Provato il nuovo titolo di corse automobilistiche dedicato al cavallino rampante di Maranello.
Ci sono videogiochi commerciali, fatti per vendere e intrattenere il grande pubblico, e ci sono i giochi di nicchia, quei prodotti che definiremmo “per pochi”. E poi c’è chi, come i ragazzi di Slighty Mad Studios, cerca una via di mezzo.
Questo è ciò che si potrebbe pensare assistendo all’anteprima del loro imminente lavoro, Test Drive: Ferrari Racing Legends.
I simulatori di guida, si sa, non sono per tutti ma il marchio Ferrari è un forte richiamo per gli appassionati della casa di Maranello e delle auto sportive in generale. Ad ogni modo procediamo con calma.
Giovedì 12 aprile mi è stata data l’opportunità di assistere alla preview dell’ultimo titolo della grande saga di Test Drive in quel di Milano, in un locale della splendida Piazza Castello. Ci troviamo di fronte ad un titolo interessante, anche perchè la casa automobilistica ha molto da raccontare e gli sviluppatori, come saprete, sono gli stessi di Need for Speed: Shift e Shift 2.
Ci troviamo di fronte ad un titolo interessante, anche perchè la casa automobilistica ha molto da raccontare e gli sviluppatori, come saprete, sono gli stessi di Need for Speed: Shift e Shift 2. Anche i numeri sono degni di attenzione: il titolo ricoprirà oltre 60 anni di storia Ferrari, partendo dalla 125 S del 1947 per arrivare alla 150° Italia del 2011.
Avremo modo di testare una tipologia di guida gran turismo, formula 1 e rally su 39 circuiti differenti tra cui il Mugello, Imola, Monza, Nurburgring, Silverstone e tanti altri, molti dei quali vedremo anche in diverse epoche. 51 le vetture che potremo pilotare oltre la sopracitata 125 S (1947) e sono: 166 Inter (1948), 212 Export Spider Vignale (1951), 250 Testa Rossa (1957), 250 California (1957), 250 GTO (1962), 275 GTB (1964), 330 P4 Berlinetta (1967), Dino 246 GTS (1972), 365 GTB4 (1968), 365 GTS4 (1969), 308 GTS (1977), 308 GTB Quattrovalvole (1982), 288 GTO (1984), F40 (1987), F40 Competizione (1989), 512 BB (1976), Testarossa (1984), 512 TR (1991), 348 Spider (1993), F355 GTS (1994), F355 Spider (1995), F355 Challenge (1995), F333 SP (1994), F50 (1996), F50 GT (1997), 360 Spider (2000), Challenge Stradale (2003), 550 Barchetta Pininfarina (2000), 575M Maranello (2002), Enzo Ferrari (2002), FXX (2005), 612 Scaglietti (2004), 599 GTB Fiorano (2006), F430 (2004), F430 Spider (2005), 430 Scuderia (2007), F430 Challenge (2006), 125 S Sport (1947), 312 F1-67 (1967), 312 B3-74 (1974), 312 T4 (1979), 126 C2 (1982), F1-87 (1987), F1-90 (1990), 248 F1 (2006), F2007 (2007), F2008 (2008), 458 Italia (2009), California (2009), ed infine la 150° Italia (2011).
Ecco alcune immagini:
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Sotto il cofano
Andando più sul tecnico potremmo dire che la grafica è sufficentemente convincente da far immergere il guidatore. Poligoni e texture sono di buona fattura, anche se meriterebbero un’ultima limata prima dell’uscita del titolo, mentre le auto in sè e per sè sono state riprodotte con fedeltà notevole. La fisica è discreta, permettendo ai piloti più duri di sentire quanto fosse dura domare questi bolidi, ma anche qui si rende necessaria un’opera di rifinitura, se non altro per evitare di vedere le auto salire l’una sull’altra in caso di grossi incidenti. A proposito di incidenti, un plauso va fatto alla resa visiva dei danni, con ammaccature, vetri incrinati e piccole parti che saltano via in seguito a forti collisioni. Tuttavia questo non vuol dire che se andiamo a 200km/h contro un muro la nostra Ferrari si accartocci su sè stessa: l’esperienza sarebbe a dir poco frustrante.
La visuale oscilla durante la guida per immergere il giocatore proprio come il team ha già saputo abituarci con i capitoli di Need for Speed: Shift e Shift 2 Unleashed.
