Provato il picchiaduro di NetherRealms!
Manca poco più di un mese oramai, all’uscita di Injustice: God Among Us, picchiaduro supereroistico sviluppato da Nether Realm, distribuito da Warner Bros Interactive Entertainment e previsto questo 19 Aprile per Playstation 3, vbox 360 e Wii U. Noi di 4News abbiamo assistito ad una presentazione in esclusiva del gioco presso la sede di WB a Milano, in compagnia di Hector Sanchez, producer del gioco.
Fin dalle sue prime apparizioni, Injustice è un titolo che mostra carisma e potenzialità e dopo la presentazione odierna vi assicuriamo che il materiale mostrato finora è solo un piccolo antipasto di quello che questo titolo sarà in grado di offrire, una volta giunto nei negozi di tutto il mondo.
Eccovi quindi un esauriente resoconto di tutto quello che ci è stato mostrato oggi.
Uno sguardo al futuro, senza dimenticare il passato
Con questa premessa ricca di significato, il producer di Injustice Hector Sanchez inizia la presentazione del titolo: Non è un clone di Mortal Kombat ( serie che lo studio ha rilanciato con successo sulle console dell’ attuale generazione ), ma é grazie all’ esperienza che il team ha maturato su questo brand, unita alla possibilità di sfruttare un franchise famoso ed affermato come l’universo DC Comics, , che Injustice ha visto la luce. Il titolo continua Sanchez, non è stato creato pensando solamente ai milioni di fan che da tempo seguono le gesta degli eroi DC, ma anche a tutti gli appassionati del genere picchiaduro.
Questo è Injustice: Un gioco che fa tesoro delle meccaniche di un titolo come MK, ma che le evolve mettendole al servizio dei potentissimi super eroi che tutti noi conosciamo e, che si rivelerà in must-have, per una vasta base di utenza. Ma bando alle ciance, il producer predilige un’ approccio diretto: E’ ora di vedere concretamente cosa il gioco ha da offrirci.
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La storia è raccontata dai vincitori
Terminata la breve premessa, sullo schermo compare uno scorcio di una Metropolis devastata: Servizi catastrofici appaiono sulle TV, le persone si aggirano spaventate per le strade; Cosa è accaduto alla citta? La scena si sposta nella stanza di un grattacielo dove Batman interroga uno spavaldo Joker. Ma qualcosa ( o qualcuno ) abbatte senza fatica la parete. E’ un arrabbiatissimo Superman che, senza troppe premure, scosta il crociato incappucciato e prende di peso l’ indifeso ma pur sempre spocchioso clown verde.
Segue una discussione tra i due e prima della dissolvenza in nero, che sancisce la fine della cut-scene, possiamo vedere il figlio di krypton accecato dall’ira, caricare un pugno devastante mentre ancora regge senza sforzo il Joker. Mentre lo schermo si fa buio, udiamo perfettamente il suono di carne ed organi lacerati, mentre qualcuno urla ( o ride ) selvaggiamente.
E’ la scena di apertura di Injustice ci spiega Hector, ma senza raccontarci nulla della trama, afferma che quest’ ultima non è un mero collante per costringere il giocatore a proseguire negli incontri tra superumani, bensì una storia avvicente e creata appositamente dagli sceneggiatori del gioco, con la quale capiremo, grazie anche alle storyline di ogni singolo personaggio, perché eroi e villains si combattono a vicenda.
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A differenza di quasi tutti gli esponenti di questo genere quindi, la trama gioca un ruolo fondamentale nell’ ultima fatica di Nether Realm. E’ ancora troppo presto per capire se queste promesse verranno mantenute oppure no, ma già da ora il comparto narrativo appare decisamente concreto, in grado di soddisfare sia il profano, sia il grande conoscitore dell’ universo DC.
Da grandi poteri deriva un grande gioco
Dopo l’introduzione e i brevi accenni alla storyline finalmente è giunto il momento che tutti aspettavamo; la presentazione in-game di questo promettente titolo. Con pad alla mano, Hector ci guida attraverso una sezione giocata. A questo punto ci viene svelata la prima grande sorpresa della giornata, ovvero l’ introduzione di due nuovi personaggi giocabili mai mostrati al pubblico: Raven e Black Adam.
