Shaq Fu: A Legend Reborn – la nostra recensione

Dopo 24 anni ne varrà la pena?

Per i più giovani potrà sembrare una novità, ma Shaq è già sceso in strada a menare le mani.

Infatti nel 1994 l’originale Shaq Fu approdava su SNES e Sega Mega Drive e l’anno successivo come una malattia contagiò Amiga, Game Gear e Gameboy.

Trama del primo gioco

Questo tipo di giochi generalmente non si basa su una trama forte e sensata, infatti l’originale Shaq-Fu era all’insegna del trash e del non-sense, d’altronde erano i pazzi anni ’90.

Facendola breve, il nostro Shaquille O’Neal viene trasportato in una dimensione parallela dopo aver parlato con un maestro di Kung-fu. Qui dovrà salvare un giovane di nome Nezu da una mummia diabolica.

Sinceramente ho paura di parlarne male…

Torniamo al presente

Dopo molti anni, Shaquille O’Nzal e Big Deez Productions hanno deciso di consegnarci un sequel e potevamo dirgli di no? Insomma avete visto quanto sono grossi?

A parte gli scherzi, per realizzare questo titolo è stata organizzata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma IndieGogo.

Shaq Fu: A Legend Reborn ha raggiunto l’ambizioso obiettivo dei 450mila dollaroni, risultato raggiunto il 5 Maggio 2014. L’anno successivo i produttori hanno mostrato un trailer del gioco ai Game Awards.

Altri 3 anni sono stati necessari all’uscita del gioco, annunciato per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

Trama del secondo avvento di Shaq

Il gioco viene ambientato in Cina stavolta, terra di misteri e combattenti leggendari.

Una donna raccoglie una borsa che viaggiava sul fiume (non solo il sottoscritto rischia la scomunica per blasfemia), all’interno della stessa la giovane trova un “piccolo” neonato.

La donna si prenderà cura di questo bambino, fino a che lo stesso non diventi un uomo, ma l’infanzia di quest’ultimo è tutt’altro che facile. Infatti è mira di bullismo a causa della sua statura.

Per rimediare alle ingiustizie e per comprendere quale sia il suo posto nel Mondo, il giovane Shaq Fei Hung si affida alle guide di un anziano maestro di Kung Fu, che lo guiderà nell’affascinante mondo delle arti marziali.

Gameplay

Questo gioco non è per i deboli di cuore, infatti verrete scaraventati subito contro orde di malfamati combattenti e non farete altro per le successive tre ore.

Durante le avventure del nostro Shaq, vi troverete ad affrontare una quantità enorme di nemici provenienti da ogni dove, con l’unico scopo di darvele di santa ragione.

Per andare avanti dovrete far affidamento sui vostri pugni, più ne andranno a segno, più il moltiplicatore di combo salirà. Dopo averne accumulate un po’, sbloccherete il super attacco, che consiste in un potentissimo calcio in grado di scaraventare i nemici lontano da voi.

Controlli

Oltre i sacri pugni, il nostro protagonista ha a disposizione un salto ( per evitare i proiettili), una schivata e un colpo speciale, altro non è che un potente pugno sul terreno che danneggerà i nemici intorno a voi.

Power UP!

Altra potenza? Per Shaq? Ebbene si, un sistema di power up, ci offrirà delle interessanti mosse speciali, come l’utilizzo di una potente armatura, che disintegrerà i nemici (attenti però, si surriscalda) o la trasformazione in un cactus, con tanto di lancio di aculei a velocità supersonica.

Interazioni con l’ambiente.

Interagire con l’ambiente è sempre una cosa apprezzata nei videogiochi, e anche questo titolo lo permette, seppure in maniera limitata.

Potete infatti usare come arma i cartelloni o lanciare blocchi in cemento contro i nemici.

More of the same?

Dopo un po’ vi accorgerete che il gioco è estremamente ripetitivo e anche i nemici verranno differenziati solo da qualche skin.

Ogni tanto potrete notare qualche novità interessante, purtroppo scompare nella ripetitività di tutto il titolo.

Politicamente scorretto

Il gioco è colorato da quella che sembra essere una leggera ironia, all’insegna del politicamente scorretto… ma non troppo.

Tra i vari boss incontrerete l’attuale Presidente USA Donald Trump, la ricca ereditiera Paris Hilton, Justin Bieber (picchiare questo personaggio renderà la vostra giornata migliore, ve lo assicuro) e l’enorme sedere di Kim Kardashian.

C’è altro?

No, dopo aver terminato la campagna, della durata massima di 3 ore, non c’è nulla, nemmeno una campagna coop, che avrebbe sicuramente fruttato di più al titolo. Se però cercate per forza qualcos’altro da fare, potrete consultare la Shaq-o-pedia, una enciclopedia che vi farà rivivere i filmati e vi mostrerà informazioni su tutti i nemici passati sotto i vostri pugni.

Differenza tra le versioni

La versione testata dal sottoscritto è PS4, ma visto il masochismo che mi pervade ho deciso di provarlo anche sulla console ibrida di Nintendo.

Fuori dal dock non rende affatto bene, infatti il frame-rate ballerino rende tale esperienza maggiormente dimenticabile. Mentre al suo interno, la piattezza degli scenari inficia notevolmente sulla qualità del gioco.

Colonna sonora

Apprezzabile è la musica di sottofondo che, insieme agli effetti sonori, vi riporteranno nei ruggenti anni ’90.

Godetevi comunque questa galleria di immagini…

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Shaq Fu A Legend Reborn
5.8 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC, Switch
Pro
    - Passatempo divertente
    - Un beat em up vecchio stile
Contro
    - Eccessivamente breve
    - Ripetitivo all'inverosimile
    - Assenza di modalità aggiuntive
Riassunto
Il ritorno di Shaq in ambito videoludico, non offre nulla di indimenticabile. Dopo i primi 10 minuti di gioco avrete visto tutto quello che ha da offrirvi. L'assenza di altre modalità ha letteralmente castrato il gioco, infatti una campagna cooperativa online o offline avrebbe ravvivato un gioco che sembra uscito dagli anni '90 con una grafica leggermente migliore. Peccato! P.S.: se Shaq ve lo chiede, sono stato costretto!!!
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

 

 

 

 



PRO


CONTRO

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