Avremo a disposizione tre modalità di gioco: campagna (in cui seguiremo la storia delle vetture Ferrari), gara veloce (dove potremo scegliere un’auto sbloccata dalla modalità campagna e un circuito su cui correre) e una modalità online a 8 giocatori (di cui, purtroppo, poco si sa). Come detto all’inizio, il titolo presenta un’impostazione prevalentemente simulativa: le uniche cose che potremo cambiare di un veicolo sono il colore e le eventuali livree degli sponsor. Non ci saranno, quindi, parti da modificare o “power-up” da usare in pista, ma solo la nostra abilità e l’asfalto sul quale correremo.
Ad aumentare l’esperienza simulativa è il fatto che in modalità campagna dovremo tenere ben d’occhio il livello del serbatoio di benzina, rendendo quindi neccessaria una fermata ai box se questo fosse troppo basso.
All’evento era anche presente Andrew David Tudor (conosciuto come Andy Tudor), creative director di Slighty Mad Studios, il quale è stato così generoso da scambiare due chiacchiere col sottoscritto.
4news.it: Ciao, Andy! Innanzitutto volevo congratularmi con te per il lavoro svolto. Ma dimmi, avremo modo di vedere anche capitoli di Test Drive dedicati ad altre case automobilistiche quali Lamborghini o Bugatti?
Andy: Guarda, purtroppo non posso dire nulla in merito ai futuri capitoli del nostro brand.
4news.it: Quanto mistero! Ci sono molti giochi di corse in circolazione. Non temete la concorrenza?
Andy: Beh, in verità diverse case sviluppatrici di giochi di corse hanno chiuso. Inoltre non si prevede uno “Split Second 2” o un “Blur 2”. C’è anche da dire che il brand di Test Drive è in giro da parecchio, questo è il suo ventesimo episodio. Ciò che attira di questo brand è la sensazione che ti da quando giri su quattro ruote, le auto esotiche, i luoghi altrettanto esotici. E Ferrari è il marchio perfetto per continuare la serie. Cioè, quando chiedi qual’è il genere di auto che preferiresti, la prima che ti viene in mente è proprio la Ferrari. Anche perchè quasi ogni anno produce un’auto più potente e veloce della precedente! Trovo che Test Drive e Ferrari siano un mix perfetto. Quindi no, non credo si debba seriamente temere la competizione in questo ambito.
4news.it: Dimmi le ragioni che dovrebbero portare un fan della casa di Maranello ad apprezzare il vostro titolo.
Andy: Noi portiamo un grande rispetto nei confronti di questo marchio. E’ stata quindi per noi una grande opportunità lavorarci su. Questo titolo sarà una vera e propria celebrazione della Ferrari, della sua storia.
4news.it: Nel gioco ci saranno sia auto storiche che moderne. Lo stile di guida cambierà dall’una all’altra?
Andy: Va detto che la manovrabilità e la fisica varieranno non solo tra vecchio e moderno, ma proprio da un’auto all’altra. Tale diversità permetterà anche di soddisfare i gusti di tutti. Io, per esempio, prediligo le auto un po’ di più classiche perchè sono cresciuto in quegli anni ma ognuno troverà il tipo di auto più di suo gradimento. Nella modalità campagna, se uno predilige la prima epoca d’oro di Ferrari potrà correre solo in quel periodo, e così può essere con l’epoca moderna, in base alle scelte di ognuno.
4news.it: Un’ultima domanda, Andy. Sono previsti contenuti scaricabili?
Andy: Al momento no. Ma in futuro non saprei dire.
E con questo ringraziamo il buon Andy Tudor e tiriamo le somme.
Commento finale
Ci troviamo davanti ad un buon prodotto, un simulatore di guida dal marchio davvero prestigioso. E non mi riferisco solo alla Ferrari, ma allo stesso brand di Test Drive. Sarà solo necessario fare qualche piccola modifica alla fisica, ma i ragazzi di SLighty Mad Studios hanno ancora tempo prima dell’uscita. Consigliamo dunque di tenere d’occhio tale titolo a coloro che apprezzano le simulazioni e ai fan della casa del cavallino rampante, nonchè agli amanti delle auto in generale.
Chi cerca un approccio più arcade, tuttavia, potrebbe avere qualche difficoltà ad apprezzare il gioco.
Ricordiamo che Test Drive: Ferrari Racing Legends sarà nei negozi l’8 giugno per Xbox 360, Playstation 3 e PC, distribuito da BigBen Interactive.
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