Xbox One, spiegato l’investimento sulla componente TV

xbox-one_thumbRagioni dietro l’apparenza.

Quello che non è stato chiaro fin da subito è: Come mai Microsoft ha mostrato Xbox One decantandone prima la compatibilità come una sorta di decoder TV e non come gaming console? La risposta è semplice, dopo un ragionamento fatto insieme a Phil Spencer di Microsoft.

La casa di Redmond si è mossa su due distinti tracciati nel creare la Xbox One. Il primo ovviamente è stato dedicato alla parte console e quindi test hardware e investimenti vari per compiere l’agoniato upgrade rispetto a Xbox 360. Dall’altra parte le alte sfere dell’azienda hanno intuito come, almeno per ora, il mercato americano ha una voce in più nel bilancio che sta prendendo piede insieme all’evolversi dei social network. Stiamo parlando della TV interattiva. Fatta di programmi dove lo spettatore viene posto al centro dell’attenzione e coinvolto in scelte come televoto o partecipazione a minigiochi per vincere qualcosa.

In Italia la situazione è differente e questa “voce” è molto meno sviluppata rispetto alla controparte americana. Phil Spencer ci dice che Microsoft ha intuito come nei prossimi anni la TV interattiva potrà direttamente influenzare lo sviluppo dei videogiochi, ponendo al centro di decisioni proprio i gamers. Il finale di un titolo? la sorte di un PNG? Sondaggi? Critiche? Tutto questo unito al sempre più proficuo uso del social network renderà il mondo videoludico ancora più dinamico. Il lavoro degli sviluppatori sarà condito da feedback diretti e la TV avrà una nuova linfa e un motivo valido per essere inserita direttamente nella struttura della console.

Nessun investimento a casaccio quindi, ma una meditata intuizione che veritiera, mostrerà un aspetto nuovo per Xbox One in grado di riscrivere la storia videoludica ancora una volta.

 

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