Un primo sguardo a questo promettente First Person Shooter.
Nel corso di questo 2012, ricco di grandi importanti novità nell’industria videoludica con inaspettati ritorni e uscite prossime di nuove console, alcuni titoli rischiano di passare in secondo piano, forse un pò occultati dalla marea di informazioni che ogni giorno si deve metabolizzare dalla rete. Uno tra questi è Far Cry 3, sparatutto in prima persona firmato dalla nota software house Ubisoft, il quale potrebbe non rischiare questa sorte per alcuni motivi. Annunciato diversi mesi fa, è ricomparso a rivendicare di prepotenza tutta l’attenzione degli utenti.
Del resto, stiamo parlando un brand che ha sempre saputo smuovere le acque. Questo atteso terzo episodio non sembra da meno: il grande impatto visivo, la libertà di interpretazione e le vaste e suggestive ambientazioni sono le caratteristiche che hanno permesso a rendere unica la serie e tornano in grande stile con questo nuovo capitolo, ma c’è molto di più: il prodotto si allontana da alcune scomode dinamiche di gioco, che erano presenti in Far Cry 2, il tutto per abbracciare un gameplay vario, più immediato, dal ritmo serrato e sempre elevato. Sarà la mossa giusta?
Un ambiente tropicale bello e ostile
L’ambientazione di Far Cry 3, ricorda sotto diversi aspetti quella del capostipite, una splendida isola tropicale dove il nostro protagonista sta vivendo una bellissima vacanza con i propri amici: niente conflitti politici, niente soldati addestrati ad uccidere. Jason Brody (personaggio principale) è un ragazzo come tanti altri pronto a vivere la sua avventura personale. Ma sfortunatamente si ritroverà coinvolto in avvenimenti più grandi di lui, tentando di sopravvivere, e sperimentando tutto ciò che può fare un essere umano spinto ai limiti e braccato senza tregua.
Le nuove sezioni di gioco presentate da Ubisoft, trasportano il giocatore a confrontarsi soprattutto con l’antagonista principale, un mercenario psicopatico di nome Vaas che lo teneva prigioniero e dal quale, dopo essere miracolosamente riuscito a fuggire da un relitto, cerca di scappare e al tempo stesso di vendicarsi per la morte dei suoi amici. Riesce a trovare e a chiedere aiuto ad un misterioso medico, il dottor Earnhardt, che deve affrettarsi a curare le numerose ferite riportate dal protagonista durante la sua fuga repentina. Nello spietato mondo di Far Cry 3, nulla si fa per nulla e anche il più semplice personaggio e amico può essere un nemico o uno psicopatico. Infatti il bizzarro dottore si rivelerà nel corso di alcune sequenze, per quello che è veramente, ossia un drogato della peggior specie, una persona avida di testare sempre nuove sostanze, ma unica via di salvezza dal suo inferno personale. Dimostratosi non differente dall’assurda follia che pervade l’isola, Earnhardt chiede a Jason di recuperargli dei funghi in alcune caverne sottomarine nelle vicinanze, in cambio dell’aiuto necessario per tentare di salvare la fanciulla ancora prigioniera e fuggire via per sempre da quell’isola maledetta.
Da queste sequenze, Far Cry 3 abbandona in parte la struttura dei precedenti capitoli e si rivela un titolo decisamente particolare e innovativo. Infatti nelle prime sequenze Jason non si comporterà da “soldato” ma da avventuriero, vagando per la foresta prestando attenzione ai pericoli che la natura gli riserva, queste sezioni più tranquille vanno ad affiancare le azioni che si andranno ad incontrare in questo FPS. In Far Cry 3, Brody sarà costretto ad arrampicarsi, correre e saltare in una serie apparentemente infinita di cunicoli e grotte dai colori surreali in contrasto con la natura selvaggia di flora e fauna. Una deviazione dal gameplay classico che farà contenti tutti quelli che si oppongono all’eccessiva standardizzazione ultimamente riscontrata in alcuni esponenti del genere First Person Shooter.
