bene verificare il consumo della propria configurazione per poter scegliere il prodotto più adeguato. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente controllare la potenza dell’alimentatore rilevabile con uno dei tanti software per il monitoraggio dei componenti  hardware installati.

Vi lasciamo con alcune immagini del prodotto e alcuni screenshot eseguiti durante i test al software fornito con il prodotto.

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