[Retro] Recensione Fire Emblem: Path of Radiance

fire_emblem_PoRLa leggenda ha inizio.

Versione testata Nintendo Gamecube (su console originale e su emulatore GC di Wii).

Il grande successo avuto da Fire Emblem: Awakening su 3DS ha avvicinato tantissimi videogiocatori ad una delle serie storiche Nintendo, che, anche a causa di una distribuzione quasi mai capillare, non aveva mai avuto in Italia la fama che avrebbe meritato.

Uscito in Giappone per la prima volta nel lontano 1990 per NES, Fire Emblem: Ankoku Ryū to Hikari no Ken è arrivato in Europa solo nel 2009 nel remake per Nintendo DS, con il titolo Fire Emblem: Shadow Dragon. Stessa importazione tormentata l’hanno avuta anche molti altri capitoli della saga, i quali, come accade spesso per i giochi jrpg, in alcuni casi non sono mai giunti nel vecchio continente.

Fire Emblem: Path of Radiance, invece, è arrivato relativamente presto in Italia (è stato pubblicato in Europa nel Novembre 2005, con poco più di sei mesi di ritardo rispetto al Giappone) e totalmente localizzato (dialoghi delle cut-scenes in inglese, sottotitoli in italiano). Ma per una serie di circostanze sfavorevoli (solita cattiva distribuzione nei supermercati, elevata difficoltà, problemi di vendita del Gamecube), è rimasto un titolo di nicchia ed è oggi uno dei giochi Gamecube più rari da reperire in rete.

Sarà dunque valsa la pena recuperare un gioco di quasi 10 anni fa solo a causa del grandissimo carisma di Fire Emblem: Awakening?

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