Mi aiuteresti a trovare i miei criceti?
Se durante le vacanze estive non avete niente di meglio da fare che giocare con la vostra console Sony (ahimè, chissà se vedrò la spiaggia quest’anno, ndr), Time and Eternity potrà tenervi compagnia per diverse ore.
Amando gli rpg orientali abbastanza da poter sopportare gli evidenti limiti tecnici di questo titolo, le avventure di Toki e Towa potranno accompagnarvi per circa 35 ore (20 o forse meno giocando soltanto le main quests) in completo relax, con una storia che, pur non essendo un capolavoro, può risultare piacevole.
Bisogna ovviamente fare i conti anche con alcune sub-quest davvero insopportabili, come quelle riguardanti il “ragazzo genio Kilia” o le irritanti bambine che ogni capitolo perderanno sistematicamente i loro criceti in giro per i dungeon di Kamza. Viene spesso da chiedersi che senso ha tediare i giocatori con simili missioni.
Tutte le missioni secondarie, però, raccontano storie di personaggi più o meno importanti e riallacciare i fili di alcune di queste mini saghe al termine dell’avventura è stato gratificante.