Recensione DXRacer WORK e KING

Massima comodità per lunghe sessioni di gioco e non solo.

La diatriba sulle cosiddette sedie da gaming è sempre abbastanza viva, tra chi sostiene che una normale poltrona da ufficio sia in grado di fornire lo stesso comfort spendendo una cifra significativamente minore e chi, invece, pensa l’esatto opposto per una serie di fattori. Indipendentemente dalle opinioni puramente personali che ognuno è libero di avere in questo discorso, una cosa è certa: sottovalutare la postazione su cui si passa la gran parte del tempo, per lavorare, studiare e naturalmente fare del sano gaming, è un errore imperdonabile. Errori di postura, dolori articolari ai polsi, alla schiena e al collo sono solo alcuni dei problemi cui potreste andare incontro. Abbiamo parlato in precedenti articoli dell’altezza del piano di lavoro, della necessità di sistemare con attenzione l’altezza del monitor e di quanto una tastiera o un mouse ergonomici possano contribuire in maniera decisamente importante alla piacevolezza di una sessione di gaming. E’ tuttavia nella sedia che dovreste investire la maggior parte del vostro budget, in modo da creare una postazione davvero ergonomica e con questa recensione vi forniremo i dettagli su due prodotti di punta del marchio numero uno nel mondo delle sedie ergonomiche da gaming: DXRacer.

La compagnia statunitense è stata fondata nel 2001 nello stato del Michigan e, ai tempi, aveva la produzione di sedili sportivi per auto di lusso come core business. Dal 2006, poi, la voglia di sperimentare ha portato l’azienda ad utilizzare il suo know-how in un  settore in grande crescita come quello dei prodotti gaming e, soprattutto, degli eSports, quest’ultimo all’epoca praticamente agli albori. Nel corso degli anni, quello che era nato come un side project si è invece trasformato nell’attività principale della compagnia e in 12 anni di attività ha portato DXRacer a diventare il primo produttore al mondo di sedie da gaming, per prestigio del marchio, qualità dei prodotti e vastità dell’offerta, con corporate branch in praticamente tutti i continenti.

Il merito di questo successo va rintracciato in tre elementi essenziali che da sempre contraddistinguono il marchio DXRacer: design, ricerca e sviluppo ed alta qualità dei materiali utilizzati. Che sia il prodotto entry level o il più costoso della ampia gamma DXRacer, il livello di qualità è sempre altissimo.

In questa recensione ci occuperemo di ben due prodotti facenti parte della fascia alta dell’offerta della compagnia e che, ovviamente, metteremo anche a confronto: la DXRacer WORK (modello W0-NE, di colore nero/verde) e la DXRacer KING (modello K06-NW, di colore bianco/nero).

Prima di passare alla trattazione dei singoli prodotti, una piccola premessa. La scelta della sedia giusta dipende da diversi fattori: oltre a quello estetico, infatti, la giusta sedia da gaming, proprio per le sue funzionalità ergonomiche, va scelta principalmente in base all’altezza del suo utilizzatore e al peso. Di seguito nel nostro grafico potrete trovare le caratteristiche tecniche delle due sedie, che vi permetterà di orientarvi sulla più adatta a voi.

Come è possibile vedere dal nostro grafico comparativo, la principale differenza tra le due sedie riguarda il pubblico cui sono destinate. Mentre la DXRacer WORK è indirizzata a persone con altezza minima di 175 cm e peso massimo di 130 kg, la KING è indicata anche per chi ha una altezza tra i 160 cm e 195 cm e un peso anche considerevolmente più elevato, pertanto copre un range maggiore. L’altezza è, come dicevamo, uno dei fattori fondamentali per la scelta della sedia, in quanto per la migliore ergonomia possibile la vostra gamba dovrebbe formare un angolo di 90°, cosa che non accade quando si sceglie una sedia che, anche con la regolazione più bassa, è troppo alta, impedendovi pertanto di posare completamente la pianta del piede sul pavimento. Altra differenza che abbiamo notato è che per la WORK, il meccanismo di reclinazione “all’indietro” del sedile è attivabile con poca forza, mentre per la KING, studiata per persone con un peso maggiore, è necessaria decisamente più forza anche regolando il meccanismo sotto la seduta.

