Recensione Wartile

Ispirato alla mitologia norrena.

In un mondo in continua evoluzione, alimentato dall’avidità e dalla brama di potere, una via per sopravvivere è abbracciare le vecchie tradizioni, esplorare la mitologia e camminare sulle orme degli dei con l’ambizione di rivelare i loro segreti e sfruttare i loro poteri. Solo allora puoi reclamare il tuo posto in questo mondo e vedere il retaggio della tua vita risuonare nell’eternità.

Con questo preambolo inizia la nostra avventura su Wartile.

Un piccolo universo in miniatura

Wartile è uno strategico sviluppato da Playwood Games e pubblicato da Deck 13 Interactive. Ambientato nelle fredde terre dei paesi scandinavi e della Danimarca, lo scopo del gioco è quello di controllare una serie di figurine vichinghe in un susseguirsi di battaglie, all’interno di un universo in miniatura ispirato alla mitologia norrena.

Prima di ogni partita ci troviamo nel menù ad ammirare un vero e proprio tavolo da gioco. Qui possiamo osservare tutto ciò che ci serve. La mappa rappresentante le terre del nord Europa dove svolgeremo le missioni; una taverna, dove comprare nuove pedine che vengono sbloccate al compimento di alcune missioni e sono utilizzabili o ammirabili nella gallery dopo averle acquistate; una sezione denominata “Mercante” dove comprare e vendere equipaggiamento come armi, scudi, archi, lance e vari tipi di armature in metallo e non. Ognuno di questi oggetti è assegnabile ai personaggi in nostro possesso in base alle loro caratteristiche.

Infine c’è la sezione “Carte Divinità” dove troviamo le carte acquisite durante le partite. Sono incredibilmente importanti e possono risultare essenziali per la vittoria. Inizialmente possono essere utilizzate in quantità limitata, ma pian piano che le missioni vengono portate a compimento, verranno sbloccare un numero maggiore di carte, permettendoci di sostituire quelle del nostro deck, per un massimo di cinque a missione. Ogni carta, selezionabile premendo il numero corrispondente sulla tastiera, consuma punti battaglia. Sono in grado di guarire, creare trappole o eserciti di non morti, danneggiare o trasformare i nemici, e molto molto altro.

Tante missioni da giocare

Una volta preparate le nostre pedine, assegnato l’equipaggiamento necessario e scelte le carte, siamo pronti per iniziare una nuova partita. Si tratta prevalentemente di missioni ispirate alle leggende norrene, come la ricerca del corno di Gjallarhorn, l’uccisione della caccia selvaggia, il compimento di sacrifici. Ma non mancano scontri a carattere storico, che ci permettono di affrontare, tra le altre, le forze anglosassoni intente ad invadere i territori scandinavi. Ogni missione ha un obiettivo principale da portare a compimento per vincere la partita, solitamente consiste nel raggiungere un punto specifico della mappa, dopo aver abbattuto tutti gli ostacoli, viventi o meno.

Ma ci è capitato anche di dover salvare alleati o difendere una bandiera sulla cima di una collina venendo attaccati a più ondate dai nemici, una sorta di modalità “Re della Collina”. Oltre alle quest principali, sono presenti missioni secondarie che vanno dalla raccolta di oggetti alla distruzione dei punti di spawn dei nemici, dall’uccisione di un nemico specifico, all’utilizzo con successo di una carta divinità.

Ogni missione, allocata in un luogo specifico della mappa, è giocabile inizialmente in modalità facile. Una volta portata a compimento vengono sbloccare le difficoltà normale e difficile. Se le prime missioni non risultano complicate, lo stesso non si può dire dalla quarta in avanti. Il livello di sfida risulta infatti tarato verso l’alto, costringendoci a rigiocare le stesse missioni per sbloccare oggetti e guadagnare esperienza.

