Recensione The Last of Us


L’arte del videogioco

Presentandosi con una trama cosi magistrale è lecito aspettarsi una struttura di gioco di pari livello, ma Naughty Dog non ha azzardato gettandosi su una strada inesplorata. La struttura di The Last of Us è infatti quella di un action-adventure che offre al giocatore l’elemento stealth ben implementato all’interno della struttura e affiancando il tutto a elementi TPS e Survival visti in altre produzioni.

Il compito più difficile che la software house californiana ha dovuto affrontare è stato tenere uniti tutti questi elementi per l’intera durata della produzione, compito in cui i Nauthy dog sono riusciti alla grande grazie alle limitazioni imposte al personaggio principale. Infatti Joel non avrà modo di sorprendere il nemico con mosse acrobatiche, non avrà poteri speciali, nè risorse infinite, dovrà pianificare ogni singolo passo studiando così in modo meticoloso ogni situazione di gioco.

Affrontare le situazioni che vi si verranno a parare davanti in modo incauto, significherà morte certa; il giocatore dovrà giocare con astuzia, calma e ponderando ogni mossa, ragionando ogni possibile movimento e comportamento al fine di cercare la migliore soluzione.

Per sopravvivere è necessario approcciare ogni scontro in modo tattico differente, perchè non vi sarà permesso di sprecare risorse inutilmente in quanto presenti in modo estremamente limitato e soltanto nei rari momenti di calma vi sarà permesso di cercare oggetti che vi torneranno utili in fase di crafting, per creare delle nuove armi e attrezzi di ogni tipo che vi serviranno nel prosieguo del viaggio.

A differenza di altre produzioni, The Last of Us chiederà veramente al giocatore un’alta dose di astuzia, perchè l’Intelligenza Artificiale nemica per la prima volta in un videogioco di questa generazione è impeccabile, tra le migliori mai apparse in questa generazione.

Del resto in un gioco di questo tipo l’IA è fondamentale: grazie a pattern mutevoli e mai pre calcolati gli avversari che incontrerete non sono, come in tante produzioni viste di recente, carne da macello per le vostre armi da fuoco ma piuttosto temibili predatori che vi attaccheranno in gruppo, tenteranno di aggirarvi e di trarvi in inganno: la preda insomma in the Last of Us siete proprio voi. Spesso le aree di gioco vi offriranno più vie per raggiungere il vostro obiettivo, ma il pattern mutevole applicato a tutti gli avversari permetterà a loro di pattugliare in modo costante e attivo ogni angolo dell’area, costringendovi a non mantenere troppo a lungo la posizione, in quanto i nemici in quel caso si divideranno e verranno a cacciarvi. Potrete creare diversivi, come creare del rumore in un lato della stanza, certo, ma la presenza di più nemici permetterà loro di dividersi in modo equo e pattugliare l’area incriminata e al contempo permettere al gruppetto restante di pattugliare la restante stanza.

Ci lascia stupidi vedere come lo script è di una variabilità mai vista prima, vedere indietreggiare il nemico per controllare più volte una posizione, chiamare rinforzi evitando di affrontarvi e aggirarvi per colpirvi alle spalle, fa comprendere l’enorme lavoro svolto dalla software house.

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Il sistema stealth vi permetterà di vivere indubbiamente la migliore esperienza di gioco. Affrontare le varie fasi chinati per non essere scoperti e strangolare l’ignaro nemico alle spalle è il migliore dei modi per evitare una brutta sorte, ma non pensate che la cosa sia particolarmente facile, visto che Joel non potrà nascondere il corpo del nemico e se un altro avversario troverà il corpo a terra sarete  i protagonisti, passivi, di una caccia spietata all’uomo. In questo caso, vi tornerà d’aiuto una feature particolare denominata “Modalità Ascolto”, la quale vi permetterà di percepire attraverso le pareti i movimenti dei nemici, ovviamente per coloro che sono alla ricerca della migliore esperienza di gioco è consigliabile disattivarla tramite il menù opzioni (anche in qualsiasi momento).

Per superare determinate fasi di gioco vi servirà pianificare anche la costruzione di oggetti e medikit, in quanto la loro creazione non sarà immediata ma vi richiederà di aprire lo zaino e far trascorrere del tempo, chiedendovi cosi di valutare in modo attento i luoghi sicuri per dedicarvi al crafting. Se unite queste meccaniche ad una IA eccezionale, il risultato che ne uscirà fuori sarà quello di un titolo superbo, dove ogni scontro sarà diverso, ponendovi davanti ad una campagna che potrà essere affrontata in decine di modi differenti, il tutto senza forzature.



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