Tale scelta non è solo una questione di marketing, ma serve a mostrare la caratterizzazione di ogni singolo eroe e le sue caratteristiche sul campo di battaglia. La differenzazione tra combattenti, afferma orgogliosamente il producer, è uno degli aspetti su cui il team si è focalizzato maggiormente, soprattutto per rendere tutti i combattimenti bilanciati ed “unici”.
Lo scontro inizia e abbiamo fin da subito chiara la tangibilità di queste dichiarazioni. Raven si mostra fin da subito una combattente agile e veloce, che sfrutta i suoi poteri magici per agire sulla media e lunga distanza, mentre il più possente Black Adam si rivela essere un perfetto lottatore ravvicinato. Ogni combattente ha quindi il suo stile di lotta, starà poi al giocatore scegliere quello a lui più congeniale. Attraverso questo combattimento ci vengono poi mostrate altre due meccaniche fondamentali nell’ economia di gioco: l’interazione ambientale e il cosiddetto super meter.
Come ci viene mostrato, ogni arena ha più oggetti con i quali interagire ed ognuno ha effetto diverso sulla battaglia in corso, rendendo questa feature un’ utile mossa strategica da utilizzare durante gli scontri. Tale sistema di interazione è basato sulla vicinanza che il personaggio ha dagli elementi utilizzabili: Quando si è a portata di interazione apparirà vicino alla barra della salute, l’icona con il tasto dedicato.
Altra chicca di questo sistema è che ogni personaggio agisce sugli oggetti in modo differente, attraverso un sistema di animazioni dedicate ed uniche per ogni lottatore. Il super meter invece è la classica barra delle supermosse che si carica man mano che si ricevono o si effettuano attacchi, ma ha in Injustce una duplice funzione: la prima è quella di risvegliare il potere speciale del personaggio scelto, che sarà in grado di mutare lo stile di combattimento attraverso l’utilizzo di quest’ ultimo. Ad, esempio Raven, lancerà dalle mani sfere magiche con cui attaccare il nemico da maggiore distanza, mentre Black Adam riceverà un potenziamento agli attacchi corpo a corpo.
Questa modalità, attivabile mediante la pressione del grilletto destro più il tasto di attacco, si consuma nel tempo ed una volta esaurita, andrà ricaricata. A patto di avere sufficiente energia, premendo contemporaneamente i due grilletti dorsali, il nostro eroe effettuerà invece un potentissimo quanto spettacolare super attacco, in grado di rilasciare una cospicua quantità di danno, e rovesciare le sorti della battaglia. Similarmente a quello che accade in titoli come MvsC, più è alto il nostro super meter, più è potente la nostra finisher ( ogni lottatore avrà almeno due finisher differenti ).
I combattimenti, ci spiega Hector, non hanno round; bensì un timer in modo tale da renderli sempre serrati e dinamici. L’ultimo aspetto fondamentale del gameplay mostratoci è la grande importanza che le arene rivestiranno nei combattimenti. La scelta del terreno di gioco, ci viene detto, sarà decisiva quanto quella del nostro personaggio. Ogni arena, come abbiamo visto nei video rilasciati nella rete, sono molto vaste e ci danno la possibilità di spostarci attraverso più livelli. La traslazione avviene nel modo più soddisfacente possibile: con un colpo appositamente caricato sarà letteralmente possibile spedire l’avversario attraverso vari livelli di muratura e pavimentazione (e non solo, ma vi lasciamo il privilegio di scoprirlo voi stessi) per giungere in un’altra parte di arena e riprendere il combattimento. Utile ai fini dello scontro e dannatamente galvanizzante da vedere. Prima di terminare, ci viene detto che il rooster finale conterà 24 lottatori, scelti tra alcuni dei più iconici dell’ enorme universo DC.
Alla nostra domanda sulla possibilità di un rilascio futuro di altri personaggi tramite DLC, Hector afferma che ci sono piani in proposito, ma per ora, la filosofia del team è quella di rilasciare più materiale possibile su disco.
Le molteplici opzioni di un eroe
Dopo la corposa introduzione del combat system, ci viene illustrata la pletora di opzioni e modalità secondarie di Injustice, con alcune sorprese e chicche inaspettate: Il gioco finale conterrà diverse modalità di gioco, come i sempre presenti story mode, arcade mode e il training. Quest’ ultima modalità permetto di allenarsi con il proprio personaggio imparandone le combo più forti ( la lista dei comandi e richiamabile tramite il menù sia durante l’allenamento, sia durante u duelli ) e con una funzione di record, evidenziare le nostre preferite.
