Recensione Hidden Agenda

PlayLink? Si, grazie!

Sony ha recentemente  lanciato il progetto PlayLink, realizzando una serie di “party game” pensati per tutta la famiglia e gli amici. La particolarità e l’innovazione del progetto è data dalla possibilità di utilizzare il proprio smartphone come controller, scaricando le apposite app e rendendo il tutto più immediato e accessibile anche a chi non è avvezzo ai videogame.

PlayLink è sicuramente un esperimento coraggioso che sta lentamente crescendo. Attualmente sono solamente cinque i titoli disponibili, ma ne è già in cantiere un sesto, chiamato Frantics, che arriverà nei primi mesi del 2018.

Oggi però parleremo dell’ultimo titolo, in ordine cronologico, ad entrare nella famiglia PlayLink di PlayStation e, con ogni probabilità, anche quello più riuscito. Stiamo parlando di Hidden Agenda, thriller investigativo creato da Supermassive Games, conosciuti principalmente per aver realizzato in precedenza l’ottimo Until Dawn.

Con Until Dawn gli sviluppatori sorpresero tutti creando un’avventura interattiva fortemente narrativa ed al contempo cinematografica, capace di tenere testa alle eccellenti opere targhate Quantic Dream.

Riuscirà Supermassive Games a stupirci per la seconda volta con Hidden Agenda? Scopritelo nella nostra recensione!

Inizia l’indagine

Se avete già avuto l’occasione di giocare ad Until Dawn bene o male vi sentirete a vostro agio anche con questo Hidden Agenda. La struttura ludica sarà sostanzialmente la stessa, con decisioni da prendere in-game che, inevitabilmente, potranno portare a bivi narrativi e a conclusioni diverse. Se da un lato quindi troverete, sostanzialmente, le stesse caratteristiche nel gameplay (seppur adattate ad una natura più “casual” da smartphone), a cambiare completamente rispetto al passato saranno i temi trattati.

Hidden Agenda infatti, come già anticipato, è un particolare thriller investigativo che mette il giocatore (ed i giocatori, se giocato in compagnia) sulle tracce del Manipolatore, un serial killer che sta lasciando dietro di se una lunga scia di morti particolarmente violente.

L’avventura, che verrà plasmata attraverso le azioni dei giocatori, ruoterà intorno alle figure di Becky Marnie, agente di polizia a capo del caso, e di Felicity Grames, procuratrice distrettuale ingaggiata per mettere fine, una volta per tutte, al caso del serial killer. Seguendo quindi le prospettive delle due protagoniste i giocatori potranno vivere un’avventura ricca di indagini, colpi di scena (più o meno riusciti) e decisioni chiave da prendere, a volte al limite tra la vita e la morte, in modo da scoprire la verità che si cela dietro questa lunga serie di omicidi.

La trama è senza ombra di dubbio l’elemento chiave di Hidden Agenda e si attesta tranquillamente su ottimi livelli. Nonostante il ritmo con il quale viene raccontata sia abbastanza “compassato”  e lento, l’avventura realizzata da Supermassive Games è certamente di spessore, grazie anche ad una caratterizzazione impeccabile dei personaggi e ad alcuni spunti narrativi non indifferenti.

Come ti cambio la vita con uno smartphone

Ma quanto è determinante il fattore PlayLink? Molto, considerando la natura da “party game” che contraddistingue questa nuova categoria di titoli PlayStation 4.

È possibile giocare in Hidden Agenda da soli o in compagnia di amici, fino ad un massimo di sei persone. Avviata l’applicazione sullo smartphone ogni partecipante avrà modo di scegliere un colore che lo rappresenterà a schermo durante le diverse sezioni del gioco. Da questo momento in poi ogni giocatore utilizzerà il proprio device come controller, trascinando il dito sul touch screen per spostare contemporaneamente sullo schermo della TV il loro cursore colorato. Il telefono diventerà inoltre una vera e propria “agenda”, sulla quale verranno aggiunte, man mano che si procederà nell’avventura, prove utili, obiettivi e profili psicologici di ogni personaggio.

