Almeno finché non sarà raggiunto accordo con il Governo.
Il tavolo di confronto tra Faib, Fegica e Figisc/Anisa, che rappresentano i distributori di carburante, e la Commissione di Garanzia per gli scioperi, nonché il recente incontro tra ministero dello Sviluppo economico con l’Unione petrolifera, non ha sortito l’effetto desiderato, ed il risultato è che lo sciopero è stato confermato e ridotto alle sole giornate del 4 e 5 Agosto 2012.
Le giornate di sabato e domenica che precedono la settimana più calda dell’estate saranno quindi condizionate dalla mancanza di carburante.
L’unico motivo per revocare lo sciopero potrebbe essere un accordo sottoscritto tra le parti in tempi brevi.
Secondo i sindacati questa protesta è scaturita per “accordi collettivi scaduti e non rinnovati, margini tagliati unilateralmente fino al 70%, licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione, rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali, discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione, vendite autostradali totalmente cannibalizzate”.
Nel frattempo la Codacons avverte che non dovranno essere applicati rincari sul prezzo del carburante nei giorni a ridosso dello sciopero, ovvero dal 2 al 3 Agosto 2012 e chiede “il blocco dei listini dei carburanti nelle 48 ore precedenti lo sciopero” e annunciando “l’intenzione di denunciare all’Antitrust chiunque alzerà indebitamente i prezzi solo per speculare sull’esodo e sulla concomitante chiusura dei distributori. Non è, infatti, tollerabile che i benzinai dallo sciopero non solo non ci rimettano nulla ma addirittura ci guadagnino pure”.