Recensione Mortal Kombat Arcade Kollection


Una saga mortale

Correva l’anno 1992 e le allora sale giochi erano ancora un fenomeno piuttosto importante nella realtà videoludica di allora. Il genere dei picchiaduro ad incontri si era diffuso a macchia d’olio grazie al mitologico Street Fighter 2, videogioco che rivoluzionò il concetto di beat ‘em up. Poteva dunque Midway starsene con le mani in mano e lasciare tutta la torta a Capcom?

No di certo, e fu così che vide la luce il primo capitolo della serie “Mortal Kombat”. Ciò che differenziava principalmente il gioco Midway fu la grafica che utilizzava attori in carne ed ossa digitalizzati al posto dei soliti sprites, una dose di splatter e violenza inaudita per l’epoca e la possibilità una volta vinto un incontro di uccidere il proprio avversario tramite una mossa finale crudele denominata Fatality.

Scaricando Mortal Kombat Arcade Kollection troveremo, nel menù principale del gioco le riproduzioni fedeli dei tre cabinati che hanno fatto la storia di questo brand: Mortal Kombat, Mortal Kombat 2 e Ultimate Mortal Kombat 3; selezionandone uno avvieremo il relativo gioco.

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Le opzioni disponibili nei menù sono per lo più le classiche cui oramai siamo abituati. Partendo dalla partita per giocatore singolo, si passa alla modalità Kombat Online per scontri multiplayer su PSN, per poi arrivare al menù che ci permette di modificare la difficoltà del gioco e cambiare filtro grafico.

Per un’esperienza di gioco pari all’arcade consigliamo a tutti di selezionare il filtro Arcade, che inserendo un interlacciamento rende alla perfezione la sensazione di essere davanti ad un vecchio monitor da cabinato.



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