I campi di battaglia con cui abbiamo a che fare sono dei diorami dalle modeste dimensioni, composti da centinaia di esagoni, come nei più comuni board-game da tavolo. Queste “piastrelle”, su cui muoviamo le nostre pedine, o le facciamo combattere contro i nemici., riproducono la terra, le rocce, i ponti, i pavimenti delle strutture e molto altro.

Scontri in tempo reale

Il gioco inizialmente ci accompagna passo per passo nei movimenti, spiegandoci come muovere i personaggi, cioè trascinandoli semplicemente con il mouse sulle caselle adiacenti, naturalmente all’interno del range di movimento limitato dei personaggi. Questi ultimi una volta arrivati a contatto con i nemici ingaggiano automaticamente lo scontro. L’esito di ogni confronto è il risultato di un insieme di statistiche base dei personaggi, principalmente livello di attacco e di difesa. Questi dati derivano a loro volta dalla qualità dell’equipaggiamento (trovabili anche nei forzieri sparsi nelle mappe), e dalla posizione sul campo di battaglia. Trovarsi su una casella sopraelevata, o sul fianco rispetto al nemico, come ogni strategico che si rispetti, garantisce un danno maggiore e più possibilità di schivata.

Un particolare decisamente rilevante consiste nel fatto che, e pochi se lo aspettavano prima dell’uscita del gioco, i movimenti e gli scontri avvengono tutti in tempo reale e non a turni. Per un titolo del genere è una novità e può apparire anche disarmante, dovendo essere reattivi nello spostare le proprie figurine una per una e nel gestire le abilità. Guadagnata praticità con la tastiera per l’utilizzo delle carte e del rallentamento del tempo (barra spaziatrice) il gioco diventa comunque più fruibile.

Sono presenti dei punti di checkpoint, che ci consentono di salvare la partita in corso, particolare rilevante per evitare la frustrazione di ricominciare dall’inizio in caso di morte. Le partite non saranno mai troppo lunghe, la durata si assesta in media sui 15 minuti.

Al termine di ogni missione il gioco ci mostra il punteggio raggiunto. E’ la somma dei punti corrispondenti alla quantità delle uccisioni, degli oggetti raccolti e il completamento delle missioni secondarie, oltre naturalmente a quella principale. Con le monete ottenute a fine partita possiamo quindi acquistare nuovi oggetti e pedine.

Graficamente non eccezionale

Graficamente il gioco non ha alcuna pretesa, dopotutto si tratta della riproduzione di un boardgame, e nonostante l’inserimento di un settaggio ultra, le texture sono imperfette e non pochi particolari, come i dettagli delle pedine e delle ambientazioni rimandano ai giochi di almeno dieci anni fa. Nessun problema, non fosse per i rallentamenti con cui sporadicamente si ha a che fare nelle situazioni in cui si presenta un affollamento di animazioni su schermo. Giocando con una scheda GeForce GTV 1050 Ti da 4 GB non è accettabile. Inoltre abbiamo riscontrato qualche problema in fase di puntamento e selezione con l’utilizzo del mouse, problemi che in certe situazioni hanno interferito con l’esito della battaglia.

L’audio nel compenso è impeccabile, se associato al prodotto. Le musiche nordiche sono epiche e accompagnano efficacemente il gioco.

Commento Finale

Wartile è apprezzabile per la sua apparente semplicità, che nasconde invece molteplici possibilità di gioco e una degna sfida strategica. La varietà di missioni, gli oggetti sbloccabili e le carte collezionabili lo rendono longevo e appagante. Davvero un peccato le mancanze grafiche, ininfluenti se non fosse per lo scarso framerate a tratti e gli errori di puntamento in fase di selezione su schermo.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Se questo articolo vi è piaciuto, supportateci iscrivendovi ai nostri social:
YouTube | Telegram | Facebook | Gruppo FB | Twitch | Twitter | Instagram

Seguici sui nostri social media



PRO


CONTRO

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles

Follow us on Social Media