Confezione e montaggio

Per entrambe le sedie, il pacco è inviato con corriere (di solito DPD/Bartolini) direttamente dalla sede europea della compagnia. La confezione è decisamente generosa ed è inconfondibilmente segnata con il logo DXRacer su tutti i lati. All’interno sono contenute tutte le parti e gli accessori necessari per assemblare la sedia, imballati in sacchetti di plastica e alloggiati in appositi slot ritagliati nel polistirolo. Inoltre, sono inclusi anche una chiave a brugola utile a chiudere tutte le viti presenti e il foglietto con le istruzioni.

Il montaggio è decisamente semplice anche se è la vostra prima volta, ma per velocizzare un po’ i tempi l’aiuto di un amico potrebbe sempre esservi utile. Come potete vedere dal nostro filmato qui sotto, per assemblarla da soli abbiamo impiegato circa 25 minuti.

Entrambe le sedie, come accennato prima, dispongono di un meccanismo di regolazione della reclinazione, posizionato sotto la seduta, e di due leve: a destra per la regolazione dell’altezza del pistone a gas, a sinistra per bloccare il meccanismo reclinabile. Hanno inoltre lo stesso tipo di rotelle da 3 pollici adatto a diverse superfici, dure o morbide, che possono anche essere sostituite con altre rotelle tipo rollerblade che vantano un meccanismo di funzionamento a cuscinetto ancora più fluido e silenzioso.

DXRacer WORK

Come il nome stesso suggerisce, la WORK è una serie che pur mantenendo gli stilemi tipici delle sedie DXRacer è indirizzata a chi cerca una poltrona soprattutto per lavorare. L’elemento principale è l’unità multifunzionale installata sotto la seduta, che permette di regolare la forza necessaria  per poter reclinare lo schienale. I materiali utilizzati sono la pelle sintetica di tipo PU di altissima qualità per l’intera sedia e una schiuma poliuretanica a freddo piuttosto rigida e molto poco soggetta a deformazioni anche dopo diversi anni di utilizzo.

Design e costruzione

Lo schema di colori della nostra DXRacer WORK è il nero/verde. Riprendendo l’aspetto di un sedile da corsa, presenta grandi imbottiture sia nella parte superiore dello schienale all’altezza delle spalle sia nella parte inferiore, che contribuiscono a fasciare piuttosto bene la schiena. La seduta è, invece, meno conformata e piuttosto piatta, con le due fasciature laterali più aperte, risultando adatta, quindi, anche a coloro che hanno un fondoschiena non proprio “a mandolino”. L’imbottitura della seduta inoltre è rigida anche rispetto ad altre sedie provate ed in particolare alla KING, che ci è sembrata decisamente più confortevole sotto questo aspetto.

Dal punto di vista del design, lo schienale della WORK è costituito da due parti. La struttura vera e propria, infatti, è rivestita da un secondo cuscino centrale, non rimovibile, che oltre a fornire una buona imbottitura nasconde anche il sistema di regolazione del cuscino lombare incluso nella scatola. In questo modo, quest’ultimo appare quasi integrato nella sedia, abbandonando così le antiestetiche “corde” presenti nella quasi totalità delle sedie da gaming. Per quanto riguarda il cuscino per la testa, invece, questo è dotato anche di due propaggini che sostengono le spalle.

In generale, quindi, pur con una seduta piuttosto rigida, il comfort della sedia WORK è elevatissimo e dal punto di vista del design ha davvero pochi rivali in circolazione. Come dicevamo, inoltre, la sedia è reclinabile fino a 120° e, appoggiandosi allo schienale, il sedile flette leggermente in modo da assumere una posizione più rilassante. La forza necessaria a reclinare lo schienale può essere regolata tramite una “manopola” posizionata sotto la seduta o addirittura bloccata tramite l’apposita leva sulla sinistra. Dal punto di vista del prezzo, la sedia ha un costo decisamente elevato, ben 399 euro, ripagato però da una qualità decisamente premium.

