Recensione Star Ocean: The Last Hope – 4K and Full HD Remaster

L’inizio di tutto.

Versione testata: Playstation 4

Ormai otto anni fa, usciva per Xbox 360 Star Ocean: The Last Hope, uno degli ultimi JRPG usciti per la console di casa Microsoft; sette mesi più tardi, la versione International farà la sua comparsa su Playstation 3. Oggi, un anno dopo il non troppo esaltante Integrity and Faithlessness, Square Enix, in accordo con Tri-Ace, ripubblica The Last Hope in una versione rivisitata che prende il nome di Star Ocean: The Last Hope – 4K and Full HD Remaster.

Un nuovo inizio.

Questo capitolo è ambientato nel 2096 DC, dopo che un’ipotetica Terza Guerra Mondiale ha raso al suolo gran parte del pianeta e quasi estinto l’umanità. I superstiti, che hanno iniziato a vivere in città sotterranee, si sono riuniti in un’unica grande federazione, la quale ha come scopo il popolare pianeti abitabili per dare inizio ad una nuova civiltà.

Questo è l’incipit del gioco. Noi invece impersoneremo Edge Maverick ed il suo team, alle prese con la prima missione di ricognizione oltre lo spazio. Nel corso dell’avventura sempre più nuovi membri si aggiungeranno alla nostra squadra e sarà quindi possibile variare sempre di più le battaglie.

La trama risulta a tratti banale, ma nel complesso è ben raccontata ed il ritmo è ben spezzato tra narrazione e gameplay, senza risultare né troppo presente all’interno del gioco né troppo assente.

Una buona remastered

Parlando di un aspetto prettamente tecnico, si può tranquillamente affermare che Star Ocean: The Last Hope non si presenta con un comparto tecnico spaccamascella, ma – considerando sia l’età del titolo sia il fatto che sia un remaster e non un remake – che fa il suo dovere e non spezza la magia del gameplay.

Ho trovato invece molto apprezzabile dal menù delle opzioni la possibilità di poter cambiare setting grafici, funzione solitamente esclusiva dei giochi PC. Grazie infatti a questa funzione potremo cambiare Field of View, Blur, ombre, risoluzione, qualità delle texture e qualche altro filtro. Da notare come le risoluzioni selezionabili siano, oltre al Full HD e al 4K, anche il 2K e l’HD Ready. Per gli altri filtri invece l’impatto sull’economia dell’immagine è molto alto, tuttavia, almeno con una PS4 normale, il framerate ne va fortemente a risentire.

Parlando proprio del framerate, questi di base è fissato a 60fps stabili; tuttavia, appesantendo i filtri grafici, in alcune zone e nelle situazioni più concitate subirà cali anche sino a 30fps, senza mai scenderne sotto. In definitiva, il gioco rimarrà comunque fluido.

Le ambientazioni sono davvero ben curate, ogni pianeta è artisticamente a sé stante, sia a livello di vegetazione sia a livello di popolazione, in quanto in ognuno di essi si trovano specie simil-umani ad un diverso stadio evolutivo. A me, ad esempio, è rimasto impresso il pianeta Lemuris, per la sua ambientazione tipicamente medievale/nordica, che a tratti mi riportava nel Thedas, nelle Skellige, a Skyrim e ad altre infinità di opere lette dove ho lasciato il cuore.

Nota tuttavia negativa riguardante i personaggi: sebbene sia una scelta artistica, i loro volti sono troppo inespressivi, senza alcuna espressione facciale che faccia trasparire emozioni e che quindi li fa risultare troppo finti.

We can handle this!

Il mondo di gioco è diviso in macro aree, con all’interno delle quali, oltre ad affrontare i nemici, sarà possibile craftare degli oggetti, aprire scrigni e risolvere dei puzzle ambientali con le varie abilità che nel corso della storia il protagonista acquisirà. Nei villaggi inoltre sarà possibile riposare per ricaricare HP e MP del team, salvare il gioco, acquistare equipaggiamento e ricaricare le abilità.

Il combat system si presenta come un combattimento in tempo in una zona isolata ogni qual volta ci si avvicina ad un mob. In base all’approccio avremo “Attacco a Sorpresa”, se verremo colpiti alle spalle, che dà una sorta di primo colpo agli avversari; “Attacco preventivo”, che funziona allo stesso modo di cui sopra ma il cui vantaggio è il nostro; “imboscata”, quando, finita una battaglia, verremo nuovamente attaccati da altri mob casuali.

La battaglia è molto vasta. Oltre al classico attacco affidato al tasto Croce sarà possibile, con la giusta abilità, concatenare combo con i tasti L2 e R2 al costo di MP, scorrere tra i membri del team con i tasti L1 e R1 e saltare con il tasto O. Inoltre, schiacciando Triangolo (Y), avremo un menù circolare con un’infinità di opzioni: dalla impostazione personale Team Offensiva, Difensiva e Neutra, passando per le tattiche individuali – impostabili manualmente o in maniera automatica – per finire con l’uso dei segni, i quali donano effettivi passivi o attivi al costo di alcuni MP. Sarà inoltre possibile cambiare i membri del party durante la battaglia, fuggire dalla stessa o consumare oggetti dall’inventario. Tutto ciò dà un ampio respiro al gameplay e alla tecnica da utilizzare, favorendo diversi tipi di approcci e accontentando ogni categoria di giocatore.

Tante ore di divertimento

L’audio del gioco sicuramente non è un punto troppo forte, in quanto in alcune situazioni risulta troppo artificiale e spezza l’armonia e la magia della situazione in cui ci si trova. In compenso alcune musiche della OST sono belle e ti fanno letteralmente bloccare l’azione per poter finire a sentire quel determinato brano.

La longevità è di certo il punto forte di questo titolo. Infatti, oltre alle svariate ore per completare la trama, il titolo offre difficoltà crescenti con le quali mettere a dura prova le proprie capacità. Come se non bastasse, sarà disponibile all’interno del gioco un menù per il bestiario e un menù per le sfide di combattimento per ogni personaggio.

Se si decidesse di completare ognuna di queste si sfiorano le 400 ore di gioco e anche oltre, mentre se si volesse solamente completare la storia principale e godersi il titolo una sola volta, saranno sufficienti solamente 30-40 ore.

Conclusione.

Star Ocean: The Last Hope – 4K and Full HD Remaster è un titolo valido, uno dei pochi superstiti dei JRPG vecchio stampo. Nonostante sia anacronistico e malinconico descriverlo così, bisogna comunque accettare che una produzione del 2009 ancora regge il confronto con titolo molto più recenti, se a tratti addirittura non lo vince, escludendo ovviamente il fattore grafica in sé per sé.

Al prezzo offerto, poco meno di 20 €, è sicuramente un buon acquisto per chi ha voglia di vivere un’avventura senza troppe pretese.

Ricordo infine che Star Ocean: The Last Hope – 4K and Full HD Remaster è disponibile per Playstation 4 e PC.

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