Il manuale del perfetto blastatore
Il fulcro del gioco è senza dubbio basato sugli scontri a fuoco che affronteremo nel corso delle nostre scorribande. Segnaliamo un arsenale davvero variegato e molto originale, inoltre ogni personaggio selezionato avrà un’arma proprietaria da sfoggiare, ad esempio, Ratchet può creare un clone di se stesso in grado di attirare il fuoco nemico. Tutte le armi sono veramente divertenti da utilizzare e, se utilizzate nello stesso istante con altri giocatori, produrranno danni maggiori ed effetti aggiuntivi. La gestione delle nostre bocche di fuoco è affidata allo stick analogico destro, con il quale faremo apparire una ruota rappresentante le nostre armi e i nostri accessori disponibili.
Durante le fasi di distruzione, i nostri nemici lasceranno cadere i preziosi Bolt, una sorta di crediti o punteggio che oltre a decretare il vincitore del livello nel caso si giochi con amici umani, ci permetteranno di potenziare il nostro arsenale ottenendo effetti sempre più devastanti.
Purtroppo la gestione della telecamera di gioco non sarà gestibile dal giocatore ma verrà controllata dalla CPU; scelta imputabile a dover visualizzare contemporaneamente quattro giocatori su schermo. Il vero problema di questa scelta degli sviluppatori si evince da alcune inquadrature di pessima realizzazione, che spesso ci nasconderanno nemici, oppure renderanno maggiormente difficoltose le sezioni platform, facendoci perire più di una volta.
Un altro difetto che abbiamo riscontrato è la presenza di un lock automatico obbligatorio per i bersagli. Questa introduzione infatti, altro non fa che ridurre le sparatorie al tenere premuto il tasto adibito al fuoco primario. A mirare gli avversari si occuperà la gestione automatica della mira, un vero peccato. Anche gli scontri con i boss finali soffrono questa implementazione, rendendo di fatto troppo semplici e banali le fasi in cui bisogna sparare a tutto ciò che si muove.
