Continua il periodo negativo.
Sony ha registrato nuovamente una perdita per il primo quadrimestre di quest’anno (Q1 2013), per un totale di 312 milioni di dollari statunitensi.
La divisione dei videogiochi ha ottenuto scarsi risultati da come si evince dalle schermate, pubblicate in calce all’articolo ed estratte dal report finanziario pubblicato sul sito ufficiale, e ha mostrato il declino in hardware e software.
Le vendite sono state di 1,515.2 miliardi di yen (19,180 milioni di dollari), con un incremento del 1,4% rispetto allo stesso trimestre del precedente esercizio fiscale (“anno su anno”). Tale incremento è dovuto principalmente a un aumento significativo delle vendite.
Sono state ridotte le previsioni di vendita per PSP e PS Vita da 16 milioni a 12 milioni di euro. Era chiaro che per come stanno procedendo le vendite non avrebbero sicuramente centrato l’obiettivo, per cui, considerando le scarse vendite di Vita, questa riduzione previsionale è una mossa logica.
Le spedizioni combinate di PS3 e PS2 hanno prodotto 2,8 milioni di unità per il Q1, che è in diminuzione rispetto ai 3,2 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un miglioramento rispetto al Q4 dell’anno scorso. Non sappiamo quante PS3 hanno spedito questo trimestre per cui non è possibile al momento estrarre il numero di unità solo di PS3. Le previsioni sembrano non colpire PS3 che gode ancora di una line-up invidiabile, anche se, come spesso accade, solo un drastico taglio di prezzo può impennare il trend di vendite. Potrà in questo senso riuscire a incidere la PS3 Super Slim ?
Non ancora confermata, la nuova console PS3 basata su una versione ancora più economica potrebbe approdare nei negozi, secondo voci di corridoio, entro novembre di quest’anno ad un prezzo che si aggira intorno ai 149 euro per la versione più piccola da 16GB di memoria interna di tipo SSD, cioè una memoria più piccola nelle dimensioni ma più veloce del tradizionale HDD.
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Ricordiamo che il rapporto finanziario dell’anno 2012 è stato chiuso in maggiore perdita, salvo la divisione giochi che era riuscita, pur avendo registrato numeri inferiori all’anno precedente, a ottenere risultati positivi.