Rapido! Rapido!
Terminata la breve sequenza introduttiva del gioco, verremo catapultati tramite un flashback nel più classico (e rapido) tutorial che si possa immaginare. Prenderemo confidenza coi semplici comandi di gioco, impareremo a sparare, a sfruttare le coperture e alcune manovre di aggiramento. A fine tutorial ci attenderanno Rios e Salem per darci il benvenuto nella TWO e consegnarci le nostre maschere e l’azione si sposterà nuovamente ai giorni nostri.
Purtroppo, durante tutta la durata del gioco, il plot narrativo subisce un tracollo, senza mai offrire colpi di scena degni di nota e con un susseguirsi di eventi piuttosto scontati e banali.
E’ pacifico che un gioco incentrato quasi esclusivamente sull’azione nuda e cruda non offra una trama con spunti narrativi da ricordare, ed infatti, Army of Two: The Devil’s Cartel è un’ottimo passatempo per sfogarsi magari dopo una dura giornata di lavoro, o come antistress, decidete voi.