The Mooseman – la nostra recensione

Un’avventura tra l’antica mitologia dei Komi.

The Mooseman è un titolo indie nato dalla mente dei ragazzi di Morteshka, nome che deriva da “Mort” (morte in francese) e “Matreshka” (matriosca). Questo nome particolare e quasi esoterico, non poteva non portare ad un titolo legato al mistero e all’aldilà.

Sin dal primo trailer si capisce che Mooseman si rivela un titolo indubbiamente interessante, ai videogiocatori più attenti, il gioco potrà sicuramente ricordare Limbo e Inside, grandissimi titoli dei Playdead, l’atmosfera però riporta maggiormente a Never Alone (Kisima Ingitchuna).

Trama

L’avventura inizia con un silenzio assordante in un bosco oscuro, all’improvviso si scorge un piccolo capanello di persone, dalle quali svetta un uomo che lentamente inizia il suo cammino.

Questo uomo è The Mooseman, una figura presente nelle leggende dei paesi vicini alla catena montuosa degli Urali. Questo sciamano è il solo che può attraversare i tre mondi, quello dei vivi, chiamato Mondo di Mezzo, quello dei morti o Mondo di Basso ed infine il Mondo Alto, quello popolato dagli Antichi Dei.

Questo eremita apprenderà durante il suo viaggio tutte le varie tipologie di tecniche esoteriche, che gli torneranno utili per affrontare i nemici che incontrerà durante l’arduo percorso.

Le leggende narrate rimangono spesso sul vago, in modo da stimolare l’immaginazione del giocatore fino a rendere questa esperienza quasi onirica.

Visto che la trama è la parte più importante di questo gioco e qualunque altra parola da me scritta potrebbe impedirvi di vivere appieno il titolo in questione, interrompo qui la parte dedicata alla narrazione.

Gameplay

The Mooseman mette subito il giocatore nei panni del protagonista, non ci sono bisogno di lunghi tutorial o altro, scoprirete ciò di cui avete bisogno camminando verso la meta.

Questi miti verranno trasposti su schermo, attraverso particolari enigmi, basati molto sul concetto che l’occhio umano non è in grado di comprendere appieno lo stato delle cose.

Potrete risolvere molti di questi enigmi attivando con il tasto “X” una vista speciale, che cambierà in maniera radicale l’ambiente che ci circonda. In alcuni casi saremo anche armati di arco e frecce.

Molti degli enigmi che dovremo affrontare sono abbastanza semplici, solo in alcuni casi ci sarà bisogno di “spremersi le meningi”, sfociando ogni tanto in un “trial and error”.

Il gioco ha inoltre a disposizione un sistema di collezionabili, alcuni nascosti ed altri in bella vista, questi “oggetti” color arcobaleno, hanno una controparte reale, infatti tutto ciò che troveremo è anche custodito nei musei.

Il titolo non mette in alcun modo ansia e pressione, che spesso derivano da barre della vita o combattimenti con orde infinite di nemici. La stessa morte è veloce ed indolore, in quanto il cuore pulsante dell’esperienza di gioco è il puro piacere della scoperta e della conoscenza.

Audio/Video

Lo stile visivo è molto particolare, in questo caso non si contano poligoni o altri elementi di natura tecnica dei titoli tripla A. L’impronta minimale del comparto grafico, stimola la mente e la stessa fantasia.

Per quanto riguarda l’audio, le musiche che accompagneranno l’avventure di questa figura mitologica, riescono ad unire le melodie tipiche della tradizione russa, mescolate sapientemente alle sonorità elettroniche.

Il gioco potrebbe essere penalizzato da alcune scelte grafiche, infatti gli effetti e le transizioni che appaiono a schermo, sembrano poco lavorate, ma l’impegno profuso dai ragazzi del team di sviluppo (composto da soli due membri).

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The Mooseman
7.5 / 10 4News.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC, Switch
Pro
    - Idea di gioco interessante
    - Comparto grafico e musicale di buona qualità
    - Presenza di collezionabili che ampliano leggermente l'avventura
Contro
    - Mancanza di localizzazione in italiano
    - Qualche piccola mancanza nel comparto grafico
Riassunto
The Mooseman è un titolo che si ispira chiaramente ad altre grandi avventure come Never Alone, Limbo e Inside. Questa avventura narra le imprese attraverso le terre dei vivi, dei morti e degli Antichi Dei, della figura del Mooseman, uno sciamano con poteri esoterici, in grado di vedere ciò che al semplice mortale sfugge. Il potenziale di questo sparuto gruppo di sviluppatori si vede sin dai primi minuti, ed il mio voto è una sorta di incoraggiamento nel proseguimento della creazione di storie uniche e coinvolgenti.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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