Niente più corse inutili.
Microsoft dall’uscita dell’Xbox 360 ha dato un’ enorme peso ai famosi punti da accumulare con la riscossione degli achievements nei giochi. Se qualche anno fa contava la profondità del gameplay per determinare la longevità di un titolo, oggi basta citare il sistema punteggio e obiettivi/trofei per marcare quanto un gioco può essere approfondito e rigiocato.
Purtroppo però succede che se si riesce, nel caso dei giochi Xbox, ad accumulare tutti i punteggi previsti dagli sviluppatori, all’uscita di DLC e contenuti espansivi la corsa riparte con nuove sfide da completare, e spesso queste non sono semplici.
Il rischio è di far incappare i giocatori in una corsa infinita ad accumulare achievements temendo sempre che il record possa essere battuto appena venga rilasciato un nuovo contenuto, e perciò Microsoft si è pronunciata al riguardo.
Dall’uscita di Xbox One i punti da dividere tra gli obiettivi saranno prestabiliti, e non potranno esserne aggiunti di nuovi in previsione di DLC.
Se per esempio Battlefield 4 ha 1000 punti G distribuiti su 50 obiettivi, nell’uscita dei DLC non potranno esserne inseriti di nuovi, e gli obiettivi che andranno ad aggiungersi alla lista saranno per così dire: Gratuiti.
Tutto questo è venuto fuori quando l’utenza si è lamentata di un vero e proprio disagio dato dalla trasformazione dei videogiochi in un ricettacolo di punti da accumulare a tutti i costi. Microsoft perciò si è detta interessata a limitare questa pratica, e concentrarsi con investimenti mirati al miglioramento dell’esperienza videoludica, eriportando l’asse sulla qualità globale e non sul numero di obiettivi o la difficoltà nel raggiungerli.