Sushi Striker: The Way of Sushido, una recensione da leccarsi i baffi

Una nuova IP originale e divertente arriva su Nintendo Switch.

Sushi Striker: The Way of Sushido dimostra ancora una volta che un titolo valido, divertente e anche longevo non deve per forza essere un blasonato tripla A. Una produzione indie o una nuova IP mai vista prima può essere altrettanto efficace e proporre ore e ore di divertimento: Sushi Striker (da questo momento in poi abbreviamo il nome, o non finiamo più) fa esattamente questo, e porta un bel po’ di sushi nel torrido Giugno 2018, sia su Nintendo Switch che su Nintendo 3DS.

Anzi, a dire il vero doveva uscire soltanto su Nintendo 3DS: Nintendo ci aveva mostrato il piatto principale lo scorso E3 2017, per poi rivelarci a Marzo che era in sviluppo anche la versione per Nintendo Switch, con tutti i potenziamenti del caso. Adesso che è arrivato il momento di servire il piatto principale possiamo anche tirare un sospiro di sollievo: a parte il prezzo di lancio, Sushi Striker non teme la concorrenza su nessuna delle due console di riferimento.

Le guerre del Sushi: primo piatto

Se vi raccontassimo che la Seconda Guerra Mondiale ha avuto inizio a causa della volontà di possesso di tutto il sushi del mondo probabilmente ci fareste internare in qualche ospizio per la sanità mentale, e forse fareste bene: però questa è proprio la t rama principale di Sushi Striker, debitamente “spostata” in un universo immaginario ambientato in uno pseudo-Giappone sospeso tra modernità e medioevo. Il mondo è stato, per l’appunto, sconquassato da anni e anni di guerre del sushi, e alla fine ha vinto l’Impero, cioè i cattivi, che è arrivato a controllarne la produzione mondiale. Insomma, nel mondo di Sushi Striker il sushi è proibito, nessuno può toccarlo né pensarlo, figurarsi cucinarlo e mangiarlo.

Ma (perché ovviamente c’è un “ma”) noi siamo l’eroe che riporteremo le cose al loro giusto posto, e salveremo i palati degli abitanti del mondo: il sushi era e deve tornare ad essere una pietanza degustabile da tutti quanti; tra l’altro Musashi, il protagonista (potete scegliere tra la versione maschile e femminile) ha le sue buone ragioni per combattere l’Impero, dato che i suoi genitori sono stati portati via prematuramente proprio dalle guerre del sushi (combattevano con i buoni, i soldati della Repubblica).

La trama del titolo non è solo sorprendentemente prolissa e corposa, ma ha anche ovviamente la preziosa funzione di introdurci in un mondo sconosciuto e fantasioso, e di farci apprendere meccaniche che naturalmente nei primi momenti di gioco faticheremo ad apprendere immediatamente. State però tranquilli: Sushi Striker è un titolo immediato che si fa giocare davvero da tutti, grandi e piccoli, anche se saranno soprattutto i primi ad apprezzarne appieno le meccaniche niente affatto superficiali.

Meccaniche RPG: seconda portata

Sushi Striker ricorda molto da vicino i minigiochi mobile del tipo “abbi tre di questi colori per farli esplodere ed accumulare punti”, e forse saranno sul serio i suoi antenati, ma va in una direzione molto più profonda (la stessa che forse cerca di giustificarne il prezzo elevato). In Sushi Striker le partite si combattono a colpi di sushi ovviamente, ma in modo molto particolare: nel campo di gioco sono presenti alcuni rulli trasportatori, che si muoveranno spostando le varie pietanze.

Il nostro compito è quello di abbinarle per colore, ovviamente prestando attenzione alla posizione di un po’ tutte contemporaneamente, e cercando di mantenere buoni standard di velocità e reattività. Una volta accumulati piatti su piatti, questi verranno impilati in una piccola pedana subito di fronte al protagonista Musashi, e potremo lanciare le pile contro il nostro avversario infliggendogli così danni in combattimento.

Ci sono delle strategie utili che facilitano il compito: abbinare velocemente piatti dello stesso colore, non in un’unica direzione ma muovendosi anche a zig zag, o comunque tenendo presente il particolare movimento dei rulli trasportatori e la loro velocità; si possono anche rubare piatti di sushi dal rullo centrale, l’unico ad essere condiviso dai due giocatori. Le pile di piatti sporchi da lanciare contro il nemico poi infliggono più danni se vengono abbinate per colore: tutti questi dettagli sono un piccolo accenno alla profondità di Sushi Striker, che mostra elementi da vero e proprio RPG.

Ci sono, ad esempio, gli Spiriti del Sushi, veri e propri mostriciattoli alla Pokémon che possiamo portare con noi, far salire di livello, e le cui abilità tornano particolarmente utili durante il combattimento. Ne possiamo equipaggiare al massimo tre alla volta, e le loro abilità in battaglia andranno prima debitamente “caricate” raccogliendo i piatti di sushi sui nastri, ma ne vale la pena e si rivelano fondamentali nei livelli più avanzati, anche la sfida complessiva non risulta mai seriamente ostica. Una nota positiva va poi anche al numero di personaggi giocabili, alle tecniche perfezionabili, e alla modalità multiplayer competitiva che da sola potrebbe spingervi a valutare l’acquisto di Sushi Striker.

Due giocatori possono infatti condividere il campo di battaglia e lanciarsi piatti su piatti a colpi di touch screen, una modalità di gioco immediata quanto divertente, resa profonda dal grande numero di Spiriti del Sushi e personaggi a disposizione, ognuno con le sue precise caratteristiche. Dal punto di vista del sistema di controllo non siete costretti a giocare necessariamente utilizzando i controlli touch screen, ma i comandi manuali tramite Joy-Cons o Pro Controller sono molto meno intuitivi ed efficaci: del resto Sushi Striker è un gioco che fu pensato per approdare su Nintendo 3DS, dove poteva contare sul touch screen dello schermo inferiore, sullo stilo e sulle dita del giocatore. Il nostro consiglio è quello di fare a meno del televisore di casa e apprezzarlo in modalità portatile o tabletop, dove si esprime al massimo delle proprie potenzialità.

 

Recensione Sushi Striker: The Way of Sushido
7.7 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile su3DS
Pro
    - Meccanica intuitiva e divertente
    - Componente RPG sufficientemente profonda
    - Multiplayer vincente
Contro
    - Prezzo un po' eccessivo
    - Manca qualche modalità aggiuntiva di spessore
Riassunto
Sushi Striker: The Way of Sushido è un titolo originale, divertente e dotato di un certo carisma: offre una storia strampalata ma funzionale, una modalità di gioco intuitiva ed immediata, e soprattutto tante, tante ore di divertimento, volendo anche in compagnia di un amico. Dal punto di vista tecnico e artistico la versione per Nintendo Switch è un vero e proprio gioiellino, ma c’è un rovescio della medaglia indubitabile, e che di fatto frenerà la maggior parte degli utenti dall’acquisto: il prezzo. 50 euro per Sushi Striker, quasi la stemma somma richiesta da un Mario Odyssey o da un The Legend of Zelda: Breath of the Wild qualsiasi? Una cifra leggermente inferiore sarebbe stata molto più ragionevole.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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