Tra 5 anni addio alla carta

L’editore del New York Times predice tra 5 anni l’abbandono della carta stampata per far spazio a internet e alla versione telematica del giornale

Tutti vogliono essere online

“Non so davvero se stamperemo ancora il Times tra cinque anni e, se vuole proprio saperlo, non me ne importa. Internet è un posto meraviglioso e noi lì siamo leader” Arthur Sulzberger editore del New York Times in un intervista al quotidiano israeliano Haaretz commenta cosi il traguardo di un milione e mezzo di visitatori al giorno della versione telematica del giornale contro il milione e mezzo di abbonati della versione cartacea.

La transizione già favorita dalla pressochè totale diffusione dello strumento Internet negli Stati Uniti potrebbe essere ulteriormente accelerata dalla necessità di ridurre i costi di gestione, altissimi per una giornale della tiratura del NYT e a mala pena compensati da una raccolta pubblicitaria che sempre più spesso preferisce i new media ai giornali tradizionali perchè più immediati, incisivi e con un pubblico costituito in larga parte da giovani, i consumatori con la più alta propensione alla spesa.


“Il New York Times è in viaggio e questo viaggio finirà quando la società smetterà di stampare il giornale. Quella sarà la fine della fase di transizione” continua Sulzberger.

Le parole di Sulzberger riflettono l’attenzione dimostrata anche da un altro grande magnate dell’informazione, Rupert Murdoch proprietario di News Corp., che in un intervista di qualche tempo fa elogiava il ruolo di internet e incitava i suoi giornali a compiere il passo definitivo verso la rete.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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