Come se tutto questo non bastasse, ci viene mostrato lo Star Labs: esso svolge una funzione di galleria, dove visionare tutti gli sbloccabili che otterremo ( costumi, art work, ecc.) facendo salire di livello il nostro personaggio, vincendo scontri dopo scontri. La funzione di livellaggio si associa ad un’altra feature dello star labs; ovvero delle mini-quest legate ad ogni personaggio ( 10 per ogni lottatore, per un totale di 240 ) che non offriranno solamente una fonte di svago dalle modalità principali, ma ci illustreranno alcuni retroscena sulle vicende che coinvolgono i personaggi nella storia narrata in Injustice.
Queste “missioni secondarie” saranno varie e divertenti, in grado di spezzare la monotonia. Per darci conferma, ce ne vengono mostrate un paio. La prima vede Superman impegnato nel difendere un’ inerme civile, distruggendo con i suoi laser oculari alcuni detriti che minacciano il malcapitato, cercando di schivare attraverso un piccolo QTE, quelli che potrebbero danneggiare il nostro eroe. La seconda invece vede impegnata Catwoman a nascondersi da una guardia giurata, armata di torcia, per arrivare poi a rubare la batmobile dell’ Uomo Pipistrello. Se verremo scoperti, si dovrà cominciare tutto da capo.
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Questo è solo un piccolo antipasto di questa modalità secondaria, che se ben implementata, potrà aumentare di parecchio la longevità del titolo. Per finire, ci viene detto che Injustice disporrà anche di un comparto online molto solido. Il team si è impegnato molto per offrire un netcode stabile, basato su di una versione migliorata di quello del precedente Mortal Kombat. Connettendoci alla rete sarà possibile partecipare a partite pubbliche o private, con la quale invitare amici e rivali a confrontaci sul campo. E’ inoltre prevista una funzione di matchmarking ed una classifica, per confrontare le nostre performance con i giocatori di tutto il mondo. Insomma; un’ offerta ludica davvero completa che potrebbe rendere Injustice un rappresentante di eccellenza nel mondo dei picchia duro.
Tecnicamente parlando
A sorreggere un’ offerta ludica di tutto rispetto, ci pensa una realizzazione tecnica ottima. Nella build da noi visionata ( un codice in stato di sviluppo avanzato, appartenente alla versione PS3 ) si poteva notare una fluidità granitica, visto che durante gli scontri non abbiamo assistito a nessun calo di framerate.
Certosina la modellazione poligonale dei personaggi, ricreati con estrema cura per i dettagli, così come la ottima realizzazione delle arene di gioco, nonostante la loro vastità e distruttibilità; allo stato dell’ arte invece, le animazioni, sia in fase di attacco che di movimento.
Molto buoni gli effetti particellari di esplosioni e detriti a seguito delle nostre interazioni con gli oggetti ed a seguito dei nostri colpi più potenti. Molto buoni anche gli effetti di distorsione che accompagnano i colpi dei combattenti, donandogli un concerto senso di pesantezza e potenza. Unica nota dolente di questa presentazione è stato un certo arrancare del motore grafico durante la cut-scene iniziale, con qualche rallentamento di troppo che ne riduceva l’impatto globale.
Probabilmente un problema legato ad una ottimizzazione non ancora completata. Putroppo non ci è stato possibile analizzare il sonoro (doppiaggio, colonna sonora ed effettistica) ma non mancheremo di soppesarlo in sede di recensione.
Commento finale
Injustice: Gods Among Us si presenta, a più di un mese dal suo rilascio, come un prodotto solido e ben strutturato. Forte di un gameplay coinvolgente e dinamico, diverse modalità con il quale intrattenere il giocatore e la possibilità di vestire i panni dei più famosi eroi e malvagi del cosmo DC; l’ultima fatica di NetherRealm ha tutte le carte in regola per dimostrarsi non solo un must-have per tutti i fan dei fumetti, ma anche per ritagliarsi uno spazio tutto suo nel vasto panorama dei titoli beat em up.
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