L’aria di cambiamento permane!
Circa un anno fa, dopo l’annuncio di un iOS 6 sotto tono, Scott Forstall, vice-presidente della sezione software di Apple ha lasciato il gruppo dirigenziale al termine di una riunione operativa, in cui sono state ridefinite le varie sezioni dell’azienda e riassegnati ruoli.
Dopo la scomparsa di Steve Jobs, la necessità di rinnovamento e innovazione per i prodotti ha creato malcontenti nel gruppo dirigenziale, e la prima vittima è stato proprio Forstall.
Accusato di non creare gruppo ed essere attaccato a idee conservatrici riguardo lo sviluppo software, la sua carica è stata rimossa all’improvviso dal gruppo dirigenziale, e di lui al momento non si hanno più tracce.
Stessa sorte è toccata a Bob Mansfield. Responsabile per la progettazione e test Hardware, da poche ore il suo profilo è scomparso dalla board dirigenziale. C’è chi dice che sia semplicemente andato via per dedicarsi al progetto dell’iWatch (orologio da polso simil iPhone che sta dando un po’ di problemi ingegneristici), oppure qualcun altro parla di conflitti interni nelle alte sfere aziendali. Sta di fatto che il rinnovamento in casa Cupertino continua senza sosta e chi si impone con le proprie idee, contrastanti quelle nuove con cui l’azienda vuole rinnovare il suo marchio, rischia di essere messo al bando o in una posizione in cui, non potendosi imporre, deve lasciare volontariamente l’azienda.
Al di fuori di quello che è accaduto nella realtà, questa ventata di cambiamento farà davvero bene all’azienda? Soprattutto in un periodo in cui dovranno essere lanciati nuovi, importantissimi, prodotti?