Apple farà le cose in grande?
La sconfitta sul piano dell’affidabilità per iOS 6 ha fatto, oltre a saltare la testa di Scott Forstall, abbassare la cresta agli investitori e deluso non poco l’utenza, che puntando sui prodotti della mela sperava in un’affidabilità molto superiore rispetto alla concorrenza.
Cosa fare dunque? Rimuovere lo scheumorfismo e ridisegnare l’interfaccia grafica? Non è soltanto questo iOS 7 che, in forma beta e rilasciato in via ufficiale per gli sviluppatori -ma anche non ufficiale aggiungiamo noi- sta facendo strage di cuori per la sua semplicità e le funzioni nascoste, e ancora non complete, che vivono nel profondo antro del codice.
Prima di tutto nella beta 2 già passata al setaccio dall’utenza incallita e i partecipanti al progetto sviluppatori, sono emerse nuove funzioni riguardanti la fotocamera posteriore. Sembra che Apple abbia intenzione di implementare un riconoscimento facciale più completo rispetto a quello che abbiamo ora sui dispositivi iOS e inserito nella 5 release. Non solo riconoscimento facciale, ma anche dei sorrisi e quindi in generale delle espressioni del volto.
Interfaccia a Strati. L’effetto 3D mostrato sul palco del WWDC 2013 è stato analizzato, e dietro tutto c’è una bellissima illusione ottica. In pratica lo schermo del nostro dispositivo verrà diviso in strati, che non unificandosi, ma rimanendo separati, permetteranno all’occhio umano di percepire una certa profondità e quindi restituire l’effetto tridimensionale. Niente più icone incollate allo sfondo!
Controllo con la testa. Dopo l’assistive touch è il momento di scuotere il capo. Online girano video di beta tester che si muovono tra le applicazioni scuotendo il capo. L’effetto fa un po’ sorridere, ma essendo ovviamente in beta, nella versione finale potremo trovare il tutto inserito con il riconoscimento dei sorrisi e quindi arrivare a controllare il dispositivo semplicemente con le nostre espressioni facciali.
Siri 2, più sensuale e intelligente. Il problema ad oggi di Siri è la sua lentezza rispetto alla controparte su Android; una voce poco credibile e incerta sulla pronuncia di alcune parole, e soprattutto la sua vera utilità. Per ora Siri 2 risulta essere più veloce nel riconoscimento di frasi complesse, e questo dovuto anche in gran parte all’aiuto dei server in remoto. L’interfaccia grafica ha subito ovviamente un restilyng per non spezzare il tono con il resto dell’interfaccia più sobria e colorata. Semba poi che sia stata aggiunta una funzione per permettere all’assistente vocale di imparare la pronuncia corretta delle parole,semplicemente indicando quella più corretta in una lista fornita a schermo.