Nel lontano 1898…
Iniziamo subito col dire che lo spunto narrativo del gioco è estremamente interessante, seguendo quindi gli standard moderni di questa tipologia di giochi. Il tutto parte quando un gruppo formato da due ragazzine ed un ragazzino, esplorando una soffitta si ritrova tra le mani il diario di Watson, fide assistente di Sherlock Holmes. Nel diario vi sono narrate tutte le riflessioni, gli spunti e gli stati d’animo provati durante l’indagine svoltasi in quel di Whitechapel di Londra durante l’anno 1898. Il Testamento di Sherlock Holmes non dispone di un vero e proprio tutorial mode, bensì cercherà di introdurci nelle meccaniche di gioco attraverso un piccolo caso che aprirà poi il sipario sul vero e proprio mistero di questa avventura. Il caso in questione vede Holmes intento al ritrovamento di un gioiellò di estremo valore. Come era lecito immaginarsi il nostro super detective non perderà tempo e in “quattro e quattr’otto” si troverà con il prezioso tra le mani. Elementare, Watson… almeno fin qui.
Il giorno seguente al ritrovamento ecco che un giornale diffama il nostro alter ego di aver sostituito la preziosa collana tramite le parole dettate da un freelance. Tale “giornalista” cercherà di mettere in risalto delle piccole stranezze anche sui casi passati di Holmes. Fatto sta che il detective liquida velocemente la questione perché attirato da un altro caso… non vado oltre così da lasciare a voi il gusto di scoprire quest’avvincete trama dove porterà Sherlock Holmes e il dottor Watson. Dal punto di vista narrativo quindi, il gioco è davvero ben curato. La trama oltre ad incuriosire il giocatore riesce nell’intento di essere varia e mai lineare, con vari colpi di scena ben congegnati.
L’aiuto di Watson che descrive davvero minuziosamente gli accadimenti, spesso osservandoli anche da un punto di vista strettamente moralista, è di grande impatto. I due personaggi inoltre hanno uno spessore caratteriale non indifferente, quasi a completarsi. Insomma promosso egregiamente sia per il cast che per il plot narrativo.