Il ritorno del Demone più famoso della storia degli RPG.
Se Doom è stato il primo dei giochi a sfruttare le funzionalità della rete Diablo è stato sicuramente il primo gioco a insegnare ai giocatori come cooperare senza spararsi addosso. L’ ARPG della Blizzard proposeai giocatori di tutto il mondo, anche prima di Ultima Online, un nuovo modo di sfruttare le, allora lentissime, connessioni internet dell’epoca creando le prime comunity che non si limitavano a scambiarsi trucchi, strategie e consigli ma che giocavano assieme lo stesso gioco in tempo reale.
Certo non erano tutte rose e fiori, purtroppo la scelta di Blizzard li lasciare i dati del PG di ogni giocatore in locale e non su un server remoto permise il fiorire di editor che modificavano statistiche ed equipaggiamento rendendo i personaggi quasi invulnerabili. Origin, che invece con U.O. aveva optato per un mondo online persistente con PG residenti sui server affossò Diablo… almeno fino al secondo capitolo che Blizzard lanciò pochi anni dopo correggendo in particolare tutti gli errori concettuali della modalità online.
Malgrado questo, Diablo rimase (anche se i rumors su un cambio di paradigma non mancano nemmeno ora) un gioco cooperativo e non un vero MMORPG… Ma fu comunque la base su cui poi venne costruito WOW. Nonostante la trama lineare e le scelte grafiche poco aggressive la Blizzard ha consegnato i 2 capitoli precedenti alla storia e adesso il terzo, e forse ultimo, capitolo della saga raggiungerà gli scaffali dei negozi prima delle vacanze estive.
La fine del secondo capitolo (riferendosi anche all’espansione che permetteva il combattimento contr l’ultimo Demone) vedeva gli Eroi trionfanti su Diablo, ancora non del tutto in piena forma, e sugli altri demoni maggiori e la pace sembrava ristabilita. Adesso però qualcosa torna a turbare l’ordine… e tutto inizia con una stella cadente.
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Impatto con il terzo capitolo!
Nella beta distribuita da Blizzard abbiamo avuto modo di giocare parte del primo capitolo avendo accesso a tutte le classi che saranno disponibili nella final release. Abbiamo disponibili: Warrior (melee), Wizard (caster), Witch Doctor (summoner), Monk (rogue) e Demon Hunter (ranged DPS). Ogni classe ha le sue specifiche caratteristiche non tutte scontate come appare dale descrizioni. Ad esempio il Witch Doctor non si limita a evocare Golem o creature di fantasia ma può disporre di eserciti da incubo formati da insetti, non morti e altre simpatiche creature dell’oscurità. La trama principale resta unica per tutte le classi anche se, anche se la cosa non è stata confermata in via ufficiale, ci saranno quest secondarie uniche per ogni classe che non saranno indispensabili per l’endgame ma daranno accesso a items di particolare utilità.
Da un punto di vista estetico il nuovo Diablo non presenta caratteristiche degne di nota. Ha una pulitissima e dettagliata grafica che sfrutta più che bene la particolare visuale ibrida 3D/isometrica che gli svluppatori hanno scelto per offrire un connubio tra l’impianto visivo dei primi due capitoli e le migliorie tecniche emerse nel corso degli anni. Non ha caso le caratteristiche minime e consigliate per questo titolo restano ben al di sotto di quelle di un PC entry level attuale. Le animazioni sono migliorate di molto dall’inizio della beta perdendo la legnosità e la “scattevolezza” che mi avevano fatto storcere il naso nelle prime versioni distribuite ai tester Probabilmente c’è ancora qualche correzione da apportare al movimento dato che spesso il PG tende a tornare indietro di qualche passo generando un curioso effetto di lag anche nella versione offline del gioco. I colori sono molto nitidi e gli sprite degli NPC e dei mostri sono molto curati anche se spesso troppo piccoli per apprezzare appieno i dettagli
Apprezzabile il sonoro che si limita ad evolvere i temi musicali degli episodi precedenti portandoli verso una sonorità più profonda e piena senza però tradire i temi portanti della serie Eccellente il parlato (in sola lingua inglese) ed i rumori di fondo. Un po’ meno convincente l’audio degli NPC che pare, ad oggi, poco vario e sin troppo ripetitivo.
La giocabilità è però a livelli altissimi… Sono presenti tutti quegli elementi che hanno reso questa serie di ARPG una delle più amate della storia ma migliorate grazie al balzo in avanti che il gaming per PC ha compiuto nel corso degli anni. Evidentemente Blizzard ha preferito migliorare le combinazioni mouse-tastiera in modo che tutte le azioni siano eseguibili con il minimo numero di movimenti possibili. Anche combinazioni complesse possono essere seguite molto velocemente lasciando al giocatore più tempo per riflettere sulle strategie migliori da applicare nei vari combattimenti. I combattimenti contro gruppi di mostri sono, infatti, evidentemente pensati per essere affrontati con una particolare cura per l’approccio iniziale visto che le cariche “alla cieca” si risolvono quasi immancabilmente nella rapida morte del proprio PG.
Commento finale
Concludendo la prova della beta promette ai futuri giocatori di Diablo 3 una esperienza degna delle aspettative che in questi anni si sono addensate sul titolo Blizzard. Nonostante i non pochi problemi iniziali, gli sviluppatori si sono spaccati la schiena ed hanno fugato tutti i dubbi che volevano questo episodio della serie come una sorta di “figlio minore” partorito solo per ammansire la fanbase orami certa che il futuro della Blizzard sarebbe stato solo WOW e Starcraft. Resta l’incognita del multiplayer e della impossibilità di creare missioni personalizzate che limita le potenzialità alle sole missioni disponibili anche in single player.
Certezze
– Non tradirà le aspettative
– Tecnicamente buono
Perplessità
– Incognita multiplayer
– Editor missioni personalizzate che potrebbe essere solo in single player
Il titolo debutta il 15 Maggio 2012 su piattaforma Personal Computer. Non perdete l’appuntamento speciale con gli eventi organizzati da Blizzard in Italia per il lancio del gioco, consultate la lista a questo indirizzo.
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