Tutto ciò che compone l’ambientazione è parte integrante del gioco apparendo in questo nuovo capitolo come uno dei protagonisti dell’avventura. Persino la fauna locale potrà rivelarsi in alcuni casi un serio pericolo; basti pensare agli squali che popolano le cristalline acque dell’isola, ai predatori della giungla che non esiteranno a fare di voi, povero turista spaurito, la loro preda preferita. Jason, sarà in grado di utilizzare ciò che offre l’ambiente naturale circostante a suo vantaggio, cacciando piccoli o grandi animali, piazzare trappole, fare imboscate, grazie ad un’interazione con l’ambiente davvero fenomenale sfruttando cosi ogni situazione di gioco. Questa enorme interazione permetterà al giocatore di affrontare in tanti modi diversi l’avventura! Le armi non saranno più sensibili alla usura (le quali hanno tanto fatto discutere nel secondo capitolo), ma saranno semplici bocche da fuoco con le quali far fuori plotoni di nemici. La volontà del team di sviluppo è quella di offrire in questo senso un approccio decisamente realistico.
Sfide multigiocatore
Far Cry 3 affianca, alla corposa modalità single player, una modalità multigiocatore altrettanto interessante. Negli ultimi giorni, Ubisoft ne ha presentato alcune caratteristiche che saranno inserite all’interno del titolo, un mix di vecchio e nuovo. La prima delle due varianti presenti sarà Domination, ricorda vagamente la classica Conquista vista per esempio sui titoli sviluppati dalla svedese DICE, nella quale i giocatori saranno impegnati in due squadre con l’obiettivo diconquistare tre punti chiave segnalati sull’HUD sulla mappa. La scarsa quantità di quest’ultimi e le dimensioni ridotte delle mappe garantiscono frenesia e una totale assenza di tempi morti capaci di mantenere il giocatore incollato allo schermo per tutta la durata del match. La seconda variante sarà Firestorm, che risulta invece leggermente diversa in quanto essa si propone infatti come un misto tra Corsa e Conquista, dove i giocatori dovranno puntare alle riserve di benzina nemiche per incendiarle e provocare spettacolari esplosioni, gestite ottimamente dal Dunia Engine, motore grafico già visto nel precedente capitolo che garantisce un ottimo rendering delle fiamme.
Da notare come i ragazzi di Ubisoft abbiano sviluppato un titolo in grado di unire diversi elementi (anche non originali) ed amalgamarli perfettamente tra loro. Infatti all’interno del titolo si troverà l’immancabile “killcam”, che come di consueto, permetterà di vedere come il nemico è riuscito ad ucciderci e la traiettoria dei suoi ultimi proiettili; fattore che sicuramente aiuterà ancora una volta a dare quello spirito di teamwork ed essere vendicativi in breve tempo.
Simpatica sarà l’introduzione di una vera e propria cutscene che sarà posta alla fine della competizione nella quale i protagonisti saranno il top scorer della squadra perdente e quello della squadra vincente, più qualche altro membro. Durante questa scena sarà possibile sbeffeggiare il vinto, che si troverà prostrato a terra, disarmato e con gli arti legati, e decidere quale sorte lo attende: si potrà infatti infliggere il colpo di grazia secondo una delle tante varianti che saranno disponibili nella versione finale del titolo o liberarlo e lasciarlo andare.
Commento finale
Far Cry 3 è un titolo decisamente particolare in grado di proporre un’avventura singolo giocatore intensa molto ricca e varia, caratterizzata da molteplici aspetti, accompagnata da un’offerta multigiocatore in grado di intrattenere per ore e ore gli amanti degli FPS su console e PC. Le varie caratteristiche introdotte e rinnovate consentono al titolo di aumentare notevolmente la propria bontà, e gli elementi mutuati dai capitoli precedenti, permetteranno al titolo di essere parecchio longevo. La data di uscita è ancora lontana ma Ubisoft è sulla retta via per sfornare un vero capolavoro! speriamo solo riesca a non deludere le aspettative.
Certezze
– free-roaming con elementi dinamici
– storia interessante con molte ore di gioco previste
– multiplayer alternativo
Paure
– sperando di non perdersi
– potrebbe subentrare la noia
– dov’è finito l’editor di mappe?
{hwdvideoshare}id=3748|width=640|height=354{/hwdvideoshare}
{vsig}games/multi/FarCry3/20120216{/vsig}