Tecnica
Ci si aspetta molto dai titoli PS Vita, soprattutto devono spiccare per qualità in modo da meritarsi di essere classificati dei veri e propri videogiochi next-gen, quello che Shinobido 2: Revenge of Zen non riesce proprio a fare, proponendosi come un prodotto che appare un ibrido tra PSP e PS Vita, esaltando in modo minimo le qualità e le potenzialità della nuova console portatile Sony.
La gestione poligonale del protagonista e dei personaggi principali è gradevole da vedere composti da un discreto quantitativo poligonale, peccato per le espressioni facciali le quali risulteranno sempre simili per ogni personaggio. Nota negativa va anche riscontrata nei nemici, troppo simili tra loro e diversificati solo dal colore, mentre cambiano, solamente i “boss”, anche se in alcuni missioni iniziali, quelle tutorial, il grassone da assassinare è sempre lo stesso.
Pesante è la scarsa quantità delle ambientazioni che riguardano il “Giappone” le quali sono troppo ripetitive, pur apparendo curate.
Il comparto audio grazie a tracce orientali, immerge il giocatore nell’avventura, così come gli effetti sonori della vegetazione e dei rumori di fondo. Non esiste il parlato in italiano, solo quello originale udibile in alcuni frangenti, mentre per il resto vengono incontro i sottotitoli in italiano.