Recensione Metal Gear Solid HD Collection

I classici di Hideo Kojima in HD!

Versione testata Playstation 3.

In una stagione videoludica dove si è visto negli ultimi mesi una riproposizione di grandi saghe del passato in apposite riedizioni speciali rimasterizzate in alta definizione con supporto dei trofei, non poteva mancare una collection dedicata al capolavoro di Metal Gear Solid.

Dopo una riproposizione del Prince of Persia, dopo l’uscita della saga di God Of War e Ico, tanto per citarne alcune, è il turno del capolavoro di Hideo Kojima, il quale ha inventato un nuovo genere e lo ha distinto dalla massa, proponendo un’avventura moderna composta da un’ottima trama ed elementi stealth.

Metal Gear Solid HD Collection è composta da tre titoli, tutti in un unico pacchetto: abbiamo Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty, Metal Gear Solid 3: Snake Eater e Metal Gear Solid: Peace Walker, quest’ultimo approdato su PSP, presenti nelle loro versioni speciali.

La Collection è stata riproposta dai ragazzi di Bluepoint Games. Quest’ultimi saranno stati in grado di aver fatto un buon porting dei classici di Hideo Kojima?

Seguite con noi la recensione!

Metal Gear Solid: Peace Walker

Metal Gear Solid: Peace Walker è un capitolo nato su PSP nel poco lontano 2010 nonostante questo, non ha nulla da invidiare a quelli per console casalinghe, grazie alla struttura di un ottimo gameplay il più fresco e moderno di questa Collection HD. La storia toccante e ad un comparto online Co-op  e competitivo, danno al camminatore della pace un forte carattere.
Tutto inizia nella Costa Rica del 1974 dove si riprenderà il controllo di Naked Snake, ormai universalmente conosciuto come Big Boss, impegnato in una missione per scongiurare l’ennesimo pericolo atomico dell’epoca.

Analizzando il titolo da un punto di vista del sistema di gioco, Metal Gear Solid: Peace Walker è l’episodio più moderno e particolare: grazie al doppio analogico dei pad Xbox360 e PS3, i controlli sono saranno estremamente flessibili, e non saranno molto diversi da quelli di un moderno sparatutto in terza persona o del più conosciuto Metal Gear Solid 4.

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Per quanto il comparto tecnico sia limitato, il lavoro svolto dalla Kojima Productions riesce a non sfigurare nemmeno su un TV da 40 pollici, nonostante c’è da notare come il titolo mostri una certa povertà nelle textures ambientali, e alcuni limitazioni imposte nella fisica e nelle compenetrazioni tra i corpi, il tutto dovuto dai limiti “hardware” della PSP.
Da notare però che la scelta di usare fumetti animati in sostituzione delle più classiche “cut-scene” contribuiscono a mascherare le limitazioni tecnologiche.
Ottimo lavoro per quanto riguarda le musiche e il doppiaggio le quali risultano sempre di altissimo livello.

Metal Gear Solid 3: Snake Eater

Metal Gear Solid 3: Snake Eater, a detta di molti giocatori è il capitolo più bello dell’intera serie di Snke. Nei panni di John Senzanome vivrete le vicende che hanno portato alla nascita del leggendario Big Boss. Nella timeline della saga Metal Gear Solid 3: Snake Eater è il primo capitolo, in quanto è ambientato nel 1964, nonostante sia giunto nei negozi a cavallo del 2005. La versione qui riproposta è quella conosciuta come Subsistence, nella quale Kojima elimina per la prima volta e in modo definitivo la tanto odiata telecamera fissa per dare al giocatore la libertà di muovere la visuale come piace, elemento fondamentale per l’intera fruibilità del titolo e netto cambiamento che va a migliorare il gameplay ambientato per la prima volta in ampi spazi aperti.

Nel mezzo della Guerra Fredda, Naked Snake è incaricato di recuperare il Dottor Sokolov, tenuto prigioniero all’interno in una fabbrica nel territorio Russo. Ovviamente le cose non andranno come si spera e da questa missione partirà una vicenda piena di emozioni, nella quale conosceremo l’origine di alcuni personaggi storici tra cui Ocelot, si avrà modo di combattere una delle battaglie più originali della saga e memorabili degli ultimi anni (lo scontro con The End è un esempio grandioso), ma soprattutto il giocatore verrà messo di fronte all’inutilità dell’ennesimo conflitto bellico, allo scontro tra la propria morale, il dovere e l’amore.