Passando al gameplay vero e proprio, Hidden Agenda unisce sapientemente meccaniche diverse, aggiungendo alle già citate scelte da effettuare sezioni investigative, in cui si dovranno cercare oggetti nascosti nello scenario, ed alcune sequenze d’azione, in cui la prontezza di riflessi sarà fondamentale.

Ogni volta che i giocatori saranno chiamati ad una scelta la risposta con la maggior approvazione sarà quella “vincente”, ad eccezione di sporadiche situazioni in cui il titolo richiederà forzatamente l’unanimità del voto.  È proprio in questi momenti che il gioco riesce a dare il meglio di se, portando i partecipanti a confrontarsi sulle possibili soluzioni da intraprendere.

Arrestato il manipolatore….ed ora?

Hidden Agenda, date le sue caratteristiche e la sua breve durata si può tranquillamente considerare come un buon “film” poliziesco. Nonostante vi basteranno circa due ore per arrivare ai titoli di coda, il titolo presenta una discreta rigiocabilità, dettata soprattutto dalla presenza di vari finali e da una interessante modalità competitiva.

Quest’ultima permetterà di vivacizzare notevolmente le serate, soprattutto se a partecipare sarà un gruppo numeroso di persone. Periodicamente il gioco assegnerà di nascosto a determinati partecipanti il “piano segreto”, ovvero una serie di obiettivi da raggiungere attraverso determinate scelte nei dialoghi.

Qualora il giocatore in possesso del “piano segreto” riuscisse a completare il proprio obiettivo otterrà un ampio quantitativo di punti, i quali determineranno al termine dell’avventura il vincitore della partita.

In definitiva, la modalità competitiva è un’ aggiunta sicuramente interessante, ma che perde inevitabilmente di spessore se non si ha la possibilità di giocare in gruppo.

Quasi un film o meglio di un film?

Tecnicamente parlando Hidden Agenda si rivela essere un ottimo prodotto. I ragazzi di Supermassive Games ci hanno ancora una volta convinto, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi e l’espressività dei volti. Meno curate le ambientazioni, poche e non spiccano certamente per originalità.

Promosso a piani voti invece il doppiaggio italiano, che si rivela qualitativamente valido ed ispirato. Ottime anche le musiche che  accompagneranno i giocatori per tutta la durata dell’avventura.

Purtroppo, nonostante la qualità del titolo, Hidden Agenda non è esente da difetti. Durante le nostre partite abbiamo riscontrato qualche lieve, seppur fastidioso calo di frame rate nelle situazioni più caotiche. Inoltre, nelle sessioni di gruppo, i numerosi cursori a schermo potrebbero creare non pochi problemi, soprattutto durante le fasi investigative e di azione. Nulla di particolarmente grave e che, in fin dei conti,  non modifica minimamente la qualità e la bonta del titolo.

Conclusione

Hidden Agenda si conferma essere il migliore titolo PlayLink attualmente disponibile. Supermassive Games ha fatto centro ancora una volta, realizzando un titolo narrativamente ottimo e giocabile completamente in compagnia di amici e/o famigliari. Purtroppo la breve durata e la rigiocabilità non eccelsa, unite ad alcune piccole sbavature tecniche e concettuali, non permettono al titolo di elevarsi alla perfezione. Nonostante ciò, se state cercando un party game adatto a chiunque,  con una storia di fondo solida ed intrigante potete stare certi che Hidden Agenda non vi deluderà.

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Luca Farnesi
Luca Farnesi
Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, cresciuto insieme a Nintendo e Playstation, considera il videogioco come la forma di intrattenimento perfetta. Nutre un profondo interesse verso il Giappone, sperando di poterlo visitare il prima possibile. Oltre ai videogiochi coltiva la passione per gli Anime e Manga, un completo nerd praticamente!

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