Recensione Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari

Un’ investigatrice, un cane e un segretario.

Quando pensi di averle viste tutte e hai imparato ad amare la saga del Professor Layton, che ha sfornato capolavori su capolavori su Nintendo DS e poi su Nintendo 3DS, Nintendo decide di rinfrescare tutta l’offerta. Per farlo, via il professor Layton, via Lucas, via tutto: et voilà, il protagonista diventa la protagonista, Katrielle. E qui metà dei fan di vecchia data sarà morta in preda ad un colpo apoplettico; tutti gli altri invece possono tranquillamente rimanere in vita, perchè non hanno nulla da temere. Le avventure del proprio eroe sono avvincenti come sempre. Solo che l’eroe non c’è più e lascia il posto alla figlia.

E facciamo chiarezza anche su un altro punto, che riteniamo sia rilevante. Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari è un titolo recente (recentissimo), ma non inedito. Questo perchè lo scorso luglio era già stato pubblicato su dispositivi mobile (smartphone, tablet, eccetera), inaugurando per la prima volta l’arrivo di saghe “importanti” anche su strumenti differenti dalle console di gioco vere e proprie. A Level-5 piace sperimentare, e non soltanto a lei, dato che Nintendo ha preso questa strada già da tempo con titoli come Super Mario, Fire Emblem e Pokémon: solo che Level-5 lo ha fatto con un titolo completo in tutto e per tutto identico alle versioni console, non con adattamenti.

Ad ogni modo, le avventure della bella e furba Katrielle hanno il loro perchè anche su una portatile spremuta fino all’osso e in via di pensionamento, e ora vi raccontiamo perchè.

In giro per Londra

Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari ci porta in una Londra ricca di caricature buffe di personaggi improbabili, e tanti nuovi eroi da conoscere. Katrielle, la figlia del Professor Layton, è ormai da parecchio tempo alla ricerca del padre misteriosamente scomparso. Ma, contrariamente a quanto potreste credere, la trama del titolo non si riassume n “trova Layton”. La sparizione è solo una scusa per risolvere un enigma dopo l’altro, per di più (tratto innovativo delle avventure di Katrielle) tutti scollegati tra loro e imparentati solo “alla lontana” con il professore.

Sugli enigmi diremo qualcosa più avanti, per il momento soffermiamoci sulla trama, che svolge il suo semplice compito di connettivo tra gli enigmi e premessa narrativa. Katrielle fonda la sua agenzia investigativa nel cuore di lontra, col supporto di un segretario anonimo e segretamente (ma neppure troppo) innamorato di lei, e subitoiniziano i problemi. Tra questi: un cane parlante che non tutti riescono ad ascoltare (Katrielle naturalmente sì) e un misterioso criminale che ha avuto la brillante idea di rubare, per qualche motivo, una delle lancette dell’orologio della Torre di Londra.

Naturalmente sarà la nostra eroina, in quello che si presenta come un breve ma eccessivamente dialogato tutorial, a dover risolvere il caso in compagnia dell’ispettore di polizia londinese. Il tutto per spiegare al giocatore cosa si fa un videogioco della serie Layton: cioè ascoltare i passanti, spremersi le meningi e risolvere gli enigmi veri e propri, sotto forma di minigiochi astuti e mai banali dalla difficoltà crescente.

La versione Nintendo 3DS non si butta

Il più grande nemico di Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari non è costituito dalla sua aria innovativa, vera e propria sperimentazione rispetto agli “obblighi” e alle “regole” codificati dalla serie. Il vero nemico è invece la versione mobile pubblicata su smartphone la scorsa estate, ricca di filmati in stile Anime in HD bellissimi da vedere, semplici e reattivi comandi touch screen e l’effetto “novità” per essere approdata su un dispositivo insolito per la serie (e per i videogiochi pubblicati da Nintendo in generale, soprattutto se giochi completi e non adattamenti di serie famose).

Se è vero che sulla console portatile il titolo costa il doppio che su mobile e non è neppure in HD, tuttavia la versione Nintendo 3DS non si butta affatto. Ha innanzitutto il suo perchè in una folta schiera di fan (sicuramente numerosissima) che è restia ad approdare a supporti mobile per giocare “i giochi veri e propri”, inoltre il pennino semplifica notevolmente meccaniche che risultavano un tantino ostiche sugli smartphone. Con l’aggiunto inoltre di una maneggevolezza complessiva della portatile sicuramente superiore a un palmo di schermo da tenere in mano. Peccato per l’assenza totale e completa del 3DS, che avrebbe potuto almeno offrire un minimo di profondità aggiuntiva agli scenari, anche senza voler esagerare.

Gli enigmi di Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari sono in linea di quanto visto nel resto della serie, ma senza riuscire a toccare propriamente i picchi di eccellenza del Professo Layton vero e proprio. L’avventura e scorrevole e i puzzle interessanti e appaganti da risolvere, per giunta un sistema di aiuti (pagabili con le monete di gioco) fanno sì che anche i principianti possano risolvere l’avventura in tutta comodità. Certo, la soddisfazione arriva come sempre ad avercela fatta da soli, soprattutto ottenendo il punteggio massimo per ogni indovinello (indicato dai Picarati). Vale a dire: vietato sbagliare.

Commento Finale

Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari è il degno ultimo capitolo della serie. “Ultimo” nel senso di pubblicato fino ad ora, dato che un nuovo episodio è previsto per la prossima estate, non si sa bene su quale console. Certo, se lo avete già acquistato su smartphone, fatevi i fatti vostri. Ma se sulla mensola di casa avete tutte le precedenti avventure del professore, neanche questa, con la sua trama, gli enigmi furbeschi e tante modalità extra, vi farà rimpiangere l’acquisto.

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Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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