Una fiaba riuscita a metà.
Versione testata Xbox 360.
Dopo la recente defezione di Peter Molyneux, il team britannico Lionhead Studios torna in pista portando nell’universo Xbox Live Arcade uno dei brand più famosi per la console ammiraglia Microsoft: Fable.
Vediamo assieme se questa scelta si è rivelata vincente o meno.
Ecco a voi la recensione di Fable: Heroes.
4 pupazzi e un mondo da salvare
Avviando Fable Heroes verremo catapultati in un hack and slash a scorrimento, dove lo scopo principale sarà quello di terminare ogni livello presente sulla mappa di gioco collezionando il maggior numero possibile di monete e sconfiggendo il boss a guardia di fine stage. All’inizio del gioco ci verrà chiesto di impersonare un pupazzo, su una scelta di dodici totali (4 disponibili sin da subito, 8 da sbloccare), che rappresentano i protagonisti tanto cari agli amanti della saga di Fable, l’Eroe, Hammer, Garth, Lucien e altri. Una volta scelto il nostro personaggio, sarà la volta di attraversare la mappa del mondo, formata da diversi tasselli che rappresentano gli stages di gioco. Ognuno di questi è un tributo ai fantastici mondi che abbiamo già avuto modo di visitare negli altri episodi di questa favola. Che si tratti di Bowerstone, Mistpeak, Aurora o altri paesaggi facenti parte di Albion. Non potevano mancare i cattivi di turno, anch’essi pescati dai capitoli passati di Fable: Hobbe, Balverini, Piagati e molti altri nemici che abbiamo avuto modo di conoscere torneranno a metterci i bastoni tra le ruote.
Le meccaniche di gioco sono alquanto semplici; con un tasto si esegue l’attacco veloce ma debole, un altro è dedicato all’attacco “fiorente”, più potente ma che necessita di un maggior tempo d’esecuzione, lasciandoci temporaneamente indifesi. L’attacco di zona, che richiede il sacrificio di un cuore vitale è utile per sbarazzarsi di più nemici contemporaneamente, mentre il tasto B serve per rotolare via dalle situazioni più affollate e pericolose. Disseminati lungo i livelli di gioco vi saranno i soliti nemici da sconfiggere che rilasceranno monete d’oro, ottenibili anche da elementi distruttibili dello scenario. Alcuni forzieri presenti nei livelli di gioco conferiranno ai protagonisti dei potenziamenti o dei malus diversi tra loro; che siano l’invisibilità, la supervelocità, rallentare il tempo e altri, serviranno a movimentare l’azione di gioco. Giunti alla fine dello stage vi sarà un bivio, che permetterà di affrontare il boss di fine livello oppure uno dei tanti mini giochi presenti, delle vere e proprie sfide per fare incetta di monete. La sensazione di sfida giocando anche da soli è evidente nella corsa all’oro che si scatena. Che si giochi con altri tre amici umani o con tre personaggi controllati dalla CPU, la nostra sete di luccicanti monete avrà il sopravvento sulla collaborazione per giungere illesi alla fine del gioco.
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Monete e dadi
Finito il livello si aprirà la schermata potenziamento personaggio, un gioco da tavolo stile “Gioco dell’Oca”, dal funzionamento semplice: in base ai denari ottenuti nel livello precedente verremo premiati con uno o più lanci di dado; ogni casella del tabellone offrirà al giocatore diverse abilità da sbloccare, o nuovi pupazzi da collezionare per poi essere usati nel gioco. Le varie skill acquisite variano dal potenziamento dell’attacco fisico, alla velocità, al maggior danno procurato ad alcune tipologie di avversari e tanti altri. Una spruzzatina di stile Rpg che non fa mai male.
Non è tutto oro quello che luccica
Purtroppo nel corso delle partite effettuate vi renderete conto che questi potenziamenti rimangono un po’ fini a sé stessi, in quanto per superare i vari livelli del gioco basterà un furioso button smashing del tasto dedicato all’attacco veloce, senza quindi bisogno di ricorrere alle mosse fiorenti o all’attacco speciale di zona o nemmeno di rotolare via dai combattimenti. Inoltre, come se non bastasse questo difetto abbastanza grave nel gameplay, è impossibile non notare un caos, una confusione totale in molte battaglie affrontate. In più occasioni perderemo di vista il nostro pupazzo non sapendo nemmeno dove esso si trovi ma continuando a tempestare il povero tasto X per avere la meglio e uscirne indenni. Altro neo che macchia questa produzione è la totale assenza di esplorazione o la mancanza di un qualsivoglia enigma che faccia utilizzare un minimo di materia grigia al giocatore. La difficoltà di gioco è piuttosto bassa, anche se una volta terminata l’avventura è possibile riaffrontare il mondo di Albion in modalità Dark Albion, più impegnativa, ma non di molto. Saranno di fatto necessarie circa cinque o sei ore in singolo per portare a termine Fable Heroes.
Un dipinto in cell shading
Lo stile grafico scelto per rappresentare le terre di Albion è l’azzeccato Cell Shading, grazie al quale i paesaggi sono resi con una cura quasi maniacale, e la telecamera di gioco si muove in maniera coreografica, inquadrando da diverse angolature l’azione di gioco senza mai disturbare il giocatore. Anche il character design dei nemici e dei protagonisti è stato curato in maniera più che buona. Il difetto che si nota principalmente è un fastidioso effetto blurring nel cambio di inquadratura e un frame rate non sempre costante nelle azioni più concitate. Niente da eccepire nel comparto audio, con effetti sonori in linea con la produzione e motivetti musicali scanzonati e che ben presto ci ritroveremo a fischiettare. La giocabilità e la longevità sono direttamente proporzionali al numero di amici che abbiamo al nostro fianco o su Xbox Live. Da soli il gioco riesce a regalare qualche ora di divertimento, ma è in multiplayer che Fable Heroes da il meglio. Purtroppo il netcode non è esente da fenomeni di latenza, quindi consigliamo a tutti di procurarsi tre amici in carne ed ossa ed altrettanti joypad per giocare in locale.
Commento finale
Per concludere, Fable: Heroes risulta divertente e appetibile, grazie anche al prezzo di 800 Microsoft Points richiesto per scaricarlo, ma è palesemente dedicato ai fans più sfegatati (e lobotomizzati) di Fable. Inoltre è impossibile passare sopra ai difetti citati in fase di recensione. Se avete degli amici con cui giocarlo fateci un pensierino, altrimenti provate Castle Crasher, facendo parte della stessa tipologia di gioco ne esce vincitore alla grande.
Voti
Pro
– Stilisticamente ottimo
– In multiplayer vi divertirete
Contro
– Troppo confusionario in molte azioni di gioco
– Decisamente troppo facile, anche da soli
Il titolo è disponibile dal 02 Maggio 2012 su piattaforma Xbox 360 (Xbox Live Arcade).
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