Recensione Prototype 2


New York Zero

Manhattan è divenuta una zona nella quale si è sparsa una nuova epidemia denominata Blacklight. Oltre al virus vivente di Alex Mercer, le autorità invitano i cittadini a stare attenti poiché questa nuova forma di infezione genera ancora più vittime. L’intera penisola viene circoscritta e ribattezzata New York Zero.

Ma quando Heller incontra Mercer, non può fare altro che scagliarsi contro invocando vendetta, terminando la sua estenuante caccia in lago di sangue sotto i colpi del protagonista del primo capitolo. Alex Mercer non lo uccide del tutto, gli inietta il suo virus.

Proprio quando sembra che la Blackwatch possa salvare Heller, il sergente viene sacrificato per insabbiare tutto il progetto. Ma conscio di avere una nuova capacità fisica, il nostro protagonista riesce con schivate e colpi a liberarsi dalla sua tomba annunciata e incontra Mercer dal quale scopre nuove informazioni che sconvolgono quello in cui crede.

prototype-2_potenziamenti

La formula di narrare la storia con una serie di scene di intermezzo in stile cinematografico, arrichiscono e alimentano dove aveva fallito un pò il primo capitolo. La loro introduzione spezza un pò il gameplay basato essenzialmente sull’uso dei poteri. Saltare in modo incredibile, spostare mezzi e lottare con una forza inaudita, mutare la propria forma per mescolarsi tra la folla e il nemico, sono riproposti allo stesso modo, ma la novità di inserire un HUD più rapido e una combinazione di mosse più libere, permette al giocatore di lasciarsi andare a lottare, come meglio crede, contro gli avversari. Scoprire nuove e interessanti modalità di lotta oppure potenziare le abilità tramite i punti esperienza accumulati, diventa il fulcro principale.

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