Nuovo gameplay, stessa formula
Sfruttando i canonici pulsalti e stick che simulano il pad alla mano, FIFA Football risente della mancanza dei dorsali L2 e R2, riproposti sotto forma di click dai dorsali L e R a seconda della diversa velocità di pressione. Il gameplay è praticamente identico, stesse movenze, stesse animazioni fluide dei calciatori, inquadrature, esultanze. Insomma è la rappresentazione portatile di quella casalinga. Permane un senso di gestione abbozzata del Impact Engine, inserito in FIFA 12 ma non integrato perfettamente in questo capitolo, dove appaiono di tanto in tanto collisioni poco veritiere soprattutto durante le esultanze. Così come l’atteggiamento difensivo è molto meno reattivo nel disporsi in base alle nostre scelte tattiche per cui necessita molta pratica per imparare a gestire queste fasi con un certo anticipo.
Lo stick analogico sinistro muove il giocatore in campo, mentre quello destro gli fornisce l’allungo della palla nella direzione scelta. I pulsanti del pad restano invariati mentre i dorsali L e R servono rispettivamente a sezionare il giocatore con un semplice click oppure tenendolo premuto attiva la funzione finte, mentre l’altro dorsale serve a correre.
Le frecce direzionali modificano l’atteggiamento della squadra. Destra e sinistra per passare da uno schieramento equilibrato ad uno Ultra offensivo o Ultra Difensivo, mentre su e giù per passare alle tattiche di reazione della squadra, come il contropiede, fuorigioco, ecc.
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La novità è ovviamente nell’uso del touch screen. Quello anteriore serve ad esempio ad indicare il passaggio verso un giocatore o filtrante mentre neli calci d’angolo o di punizione basta disegnare la traettoria che questa viene riprodotta subito dopo. Il touch posteriore invece ha una doppia funzione. La prima è quella di simulare direzione e potenza del tiro. Basta poggiare il dito in uno dei punti del retro console come se fosse la rete avversaria e inbase al tempo di pressione decidere la potenza di tiro. Mentre in fase difensiva poggiando entrambe le dita si crea una pressione difensiva con altri giocatori.
Graficamente il titolo mostra un impatto visivo degno della serie nota su PS3 e 360. Ad un occhio più attento si scopre un manto erboso piatto, un livello di dettaglio diminuito su alcune parti dello stadio e sulla qualità delle texture dei giocatori nei primi piani. Mancano alcuni effetti luce dinamici rimpiazzati da tonalità di colore che simulano i bagliori dei riflettori e così via.Non mancano gli effetti metereologici, con tanto di partite su campo disastrato per la pioggia o addirittura innevato.
Comparto audio nella norma, con stessi effetti e commento audio del duo Caressa – Bergomi, anche se la tracklist, che ha da sempre contraddistinto la serie, qui è proporsta in versione mini. Per il resto è un gran bel vedere e sentire, ma soprattutto giocare.