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Analizzando il titolo dal punto di vista del gameplay, questo è il capitolo più complesso della saga, per via della necessità di alimentarsi a intervalli regolari per curare le ferite in modo da sopravvivere, e soprattutto per l’introduzione del mimetismo, che sarebbe in seguito diventato fondamentale per le meccaniche stealth della serie. Gli sviluppatori, fedeli alla missione di offrire una riedizione in alta definizione, non hanno fatto nulla per stemperare la rigidità dei controlli, purtroppo alcuni difetti legati alla telecamera o alcune limitazioni nella fruibilità del gameplay sono ancora presenti, si sono semplicemente limitati a rifinire il motore grafico che ora grazie al Full HD e alla stabilità del framerate risulta perfetto in tutto il suo splendore.

Metal Gear Solid 3: Snake Eater è un capitolo che esalta per alcune scelte registiche, proponendo esagerate evoluzioni, ponendo in primo piano un design e una caratterizzazione dei personaggi maggiore rispetto al passato, senza considerare il lato sonoro “epico” il quale grazie alle musiche di Harry Gregson-Williams e ad attori come David Hayter è praticamente immortale, anzi, in questa riedizione mostra un deciso miglioramento grazie alle nuove codifiche digitali tecnologiche. Scesi a patti con i controlli un pò legnosi e con la perdita della componente online presente su Playstation 2, quello che resta di Snake Eater è una delle migliori esperienze videoludiche di sempre, da giocare e rigiocare.

Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty

Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty è l”episodio più controverso della saga di Snake, per via “dell’inganno” che Kojima tira ai suoi utenti inserendo per la prima volta Raiden. Solid Snake, l’eroe della serie, il personaggio più amato da tutti i giocatori, compare solo nel prologo iniziale dalla durata di 60-70 minuti per comparire nuovamente verso la fine del gioco, lasciando cosi il campo a Raiden, impacciato bishounen biondo, completamente diverso dal freddo e implacabile Solid Snake.

Nonostante questa “sorpresa” dell’epoca, narrativamente Metal Gear Solid 2 è un episodio con carattere (anche se la trama inizialmente può sembrare molto confusionaria e necessita di alcune ore e ore di gioco per essere conclusa degnamente col “capitolo finale”). Metal Gear Solid 2 a differenza degli altri titoli presenta avversari memorabili, cut-scene spettacolari e un protagonista che lentamente svela le sue qualità, fino a diventare la macchina da guerra vista nel quarto episodio, e che interpreteremo nel prossimo capitolo “Rising”.

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Giocato nel 2012 Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty dimostra di essere comunque l’episodio invecchiato peggio, forse per via della telecamera fissa e di un gameplay troppo rigido per essere amato incondizionatamente. Soprattutto se si considera le routine comportamentali degli avversari e di alcune scelte di design, le quali sottolineano ancor di più l’età del gioco.
Metal Gear Solid 2, rimane nella storia videoludica con i suoi interminabili dialoghi, i personaggi fuori dagli schemi e alcune scelte discutibili, ma risulta all’interno della collection l’episodio più folle, originale e personale di tutta l’intera saga.

Commento finale

Metal Gear Solid HD Collection è un’opera perfetta che tutti i videogiocatori dovrebbero possedere nella propria collezione, in quanto racchiude al suo interno tre capitoli di una delle saghe più amate nella storia videoludica. Nonostante all’appello manchi l’immortale capitolo: Metal Gear Solid; avrete la possibilità di emozionarvi nuovamente con Metal Gear Solid 3: Snake Eater, di riscoprire Metal Gear Solid: Peace Walker prima uscito solo su PSP e avere la possibilità di rigiocare Metal Gear 2: Sons of Liberty l’episodio più chiacchierato di tutti i capitoli della saga. Nonostante il prezzo leggermente più alto rispetto alle altre Collection HD, l’enorme offerta ludica che quest’opera propone e l’importanza storica dei giochi proposti, sono motivi più che sufficienti per spingere ogni giocatore a possedere questa Collection in alta definizione.



PRO


CONTRO

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