Aggiornamento: dopo quasi due mesi da questa recensione, il pistone a gas ha cominciato a dare qualche problemino, manifestatosi con un rumoroso “clack” ogni volta che ci si spostava anche leggermente sulla sedia. Il problema sembra sia dovuto ad un difetto di partita di alcuni pistoni utilizzati (un cuscinetto difettoso) e quindi ben noto alla compagnia. Segnalato il problema tramite email a DXRacer, in meno di quattro giorni il pistone era già stato consegnato gratuitamente dal servizio di assistenza. Altro punto a favore di DXRacer per l’ottima assistenza post vendita

DXRacer KING

Questa invece è la serie di lusso della compagnia ed offre il meglio della tecnologia attualmente disponibile. La sedia è rivestita con due diversi tipi di pelle sintetica: la parte principale è di tipo PU mentre gran parte degli inserti hanno una interessante trama simil fibra di carbonio in pelle sintetica di tipo PVC. Anche in questo caso, la sedia è imbottita con schiuma a freddo, ma la consistenza è decisamente più morbida rispetto alla versione WORK e ciò offre un comfort decisamente più elevato. La sedia dispone inoltre di tutte le funzionalità di reclinazione presenti sulla WORK, ma mentre in questa i braccioli hanno tre tipi di regolazione, nella versione KING le regolazioni disponibili sono quattro (4D): altezza, profondità e orientamento orizzontale (verso l’interno o verso l’esterno) a cui si aggiunge anche la possibilità di abbassare in avanti l’intero bracciolo.

Design e prova

Lo schema di colori della nostra DXRacer KING è il bianco/nero. Lo schienale risulta decisamente più ampio, merito anche della minore fasciatura laterale. L’imbottitura laterale dello schienale, come dicevamo, è rivestita con pelle di tipo PVC con una trama simil fibra di carbonio che conferisce alla sedia un look davvero eccezionale ed una bella lucentezza. Lo schienale della KING presenta i due classici fori della gran parte delle sedie da racing/gaming in circolazione utili per fissare il cuscino in dotazione, un modello classico senza le propaggini per la schiena presenti invece su quello della WORK. La seduta è molto ampia e presenta due imbottiture laterali più pronunciate rispetto all’altro modello. La principale differenza sta però nell’imbottitura generale, decisamente più morbida e confortevole ed in grado di risultare sempre molto piacevole anche dopo diverse ore di utilizzo nonostante l’ampio sostegno garantito. Altra differenza rispetto alla WORK è il sistema di regolazione del cuscino lombare: la KING presenta infatti le classiche corde di regolazione visibili sulle quali è possibile far scorrere il cuscino. Una soluzione sicuramente funzionale, ma di certo non elegante come quella della WORK.

Questa sedia, pur risultando nel complesso decisamente più comoda rispetto al modello WORK, è però molto più “resistente” per quanto riguarda il meccanismo reclinabile, richiedendo decisamente più forza per far basculare la sedia.

La poltrona in questione, inoltre, ha un costo leggermente superiore rispetto alla WORK, salendo a 419 euro, con un feeling di prodotto premium se possibile ancora maggiore rispetto alla sorella.

Commento finale

Le sedie DXRacer sono quanto di meglio oggi disponibile sul mercato. Ergonomia e design viaggiano di pari passo ed entrambi i prodotti sono realizzati con una altissima attenzione al dettaglio e alla qualità. Le due sedie, però, sono indirizzate a due tipi differenti di utenza e ciò è dimostrato anche dalle specifiche: la WORK per persone più alte e più leggere, la KING per persone con un’altezza media e un peso maggiore.

DXRacer WORK series

Grazie ad alcune soluzioni estetiche davvero azzeccate come l’assenza di antiestetiche guide per il cuscino lombare, ad una imbottitura di altissimo livello per lo schienale, la serie Work rappresenta il prodotto raccomandato per chi cerca una sedia che sia non soltanto comoda ed erogonomica, ma anche di design ed in grado di non sfigurare minimamente in una postazione mista gioco/lavoro.

DXRacer KING series

Se le vostre caratteristiche fisiche vi permettono di scegliere indifferentemente una delle due, il nostro consiglio è quello di lanciarsi sulla KING, che a parere di  chi vi scrive, nonostante qualche dettaglio un filo sotto rispetto alla WORK, rappresenta sicuramente il top del produttore. In ogni caso siamo sicuri che anche scegliendo la WORK resterete ineccepibilmente soddisfatti.



PRO


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