Recensione LittleBigPlanet PS Vita


La magia del circo

Come falene attratte da una fiamma, la gente di Craftworld è sedotta dalle luci ipnotizzanti di uno strano nuovo pianeta che è apparso nel cosmo. Il corpo celeste sembra avvicinarsi sempre di più, ma anche se i pupazzi di pezza sono abituati a fronteggiare piccole minacce, non immaginano cosa li sta per colpire…

La storia di LittleBigPlanet PS Vita prende forma dalle parole di uno strano personaggio, una sorta di maestro dell’arte circense dall’accento russo.

Egli racconta al giovane Sackboy che il padrone del circo Carnevalia è impazzito dopo aver ascoltato per la prima volta dei “buu” al posto degli applausi. E così, ha trasformato il grande tendone in una fabbrica per trasformare tutto ciò che era bello e divertente in qualcosa di tetro e sconcertante. Una fabbrica degli orrori si potrebbe dire.

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Sackboy deve, con l’aiuto e i consigli del vecchio maestro superare tutti i livelli presenti da La Marionetta, Mondo dell’Assurdo, Città Jackpot, Coaster Valley fino al Palazzo Spettrale per arrivare allo scontro finale. Il mondo magico è formato da cinque principali mini-mondi. Il primo è come sempre utile per apprendere le meccaniche di gioco e imparare ad usarle al meglio nei momenti che lo richiedono. Proseguendo nella storia, sackboy incontra altri personaggi per imparare di più su come superare i livelli. Il tutto è come sempre ben raccontanto, mantenendo inalterata la formula simpatica del pupazzo di pezza in un contesto fantasioso, colorato che mai annoia.

L’unica cosa che si nota rispetto alle versioni PS3 è che la modalità Storia termina in meno tempo, ma resta sicuramente una avventura da provare dall’inizio alla fine.



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